Io, mio figlio e la nostra storia d'amore cap 2
Scritto da Elena mondello, il 2020-11-28, genere incesti
Siamo rientrati in camera e neanche il tempo di chiudere la porta che abbiamo iniziato ancora a baciarci, erano baci profondi e appassionati. Ci baciavamo proprio come due persone che si amano alla follia, poi inizió a baciarmi il collo con molta passione mentre mi toccava, io in quel momento ero in estasi e l'ultimo pensiero che mi passava per la testa era che tutto ciò fosse sbagliato. Ci siamo sdraiati sul letto, io sotto e lui sopra mentre ci baciavamo e toccavamo senza prendere una pausa. Io indossavo un prendisole con i fiori che mi arrivava poco sopra le ginocchia mentre mio figlio era in pantaloni e camicia. Sentivo il suo pene in erezione mentre ci baciavamo, l'eccitazione cresceva di smisura al punto che ho messo la sua mano nei pantaloni e gli ho tirato fuori il pene. In quel momento ci siamo fermati e fissati negli occhi per un istante, quasi per decidere se farlo veramente o no, non è servito neanche parlare, abbiamo riiniziato subito a baciarci. Spostai le mie mutandine e indirizzai con la mano il suo pene dentro di me. (quella sera non ci siamo nè spogliati nè visti nudi).
Eravamo realmente arrivati al punto di non ritorno, fù l'emozione più forte che abbia mai provato fino a quel momento. Il fatto che fosse immorale e illegale ciò che stavamo realmente facendo mi eccitava come non mai, non so perché ma sapere che lo stavo facendo con mio figlio, sapere che lui era nato da me, sapere che l'ho cresciuto e sapere che il suo pene era dentro alla vagina da dove è uscito mi faceva impazzire. L'atto in sé è durato abbastanza poco, credo 3-5 minuti (per Alessio era la prima volta) e siamo rimasti fermi nella stessa posizione di prima, io giù e lui sù. Quei pochi minuti sono sembrati per me un eternità di piaceri fortissimi, piaceri di cui non ero a conoscenza, raggiunsi l'orgasmo nel momento in cui Alessio disse:" ti amo Mamma", in quel momento sono esplosa di piacere, iniziai a tremare e urlare di piacere. Pochissimi secondi dopo anche mio figlio raggiunse l'orgasmo finendo per versare tutto il suo seme dentro di me il tutto coronato da moltissimi baci e carezze e poco dopo ci addormentammo abbracciati.
Il giorno dopo è stato terribile, il più brutto giorno della mia vita, mi ero pentita di quello che avevo fatto, la magia della sera prima era completamente sparita e al suo posto c'erano solamente dei sensi di colpa allucinanti. Mi davo la colpa per ciò che era successo, volevo sparire dalla faccia della terra, mi toccai là sotto e sentii lo sperma di Alessio, in quel momento mi sono schifata come persona al punto che iniziai a piangere.
Mio figlio si sveglió poco dopo che iniziai a piangere, subito era riuscito a capire perché stavo male e ha cercato in vano di convincermi che non era successo nulla di male, mi strappó anche un bacio ma io mi allontanai subito. Parlammo di ciò che era successo fino arrivare alla conclusione di provare a fare finta di nulla per goderci l'ultimo giorno di vacanza. Per mio figlio era abbastanza semplice per me un inferno, passai la giornata a cercare una pillola del giorno dopo e a meditare su ciò che era successo.
Ritornati a casa abbiamo cercato di ritornare alla vita di tutti i giorni ma sapevamo che non sarebbe stato più lo stesso. Io non mi sentivo più un genitore per mio figlio, non riuscivo più a parlarci, non perché incolpavo mio figlio ma perché mi sentivo come la peggior madre che uno potesse mai avere. Il nostro bellissimo rapporto che avevamo coltivato in tanti anni si era distrutto in una serata. Mio figlio faceva di tutto per cercare di starmi accanto ma io non volevo, più volte mi ha chiesto di parlare di ciò che era successo ma senza ottenere da me una risposta, non avevo il coraggio di affrontare la realtà. Questa mia scelta ci faceva soffrire molto al punto che non riuscivamo a stare insieme 5 minuti senza litigare. Questo nostro periodo è durato 2 mesi, finché un giorno non abbiamo superato il limite.
