Intriganti evasioni. Quarta parte
Scritto da pennabianca., il 2021-08-27, genere prime esperienze
Incomincio a leccare e succhiare quel palo di carne vive e pulsante. Lui mi indica cosa devo fare e come farlo. Io mi applico al meglio e alla fine ottengo i suoi complimenti e la sua sborra in bocca.
«Brava, succhiami anche le palle! Brava così. Adesso leccalo tutto, e con la mano gioca con le mie palle, mentre lo infili in gola, così da brava che mi fai sborrare. Succhialo, dai che vengo e tu ingoia tutto!»
Mi schizza in bocca dei fiotti di crema calda e densa che assaporo e trovo davvero buona. Ne spruzza tanta che fatico a ingoiarla. Succhio e lecco mentre lui geme di piacere. Mi scarica tutta la sborra in bocca, alla fine lui è molto soddisfatto. Quando ho finito lui mi sorride soddisfatto.
«Brava troietta. Tua nonna è una vera succhia cazzi e troia, ma tu in breve diventerai più zoccola di lei. Hai la stoffa della puttana, e questo mi fa tanto piacere. Se ti ribecco a spiare nelle cabine sono guai. Adesso vattene. Sparisci.»
Torno di corsa verso l’ombrellone e ci trovo mia nonna che mi chiede dove ero finita.
«Sono andata a prendere un gelato.»
Lei sorride, e mi si avvicina.
«La prossima volta che lecchi un gelato non farlo sgocciolare sul costume. Macchia ed è molto difficile da togliere.»
Abbasso lo sguardo e vedo che una goccia di sborra ha sporcato il mio reggiseno del costume rosso e si vede benissimo. Arrossisco mentre lei finge indifferenza. Dopo un’oretta ce ne torniamo a casa e pranziamo. Abitualmente la nonna dopo pranzo fa un riposino e io mi metto in veranda a leggere, ma quel giorno mi prende per mano e mi porta sul letto con lei. Sdraiate l’una accanto all’altra mi parla con un tono calmo e pacato.
«Chi ti ha offerto il gelato da succhiare.»
Esito un attimo e le rispondo.
«Il bagnino.»
Lei sorride compiaciuta.
«Mi fa piacere che la mia nipotina abbia buon gusto. Per una vecchietta come me sarà dura reggere la tua concorrenza. Sarà rimasto così soddisfatto, che adesso mi dovrò cercare un altro ossetto da spolpare.»
La guardo e la sparo tutto d’in fiato.
«Soddisfatto? Scherzi, spero. A mala pena avrò avuto la sufficienza. Sono così inesperta che questo è stato in assoluto il mio primo e pompino! Tua nipote è così inesperta che rasenta il ridicolo»
Lei mi guarda stupita e mi abbraccia con amore.
«Adorabile porcellina, mi vuoi far credere che sei una ragazza illibata? Con una nonna come me che ha zoccoleggiato, e ancora zoccoleggia, e una madre come la tua, a cui il cazzo piace oltre modo, e ti assicuro che quel porco di tuo padre, gli ne fa gustare tanto, tu mi dici di essere inesperta e vergine? Se è così allora cambia tutto. Perche non mi hai mai chiesto nulla? Averi potuto darti tanti consigli e qualche aiuto. Dai raccontami nei dettagli quello che hai fatto al bagnino, e dimmi anche perche ai detto che eri quasi sufficiente. Mi fai capire che una certa esperienza l’avevi già fatta.»
Mi sento tranquilla. La sua voce è calma e comprensiva, che le racconto tutto e in particolare anche di aver spiato mamma, prima e lei oggi.
«Bricconcella, non si va in giro a spiare le persone. Se me lo dicevi ti potevo aiutare facendoti partecipe del gioco. A Luigi sicuramente sarebbe piaciuto tanto. Oggi mi ha detto che ti avrebbe scopato volentieri. Allora io adesso ho da proporti in patto, ma pensaci bene se lo accetti lo devi rispettare fino in fondo.»
