Le confessioni di mia nonna-4°la saga continua-fine

Scritto da , il 2012-11-17, genere incesti

Quando mia nonna mi faceva assumere quella postura,era il tacito segnale che voleva dedicarsi completamente al mio corpo,accompagnandomi al più alto vertice di eccitazione al culmine del quale,prendersi lei stessa, la giusta e meritata ricompensa.

Ero poco più che bambino quando lei mi accoglieva nudo tra le sue braccia e,con le sue lunghe e affusolate dita,sfiorava ogni lembo della mia pelle facendo fremere il mio corpo come uno strumento musicale.

Erano le stesse sensazioni di quando,tenendomi in grembo,scivolava sui tasti del pianoforte facendone vibrare le corde dalle quali,miracolosamente sortivano le dolcissime,struggenti,note dei notturni di Shopin.

Naturalmente,io non ero in grado di comprendere la grandezza della musica che mia nonna suonava solo per me ma,anche se la mia mente non capiva,i miei sensi rispondevano in modo languido e sensuale.

Spesso accadeva che mi addormentassi tra le sue braccia mentre alcune zone del corpo ben deste, reagivano in modo del tutto spontaneo e naturale alle sue carezze ed alla melodia della musica.

Più di una volta le ho imbrattato il vestito con le prime,innocenti polluzioni.

Lei mi svegliava e raccogliendo col dito il bianco liquido,lo portava tra le labbra e mi diceva:

-Mmmmmmmm.....buona questa cremina che esce dal tuo pistolino......mmmmmm-

Spesso,quando mia nonna suonava il pianoforte subiva delle trasfigurazioni che la conducevano al limite della tranche.

Però,quando suonava Shopin solo per me,sempre subiva quella metamorfosi che me la faceva apparire come la buona fatina delle favole che mi raccontava quando ero bambino.

Col tempo però,ho imparato a capire che non di una fatina si trattava,bensì di una dea;la dea del sesso!

Col tempo avrei imparato che anche quando faceva l'amore,viveva con uguale intensità la medesima trasformazione.

Ero disteso e le sue dita scivolavano sulla mia inquieta cute mentre il mio cuore batteva forte come fosse la prima volta

Nelle lunghe escursioni scivolava trasmettendomi come una prano,il calore delle sue mani ma,nelle zone critiche,si fermava,picchiettava con colpi secchi dei polpastrelli e,nel caso dei capezzoli,li stringeva strizzandoli e tirandoli come se dovesse strapparli.

Poi,dopo avermi condotto sulla soglia del dolore sopportabile,si chinava sul mio petto e mi leccava come avrebbe fatto un'animale ferito.

Misteriosamente,quando chiudevo gli occhia,si moltiplicavano le mani e le labbra di mia nonna che sentivo accarezzarmi anche negli anfratti più remoti mentre la lingua indugiava sul mio membro inquieto leccandone il frenulo e succhiandone il livido glande già imperlato da gocce di piacere.

Altre labbra ed una invadente lingua,indugiavano anche,a stuzzicare la pulsante rosellina anale.

Assumendo nuove posture e aderendo al mio corpo come uno stampo,non tralasciava di esplorare il mio cavo orale con l'umida e guizzante appendice che sortiva dalle sue carnose labbra per trafiggere la mia bocca già dischiusa.

Anche quel giorno,dopo avermi condotto sulla soglia della sublime esplosione,mia nonna si è chetata e scivolando sul mio corpo mollemente disteso,si è portata col bacino sul mio viso offrendo il suo sesso grondante di umori alle mie avide labbra.

Quando assumeva quella posizione mia nonna sollevava il busto rimanendo in posizione eretta ed appoggiando le mani alle mie spalle,roteava sul mio viso col sesso completamente aperto all'intrusione della mia lingua.

Mentre la leccavo e bevevo le abbondontanti segrezioni che rilasciava,pur non potendo vederla,l'immaginavo eretta e bella come una scultura classica vestita di veli leggeri e trasparenti sotto i quali,due seni gonfi ed eretti,svettano orgogliosi come frutti maturi.

La sento gemere e sò che si morde le labbra per non esplodere troppo rumorosamente quando,ruotando col sesso schiacciato sul mio volto,si gira e mentre si chiana ad imboccare il mio impaziente sesso,esplode in un devastante orgasmo che scuote tutto il suo corpo travolgendo la mia testa e inondandola di un'inarrestabile flusso di caldi umori.

Sento il suo cuore pulsare su di me e sento la sua pelle matida di sudore attaccarsi al mio corpo.