La guardo e prometto curiosa di sapere i termini del patto.
«Io e te da oggi siamo amiche e complici. Ti puoi succhiare tutti cazzi che vuoi, ma se è vero che sei vergine, e poi che sei sotto la mia custodia, la patatina le devi tenere ben chiusa. Niente sciocchezze, e io ti insegnerò tutto che serve sapere nel sesso.»
La guardo e abbraccio con gioia. Le prometto che sarò fedele al patto, e lei mi spiega quello che c’è ancora da sapere per essere una vera succhiacazzi. Le chiedo anche di lei e il nonno, e di mia madre. Mi racconta che il nonno era un vero porco, che amava esibirla e si eccitava quando lei si mostrava tanto troia, e volte lui stesso le portava degli amici in casa per scopare insieme. Anche mia madre è una bella zoccola, le piace tanto esibirsi, ma lo fa di nascosto da me, e sopra tutto con le complicità di mio padre.
«Mia cara figliola, il seme della troiaggine è molto insito nel DNA delle femmine della nostra famiglia e tu prometti molto bene.»
Facciamo in una bella risata e ce ne torniamo al mare. Quando siamo sotto l’ombrellone vediamo Luigi, la moglie è a prendere il caffè, la nonna gli parla a voce bassa, lui annuisce e mi guarda. Quando torna sua moglie la nonna la invita a fare una passeggiata, dicendo che ha bisogno di sgranchirsi le gambe. Appena se ne sono andate Luigi mi guarda, mi fa un cenno con il capo, e si allontana verso le cabine io lo seguo. Appena dentro la sua lui mi guarda, si siede sulla sedia e estrae un bel cazzo già quasi duro.
«Tua nonna mi ha detto che hai bisogno di fare un po’ di pratica. Spogliati del reggiseno e poi succhiami il cazzo.»
Lo guardo un po’ titubante.
«Stai tranquilla, ha detto che non ti devo scopare, ma non ha detto nulla per le tue tette che mi fanno impazzire. Dai vieni qui che ti insegno come si fa una bella spagnola.»
Mi inginocchio, lui sporge in fuori il bacino e mette il suo cazzo, che adesso è bello duro fra le mie tette, mi invita a masturbarlo con il movimento del seno. Bellissimo! Mi piace vederlo ansimare, godere come un porco, per la mia prestazione.
«Dai leccalo quando spunta sotto alla tua faccia! Cazzo! che spettacolo! Hai due seni stupendi! Mi piace, leccalo tutto, anche le palle! Sei stupenda! Mi fai godere, sei meglio di tua nonna!».
Mi rendo conto che sono io a gestire il suo piacere, mi diverto a farlo impazzire. Lo succhio e poi lecco, lo metto fra seni a mio piacimento. Lui si contorce e mi supplica di farlo sborrare. Lo torturo ancora un poco, il tempo di accarezzarmi la micetta da sopra il costume e raggiungere il mio piacere, che lo faccio schizzare in bocca. Lo succhio forte e lui sborra. Gode gemendo molto forte. Mi riversa in bocca tanta sborra calda e densa. Il sapore è diverso da quella del bagnino, ma è gradevole e fatico un poco a ingoiarla tutta. Ne cade un poco sul seno, lui me la spalma massaggiando i capezzoli duri, mi fa venire ancora. Lecco e succhio fino a spremere anche l’ultima goccia, poi lui mi invita ad andarmene per non destare sospetti. Esco e vado in mare a fare il bagno, perche il sotto del mio costume presenta una vistosa macchia umida, all’altezza della mia micetta che ha sbrodolato tantissimo. Quando esco, mi distendo sul mio lettino, tornano la nonna e la signora Adele, che si guarda in torno a cercare Luigi. Poi lo vede che viene dalla parte del bar con una bottiglia di acqua in mano. Mi nonna mi guarda e con un cenno del capo le faccio capire che è tutto a posto. Nei giorni a seguire mi sono sbizzarrita a succhiare tanti bei cazzoni, anche cinque o sei al giorno, e con tutti facevo un patto molto chiaro, la patatina non si tocca. Solo una volta uno ha cercato di scoparmi, ma io l’ho mandato al diavolo, dicendo se che se provava a insistere lo denunciavo perche ero minorenne. Quando sono arrivati i miei genitori, i giochi giornalieri sono stati limitati dalla loro presenza, ma tutto era solo rimandato alla sera, quando loro se ne andavano in giro per locali, e io e mia nonna ci divertivamo molto. La sera dell’ultima domenica appena usciti i miei genitori per andare ad una sagra di birra, bevanda che a mia nonna non piace, noi ci siamo messe in tiro da urlo per passare una indimenticabile serata. Lei gonna corta di lino nero con topo bianco, niente intimo ne sopra ne sotto, sandali con tacco vertiginoso. Io mini elasticizzata bianca, trasparente, praticamente nuda, zero intimo, e top azzurro, sandali a zeppa da vertigine. Sembravamo due battone a caccia di clienti. Mentre camminavamo per la passeggiata sentivo i commenti dei maschi che ci hanno proposto di tutto. Ero così eccitata che pensavo si sarebbe visto il piacere colare dalle cosce. Seduta al tavolo di un bar a sorseggiare un drink, mia nonna ha accavallato le gambe e due maschi al tavolo vicino al nostro hanno sollevato i calici in segno di gratitudine per lo spettacolo offerto. Lei mi ha guardato e sorriso, poi ha sollevato il suo per ricambiare, e un attimo dopo erano davanti a noi due splendidi esempi di uomini vogliosi, con il pacco già duro e voluminoso. Uno moro e l’altro biondo, ci hanno offerto un giro in auto sulle colline che noi abbiamo accettato. Quando siamo saliti sulla loro auto uno splendido maggiolone cabrio, io sono salita dietro con il biondo di nome Riccardo e lei davanti con Tommaso il moro. Appena partiti e imboccata la strada verso le colline Ric, ha messo una mano sulle mie cosce, ma mia nonna si è girata e ha messo in chiaro le cose.
«Patti chiari fin da subito, lei è mia nipote è ancora per poco minorenne, se uno di voi la tocca lo denuncio. Se volete scopare ci sono io per tutti e due lei solo giochini di bocca e basta. Se va bene ok altrimenti puoi anche fermare la vettura e noi scendiamo.»
Loro si sono dati uno sguardo e non hanno avuto nulla da obbiettare, e hanno giurato di stare ai patti. Subito dopo Ric ha estratto un bel cazzo di belle proporzioni e mi ha invitato succhiarlo.
«Dai troietta se non posso scoparti fammi sentire come lo succhi.»
Mi sono abbassata e ho incominciato giocare con quel gingillo intanto anche la nonna stuzzicava Tom che aveva imboccato una stradina laterale che è finita sotto un grande eucalipto. Tom ha sorriso a tutti e poi è sceso.
«Se vogliamo divertirci stiamo comodi.»
A tirato fuori un grosso plaid e tutti ci siamo distesi dopo esserci rapidamente denudati. Ci siamo messe a succhiare i nostri rispettivi cazzi, ma Tom aveva già le idee chiare. Ha fatto mettere la nonna a pecora e mi ha invitato a giocare con lei.
«Lecca il suo bel culo che la voglio inculare.»
Inginocchiata dietro di lei che succhiava entrambi i cazzi duri mi sono messa leccare il suo anello anale che reagiva contraendosi in modo spasmodico e mi stavo eccitando moltissimo. Tom si è portato dietro e dopo averlo infilato ancora dentro la mia bocca lo ha appoggiato al suo buchetto e l’ha spinto tutto dentro.