Per un pò,mia nonna giace immobile su di me col viso accostato al mio sesso e le mani che mi accarezzano i testicoli ancora pieni mentre,dopo essere scivolata in avanti liberandomi il volto,offre il suo sesso grondante e il turgido bottoncino alla mia lingua,finalmente libera con la quale riprendo a leccarla.

Quando mia nonna gode,lo fa in modo totale e spettacolare ed io sò che quella è la premessa per il mio piacere altrettanto violento ed intenso.

Il mio cazzo svetta come un totem intorno al quale si svolgono riti magici e pagani ed è proprio a tutto questo che mia nonna mi ha preparato e a cui lei stessa è già pronta.

Col busto ben eretto rivolto verso di me,mi permette di ammirarla in tutta la sua scultorea figura mentre,tenendomi con una mano il membro,ci si cala sopra sino ad ingoiarlo completamente in sè.

Nonostante la differenza di età,io e mia nonna sembriamo "progettati" proprio l'uno per l'altra.

Il mio membro infatti,ha una grossezza che riempie perfettamente la sua vagina aprendola al punto giusto e permettendo così una perfetta aderenza alle sue mucose.

Quanto alla lunghezza,posso penetrarla con dolcezza o violenza dandole sempre il massimo piacere infatti,quando la cappella tocca l'utero,l'elsa della mia spada,bacia le sue grandi labbra che salutano il contatto con un eccitantissimo schiocco di benvenuto.

Quando le sono ben dentro,mia nonna,rimanndo sempre in posizione eretta,comincia a roteare il bacino e contemporaneamente,si alza e si abbassa chiavandosi da sola e permettendomi di godere del sublime spettacolo rappresentato dalla ritmica danza dei suoi seni.

Poi si china su di me e comincia a leccarmi e mordermi i capezzoli che,grossi,turgidi e sensibili come i suoi aumentano in modo parossistico il mio piacere.

Poi sale ancora ed offre le sue mammelle alle mie labbra che le succhiano con la stessa avidità di quando bambino,lei mi faceva bere mentre allattava la sua ultima nata.

Infine,quando il mio piacere era non più contenibile,ho cominciato con vigorose spinte pelviche ad assecondare i suoi movimenti e mentre le nostre labbra si univano a suggellare la nostra complice,incestuosa passione,un fiume di sperma dilagava nella sua già matida vulva.

A riprova di quanto fossimo fatti davvero l'uno per l'altra,avevamo ancora una volta goduto insieme e di questo,che lei considerava un proprio miracolo,mia nonna mi era sempre stata grata.

-Grazie amore....bambino mio....sei stato davvero magnifico....peccato....paccato.....-

Sussurrava mia nonna mentre,sempre legata a me,mi tempestava il viso di baci.

-Tu si stata magnifica....tu,solo tu hai il merito di questo nostro meraviglioso rapporto.....ma perché peccato?perché.....nonna....perché?-

Lasciando la mia angosciosa domanda senza risposta,dopo esserci trattenuti abbracciati in un languido torpore ancora per molto tempo,ci siamo alzati e dopo aver fatto il bagno insieme,ci siamo rivestiti e seduti sul divano mia nonna ha ripreso le sue confessioni:

-Andrea,ti ho già raccontato dei due figli che ho avuto nei rapporti incestuosi.

Altri cinque figli li ho avuti da amanti occasionali coi quali mi sono intattenuta solo poche volte e loro,ovviamente non hanno mai saputo di avermi ingravidata.

Sino all'età di 40 anni circa,la mia natura indipendente e ribelle era quella.

Mi piaceva tanto stare tra i bambini che periodicamente sentivo il bisogno di partorirne un'altro.

Le mie decisioni erano prese in assoluta solitudine,solo mio marito sapeva che avrei voluto un'altro figlio e dunque,sospendevo l'uso della pillola e mi facevo ingravidare dall'uomo prescelto a sua insaputa.

Erano tutti sconosciuti che non sapevano chi fossi realmente e senza alcun contatto col mio giro di amicizie e con la mia famiglia.

Era il mio modo di riscattare il tradimento a mio marito;gli davo dei figli e ne salvavo l'onore.

Già all'età di 35 anni avevo 7 figli e dunque,la mia casa era rallegrata dalla presenza di tanti bambini e alcuni ragazzi ai quali mi dedicavo con grandissimo amore.

Quando sei nato tu,io avevo già 39 anni e ti ho accolto ed amato sin dall'inizio come se anche tu fossi mio figlio.

Ti ricordo che tu sei nato da un triplo,incesto(tuo padre è figlio mio avuto da mio padre,mentre tua madre,l'ho avuta con mio fratello.I tuoi genitori,sono dunque,fratelli)e questo mi ha,indissolubilmente legata a te al punto che voglio che sia tu a conoscere tutta la storia e,se vuoi,continuarla!