«Che bel culo sfondato! Ric entra che è una meraviglia. La troietta lo succhia bene, ma la nonna ha i buchi spananti! Cazzo come mi calza, sembra che me lo succhia di culo!»
Io che osservavo estasiata la monta e sono stata invitata a mettermi sotto di lei e leccare la sua fica. Così mi sono ritrovata distesa supina e la nonna sopra a 69. La nonna ha preso a godere urlando tutto il suo piacere anche se aveva il cazzo di Ric in bocca. Godeva e li incitava a scoparla più forte. Poi l’ho sentita tremare dal piacere, Ric le ha tolto il cazzo dalla bocca, si è posizionato di lato e ha invitato Tom a cambiare posizione.
«Dai Tom, mettila sopra di te, che la voglio scopare Le voglio sfondare anche la fica.»
Tom la stretta fra le braccia ed è rotolato di lato portando con se lei che ora era a gambe aperte impalata di culo su di lui, e Ric si è posizionato fra le sue gambe, e ha infilato il cazzo dentro di lei che ha spalancato la bocca e ha incominciato a godere. Ero sconvolta da quello che stavo vedendo. Non mi era mai passato per la mente l’idea che una donna potesse essere sfondata così da due maschi contemporaneamente. Era una maschera di piacere. Tom mi ha guardato e mi ha detto di sedermi sul suo viso che voleva leccarmi la fica. Ho guardato la nonna che mi ha fatto cenno che si poteva fare e mi sono seduta su di lui di spalle a lei che godeva a raffica. Ero in estasi nel sentire la lingua di lui che ravanava dentro le pieghe della mia micetta che sbrodolava a ripetizione. Abbiamo goduto tanto e poi il primo ad arrivare è stato Ric che è venuto dentro di lei urlando il suo piacere. Le ha dato ancore delle spinte forti e poi è uscito e si è presentato alla sua bocca per farselo succhiare ancora. Io mi sono spostata e Tom, ha messo la nonna di lato e la inculava da dietro. Mi ha detto che dovevo leccare la sborra che colava dalla sua fica. Mi sono distesa e ho avuto davanti ai miei occhi la sua figona slabbrata da cui colava della sborra, io l’ho leccata mentre vedevo il cazzo che le pompava il culo. Ric si è disteso di lato e ha continuato a farsi succhiare il cazzo dalla nonna mentre mi leccava la fica facendomi godere. Mi ha sconvolto il piacere che sentivo fra le gambe e ad un tratto ho anche desiderato di sentire quel palo dentro di me, ma la sborrata di Tom ha fatto cambiare di nuovo posizione a tutti. Lui si è sfilato dal suo culo e le ha schizzato in faccia e in bocca invitando anche me a succhiare il suo cazzo che sborrava. Un potente getto ha colpito il viso di nonna e poi il mio. Il resto ce lo siamo divise leccando a turno il cazzo da cui usciva copiosa ancora tanta sborra e poi senza nemmeno rendercene conto io ho leccato il suo viso e lei il mio e poi ci siamo baciate per assaporare meglio il seme di quel maschio che ci aveva annaffiate. I due maschi, vista tanta porcaggine si sono ritrovati ancora il cazzo duro. Tom, mi ha fatto mettere distesa e lui si messo in ginocchio su di me e ha usato il mio seno per una spagnola stupenda sborrando ancora tanta crema che la nonna ha leccato mentre Ric la scopava in culo. L’ennesimo orgasmo collettivo a sancito la fine del gioco. Distesi supini loro ci hanno ringraziato mentre io mi stringevo a mia nonna ero sfinita e felice di aver vissuto una così sconvolgente esperienza.
«Complimenti, siete state fantastiche e tu ragazzina hai la stoffa per diventare più puttana di tua nonna. Fortunato il maschio che avrà il tuo amore. Sarà bello per lui godere di tanta troiaggine. In quanto a te bella signora sei una vera zoccola superlativa come se ne incontrano poche. Complimenti davvero!»
«Brava, succhiami anche le palle! Brava così. Adesso leccalo tutto, e con la mano gioca con le mie palle, mentre lo infili in gola, così da brava che mi fai sborrare. Succhialo, dai che vengo e tu ingoia tutto!»
Mi schizza in bocca dei fiotti di crema calda e densa che assaporo e trovo davvero buona. Ne spruzza tanta che fatico a ingoiarla. Succhio e lecco mentre lui geme di piacere. Mi scarica tutta la sborra in bocca, alla fine lui è molto soddisfatto. Quando ho finito lui mi sorride soddisfatto.
«Brava troietta. Tua nonna è una vera succhia cazzi e troia, ma tu in breve diventerai più zoccola di lei. Hai la stoffa della puttana, e questo mi fa tanto piacere. Se ti ribecco a spiare nelle cabine sono guai. Adesso vattene. Sparisci.»
Torno di corsa verso l’ombrellone e ci trovo mia nonna che mi chiede dove ero finita.
«Sono andata a prendere un gelato.»
Lei sorride, e mi si avvicina.
«La prossima volta che lecchi un gelato non farlo sgocciolare sul costume. Macchia ed è molto difficile da togliere.»
Abbasso lo sguardo e vedo che una goccia di sborra ha sporcato il mio reggiseno del costume rosso e si vede benissimo. Arrossisco mentre lei finge indifferenza. Dopo un’oretta ce ne torniamo a casa e pranziamo. Abitualmente la nonna dopo pranzo fa un riposino e io mi metto in veranda a leggere, ma quel giorno mi prende per mano e mi porta sul letto con lei. Sdraiate l’una accanto all’altra mi parla con un tono calmo e pacato.
«Chi ti ha offerto il gelato da succhiare.»
Esito un attimo e le rispondo.
«Il bagnino.»
Lei sorride compiaciuta.
«Mi fa piacere che la mia nipotina abbia buon gusto. Per una vecchietta come me sarà dura reggere la tua concorrenza. Sarà rimasto così soddisfatto, che adesso mi dovrò cercare un altro ossetto da spolpare.»
La guardo e la sparo tutto d’in fiato.
«Soddisfatto? Scherzi, spero. A mala pena avrò avuto la sufficienza. Sono così inesperta che questo è stato in assoluto il mio primo e pompino! Tua nipote è così inesperta che rasenta il ridicolo»
Lei mi guarda stupita e mi abbraccia con amore.
«Adorabile porcellina, mi vuoi far credere che sei una ragazza illibata? Con una nonna come me che ha zoccoleggiato, e ancora zoccoleggia, e una madre come la tua, a cui il cazzo piace oltre modo, e ti assicuro che quel porco di tuo padre, gli ne fa gustare tanto, tu mi dici di essere inesperta e vergine? Se è così allora cambia tutto. Perche non mi hai mai chiesto nulla? Averi potuto darti tanti consigli e qualche aiuto. Dai raccontami nei dettagli quello che hai fatto al bagnino, e dimmi anche perche ai detto che eri quasi sufficiente. Mi fai capire che una certa esperienza l’avevi già fatta.»
Mi sento tranquilla. La sua voce è calma e comprensiva, che le racconto tutto e in particolare anche di aver spiato mamma, prima e lei oggi.
«Bricconcella, non si va in giro a spiare le persone. Se me lo dicevi ti potevo aiutare facendoti partecipe del gioco. A Luigi sicuramente sarebbe piaciuto tanto. Oggi mi ha detto che ti avrebbe scopato volentieri. Allora io adesso ho da proporti in patto, ma pensaci bene se lo accetti lo devi rispettare fino in fondo.»
La guardo e prometto curiosa di sapere i termini del patto.