Adesso voglio rispondere ai tuoi perché di prima,quando abbiamo finito di fare l'amore.

Tra qualche giorno ti sposerai e dunque,credo che questa sia l'ultima volta che io e te ci amiamo.

Tu devi dedicarti a tua moglie ed alla missione che stò per darti ed io sono troppo vecchia per continuare così,voglio dedicarmi solo alla musica ed ai figli che avrai e che,sinché sarò in grado,vorrei poter amare ed aiutare a crescere.

Bambino mio,è giunto il momento che ti sveli l'ultimo segreto:

La mia ultima figlia Irene con la quale giocavi da bambino,è tua sorella!

Anche lei l'ho avuta da tuo padre all'età di 43 anni quando ormai pensavo di non essere più fertile ed invece,una sera che tuo padre,è venuto a farmi visita a casa,mio marito non c'era e lui,ricordando la prima volta che avevamo fatto l'amore,mi ha appoggiata contro il tavolo della cucina e,dopo avermi sollevato la gonna,senza neanche togliermi le mutande,mi ha chiavata come un'animale e mi ha messa ancora incinta.

Nonostante la brutalità dell'atto,devo confessare,che mi era piciuto quel modo spiccio di essere chiavata ancora da mio fratello.

E poi,è nata Irene che è davvero una ragazza meravigliosa!-

-Nonna....ma quante cose devi svelarmi ancora?-

Ho chiesto a mia nonna con tono curioso e ansimante.

-Non temere Carlo,ti ho già detto tutto.

Devo solo chiederti un'ultima cosa ed è la più importante!

Tua sorella Irene,ha 28 anni ed è sposata da 1 senza ancora avere figli.

Temo che il marito sia sterile.

Ho già più volte affrontato questo discorso con lei e credo di averla convinta a farsi ingravidare da te.

Lei è sempre stata innamorata di te e non sà che siete fratelli.

Carlo,vorrei che fossi tu a darle tutti i figli che lei desidera e poi vorrei,che tu continuassi la storia che è iniziata con me.

Questo è l'ultimo regalo che mi aspetto da te ed è il regalo che ci legherà per sempre anche quando io non ci sarò più!-

Con una promessa solenne,mi sono impegnato a rispettare i desideri della nonna la quale dopo avermi abbracciato ringraziandomi tra le lacrime,si è inginocchiata e per l'ultima volta mi ha fatto sentire il calore delle sue labbra sull'eriete che fremente scalpitava sotto le mie mutande.

Dopo nove mesi,Irene ha partorito una bella,vispa bambina.Silvia.

Avevo 52 anni qundo Silvia,bellissima e avvenente ventenne,è venuta da me in ufficio per annunciarmi il suo prossimo matrimonio.

Era venuta con una corta minigonna ed una camicetta senza reggiseno di quelle che si legano con un nodo.

Mentre mi parlava in piedi di fronte a me,si è slacciata la camicia mettendo in mostra due seni gonfi e sodi che mi ricordavano quelli della nonna.

Poi si è seduta sul divano e tirando sù l'esile minigonna ha messo in mostra il suo pelo bruno senza mutandine.

Sicuramente da giovane,la nonna aveva la fica così,gonfia,carnosa e con l'interno delle piccole labbra,rosso fuoco!

Anche i gesti e quella disinvoltura,mi ricordavano terribilmente quelli di mia nonna ed in quel momento era mia figlia che,a sua insaputa,mi invitava a prenderla in modo incestuoso.

Non era più vergine ma,aveva sempre usato la bocca,il coitus interruptus o i preservativi quando si faceva scopare dal fidanzato o da altri maschi.

Da me,dicendo che prendeva la pillola,si è fatta chiavare e sborrare dentro senza protezione.

Era davvero troia come la nonna mia figlia.

Prima di sposarsi era venuta da me altre due volte a farsi chiavare e sborrare nella fica ed il giorno prima del matrimonio si era fatta mettere la spirale.

Quando è tornata dal viaggio di nozze era già gravida ma,comportandosi come la nonna,non mi ha mai detto che il figlio sarebbe stato mio.

Durante la gravidanza,mi faceva visita almeno una/due volta a settimana.

Voleva che la bimba(era una femmina)venisse scaldata dal mio seme,diceva sempre.

Mentre scrivo ha già 5 figli tre dei quali miei e due di persone incontrate casualmente.

In questo momento è ancora incinta e quando col marito incontrano parenti o conoscenti,lui esibisce con malcelato orgoglio,il pancione della moglie.

Fine









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