«Io e te da oggi siamo amiche e complici. Ti puoi succhiare tutti cazzi che vuoi, ma se è vero che sei vergine, e poi che sei sotto la mia custodia, la patatina le devi tenere ben chiusa. Niente sciocchezze, e io ti insegnerò tutto che serve sapere nel sesso.»
La guardo e abbraccio con gioia. Le prometto che sarò fedele al patto, e lei mi spiega quello che c’è ancora da sapere per essere una vera succhiacazzi. Le chiedo anche di lei e il nonno, e di mia madre. Mi racconta che il nonno era un vero porco, che amava esibirla e si eccitava quando lei si mostrava tanto troia, e volte lui stesso le portava degli amici in casa per scopare insieme. Anche mia madre è una bella zoccola, le piace tanto esibirsi, ma lo fa di nascosto da me, e sopra tutto con le complicità di mio padre.
«Mia cara figliola, il seme della troiaggine è molto insito nel DNA delle femmine della nostra famiglia e tu prometti molto bene.»
Facciamo in una bella risata e ce ne torniamo al mare. Quando siamo sotto l’ombrellone vediamo Luigi, la moglie è a prendere il caffè, la nonna gli parla a voce bassa, lui annuisce e mi guarda. Quando torna sua moglie la nonna la invita a fare una passeggiata, dicendo che ha bisogno di sgranchirsi le gambe. Appena se ne sono andate Luigi mi guarda, mi fa un cenno con il capo, e si allontana verso le cabine io lo seguo. Appena dentro la sua lui mi guarda, si siede sulla sedia e estrae un bel cazzo già quasi duro.
«Tua nonna mi ha detto che hai bisogno di fare un po’ di pratica. Spogliati del reggiseno e poi succhiami il cazzo.»
Lo guardo un po’ titubante.
«Stai tranquilla, ha detto che non ti devo scopare, ma non ha detto nulla per le tue tette che mi fanno impazzire. Dai vieni qui che ti insegno come si fa una bella spagnola.»
Mi inginocchio, lui sporge in fuori il bacino e mette il suo cazzo, che adesso è bello duro fra le mie tette, mi invita a masturbarlo con il movimento del seno. Bellissimo! Mi piace vederlo ansimare, godere come un porco, per la mia prestazione.
«Dai leccalo quando spunta sotto alla tua faccia! Cazzo! che spettacolo! Hai due seni stupendi! Mi piace, leccalo tutto, anche le palle! Sei stupenda! Mi fai godere, sei meglio di tua nonna!».
Mi rendo conto che sono io a gestire il suo piacere, mi diverto a farlo impazzire. Lo succhio e poi lecco, lo metto fra seni a mio piacimento. Lui si contorce e mi supplica di farlo sborrare. Lo torturo ancora un poco, il tempo di accarezzarmi la micetta da sopra il costume e raggiungere il mio piacere, che lo faccio schizzare in bocca. Lo succhio forte e lui sborra. Gode gemendo molto forte. Mi riversa in bocca tanta sborra calda e densa. Il sapore è diverso da quella del bagnino, ma è gradevole e fatico un poco a ingoiarla tutta. Ne cade un poco sul seno, lui me la spalma massaggiando i capezzoli duri, mi fa venire ancora. Lecco e succhio fino a spremere anche l’ultima goccia, poi lui mi invita ad andarmene per non destare sospetti. Esco e vado in mare a fare il bagno, perche il sotto del mio costume presenta una vistosa macchia umida, all’altezza della mia micetta che ha sbrodolato tantissimo. Quando esco, mi distendo sul mio lettino, tornano la nonna e la signora Adele, che si guarda in torno a cercare Luigi. Poi lo vede che viene dalla parte del bar con una bottiglia di acqua in mano. Mi nonna mi guarda e con un cenno del capo le faccio capire che è tutto a posto. Nei giorni a seguire mi sono sbizzarrita a succhiare tanti bei cazzoni, anche cinque o sei al giorno, e con tutti facevo un patto molto chiaro, la patatina non si tocca. Solo una volta uno ha cercato di scoparmi, ma io l’ho mandato al diavolo, dicendo se che se provava a insistere lo denunciavo perche ero minorenne. Quando sono arrivati i miei genitori, i giochi giornalieri sono stati limitati dalla loro presenza, ma tutto era solo rimandato alla sera, quando loro se ne andavano in giro per locali, e io e mia nonna ci divertivamo molto. La sera dell’ultima domenica appena usciti i miei genitori per andare ad una sagra di birra, bevanda che a mia nonna non piace, noi ci siamo messe in tiro da urlo per passare una indimenticabile serata. Lei gonna corta di lino nero con topo bianco, niente intimo ne sopra ne sotto, sandali con tacco vertiginoso. Io mini elasticizzata bianca, trasparente, praticamente nuda, zero intimo, e top azzurro, sandali a zeppa da vertigine. Sembravamo due battone a caccia di clienti. Mentre camminavamo per la passeggiata sentivo i commenti dei maschi che ci hanno proposto di tutto. Ero così eccitata che pensavo si sarebbe visto il piacere colare dalle cosce. Seduta al tavolo di un bar a sorseggiare un drink, mia nonna ha accavallato le gambe e due maschi al tavolo vicino al nostro hanno sollevato i calici in segno di gratitudine per lo spettacolo offerto. Lei mi ha guardato e sorriso, poi ha sollevato il suo per ricambiare, e un attimo dopo erano davanti a noi due splendidi esempi di uomini vogliosi, con il pacco già duro e voluminoso. Uno moro e l’altro biondo, ci hanno offerto un giro in auto sulle colline che noi abbiamo accettato. Quando siamo saliti sulla loro auto uno splendido maggiolone cabrio, io sono salita dietro con il biondo di nome Riccardo e lei davanti con Tommaso il moro. Appena partiti e imboccata la strada verso le colline Ric, ha messo una mano sulle mie cosce, ma mia nonna si è girata e ha messo in chiaro le cose.
«Patti chiari fin da subito, lei è mia nipote è ancora per poco minorenne, se uno di voi la tocca lo denuncio. Se volete scopare ci sono io per tutti e due lei solo giochini di bocca e basta. Se va bene ok altrimenti puoi anche fermare la vettura e noi scendiamo.»
Loro si sono dati uno sguardo e non hanno avuto nulla da obbiettare, e hanno giurato di stare ai patti. Subito dopo Ric ha estratto un bel cazzo di belle proporzioni e mi ha invitato succhiarlo.
«Dai troietta se non posso scoparti fammi sentire come lo succhi.»
Mi sono abbassata e ho incominciato giocare con quel gingillo intanto anche la nonna stuzzicava Tom che aveva imboccato una stradina laterale che è finita sotto un grande eucalipto. Tom ha sorriso a tutti e poi è sceso.
«Se vogliamo divertirci stiamo comodi.»
A tirato fuori un grosso plaid e tutti ci siamo distesi dopo esserci rapidamente denudati. Ci siamo messe a succhiare i nostri rispettivi cazzi, ma Tom aveva già le idee chiare. Ha fatto mettere la nonna a pecora e mi ha invitato a giocare con lei.
«Lecca il suo bel culo che la voglio inculare.»
Inginocchiata dietro di lei che succhiava entrambi i cazzi duri mi sono messa leccare il suo anello anale che reagiva contraendosi in modo spasmodico e mi stavo eccitando moltissimo. Tom si è portato dietro e dopo averlo infilato ancora dentro la mia bocca lo ha appoggiato al suo buchetto e l’ha spinto tutto dentro.
«Che bel culo sfondato! Ric entra che è una meraviglia. La troietta lo succhia bene, ma la nonna ha i buchi spananti! Cazzo come mi calza, sembra che me lo succhia di culo!»
Io che osservavo estasiata la monta e sono stata invitata a mettermi sotto di lei e leccare la sua fica. Così mi sono ritrovata distesa supina e la nonna sopra a 69. La nonna ha preso a godere urlando tutto il suo piacere anche se aveva il cazzo di Ric in bocca. Godeva e li incitava a scoparla più forte. Poi l’ho sentita tremare dal piacere, Ric le ha tolto il cazzo dalla bocca, si è posizionato di lato e ha invitato Tom a cambiare posizione.
«Dai Tom, mettila sopra di te, che la voglio scopare Le voglio sfondare anche la fica.»
Tom la stretta fra le braccia ed è rotolato di lato portando con se lei che ora era a gambe aperte impalata di culo su di lui, e Ric si è posizionato fra le sue gambe, e ha infilato il cazzo dentro di lei che ha spalancato la bocca e ha incominciato a godere. Ero sconvolta da quello che stavo vedendo. Non mi era mai passato per la mente l’idea che una donna potesse essere sfondata così da due maschi contemporaneamente. Era una maschera di piacere. Tom mi ha guardato e mi ha detto di sedermi sul suo viso che voleva leccarmi la fica. Ho guardato la nonna che mi ha fatto cenno che si poteva fare e mi sono seduta su di lui di spalle a lei che godeva a raffica. Ero in estasi nel sentire la lingua di lui che ravanava dentro le pieghe della mia micetta che sbrodolava a ripetizione. Abbiamo goduto tanto e poi il primo ad arrivare è stato Ric che è venuto dentro di lei urlando il suo piacere. Le ha dato ancore delle spinte forti e poi è uscito e si è presentato alla sua bocca per farselo succhiare ancora. Io mi sono spostata e Tom, ha messo la nonna di lato e la inculava da dietro. Mi ha detto che dovevo leccare la sborra che colava dalla sua fica. Mi sono distesa e ho avuto davanti ai miei occhi la sua figona slabbrata da cui colava della sborra, io l’ho leccata mentre vedevo il cazzo che le pompava il culo. Ric si è disteso di lato e ha continuato a farsi succhiare il cazzo dalla nonna mentre mi leccava la fica facendomi godere. Mi ha sconvolto il piacere che sentivo fra le gambe e ad un tratto ho anche desiderato di sentire quel palo dentro di me, ma la sborrata di Tom ha fatto cambiare di nuovo posizione a tutti. Lui si è sfilato dal suo culo e le ha schizzato in faccia e in bocca invitando anche me a succhiare il suo cazzo che sborrava. Un potente getto ha colpito il viso di nonna e poi il mio. Il resto ce lo siamo divise leccando a turno il cazzo da cui usciva copiosa ancora tanta sborra e poi senza nemmeno rendercene conto io ho leccato il suo viso e lei il mio e poi ci siamo baciate per assaporare meglio il seme di quel maschio che ci aveva annaffiate. I due maschi, vista tanta porcaggine si sono ritrovati ancora il cazzo duro. Tom, mi ha fatto mettere distesa e lui si messo in ginocchio su di me e ha usato il mio seno per una spagnola stupenda sborrando ancora tanta crema che la nonna ha leccato mentre Ric la scopava in culo. L’ennesimo orgasmo collettivo a sancito la fine del gioco. Distesi supini loro ci hanno ringraziato mentre io mi stringevo a mia nonna ero sfinita e felice di aver vissuto una così sconvolgente esperienza.
«Complimenti, siete state fantastiche e tu ragazzina hai la stoffa per diventare più puttana di tua nonna. Fortunato il maschio che avrà il tuo amore. Sarà bello per lui godere di tanta troiaggine. In quanto a te bella signora sei una vera zoccola superlativa come se ne incontrano poche. Complimenti davvero!»
Questo racconto di pennabianca. è stato letto 2 8 8 volte
commenti dei lettori al racconto erotico