Io mi ero preparata per uscire con un uomo che avevo appena conosciuto, indossavo una gonna lunga verde e una maglia bianca larga, ma inevitabile iniziammo a litigare insieme, non era iniziato per qualcosa di importante ma finimmo per peggiorare la situazione finché mi arrabbia al punto di tirargli uno schiaffetto, niente di esagerato. Subito dopo mi sono pentita e stavo per scusarmi ma ci siamo visti negli occhi per 3 secondi, non abbiamo detto nulla ma ci siamo capiti, come se in quei pochissimi secondi avessimo fatto pace. Istintivamente ci siamo baciati, uno a stampo in bocca, in quel momento la magia che mi aveva guidato quella sera in Grecia ritornó in me, tutti i sensi di colpa svaniti in un solo bacio. Lo baciai di nuovo ma con la lingua, l'eccitazione tra noi due cresceva tantissimo, Alessio mi ruotó per baciarmi il collo da dietro e poi quando iniziai a orgasmare dal piacere che provavo gli sussurai nell'orecchio con voce molte sensuale :" fammi godere amore mio, con l'unica regola che non puoi vedermi nuda", contemporaneamente mi toglievo le mutande da sotto la gonna. Con un movimento deciso ma non violento mi appoggió sul davanzale della cucina.
Mi afferó con forza il culo per poi iniziare a baciarmi dal collo fino al punto vita finché non sentii il suo pene sbattere sul mio sedere. Alessio mi chiese se fossi sicura o se volessi del tempo per pensarci, risposi che ero sicura di quello che volevo. Mi alzó leggermente la gonna tanto per far passare il suo pene e dato che non poteva vedere lo aiutai a indirizzarlo. Inizió molto piano per poi raggiungere un ritmo molto sostenuto. Nel mentre incitavo mio figlio e allo stesso tempo mi eccitavo da sola con frasi del tipo :" scopa più forte la tua mamma; sono la mamma più fortunata al mondo ecc". In un momento ci siamo fermati perché aveva chiamato l'uomo con cui avevo un appuntamento e mi inventai una scusa, abbiamo ripreso appena ho finito la chiamata. Intanto Alessio mi tirava delle sculacciate oppure mi alzave per qualche secondo per baciarmi. Finché non è venuto dentro di me mentre mi stringeva forte per i fianchi, quando sentii il suo caldo sperma scorrermi dentro raggiunsi anche io l'orgasmo iniziando a urlare e tremare di piacere.
Dopo qualche secondo di pausa, gli chiesi di rimettersi i pantaloni e mi girai per baciarlo due volte. Subito dopo mi disse che voleva parlare di noi due è che questa volta non potevo rifiutarmi. Dopo una doccia ci siamo seduti a tavola per discutere e dopo 3 ore siamo arrivati a una conclusione univoca.
Abbiamo deciso di provare una pazzia e iniziare una relazione puramente sessuale tra noi due. Sapevamo che tutto ciò era assolutamente sbagliato ma ormai era successo e a noi piaceva molto. Ci imponemmo un po' di regole per vivere la nostra relazione in sicurezza, la regola più importante era che tra noi due ci sarebbe stato solo divertimento e zero sentimenti, in caso contrario avremmo dovuto troncare subito la relazione; dal titolo che ho voluto dare alla nostra storia potete intuire che la regola non sia durata molto...
Eravamo realmente arrivati al punto di non ritorno, fù l'emozione più forte che abbia mai provato fino a quel momento. Il fatto che fosse immorale e illegale ciò che stavamo realmente facendo mi eccitava come non mai, non so perché ma sapere che lo stavo facendo con mio figlio, sapere che lui era nato da me, sapere che l'ho cresciuto e sapere che il suo pene era dentro alla vagina da dove è uscito mi faceva impazzire. L'atto in sé è durato abbastanza poco, credo 3-5 minuti (per Alessio era la prima volta) e siamo rimasti fermi nella stessa posizione di prima, io giù e lui sù. Quei pochi minuti sono sembrati per me un eternità di piaceri fortissimi, piaceri di cui non ero a conoscenza, raggiunsi l'orgasmo nel momento in cui Alessio disse:" ti amo Mamma", in quel momento sono esplosa di piacere, iniziai a tremare e urlare di piacere. Pochissimi secondi dopo anche mio figlio raggiunse l'orgasmo finendo per versare tutto il suo seme dentro di me il tutto coronato da moltissimi baci e carezze e poco dopo ci addormentammo abbracciati.
Il giorno dopo è stato terribile, il più brutto giorno della mia vita, mi ero pentita di quello che avevo fatto, la magia della sera prima era completamente sparita e al suo posto c'erano solamente dei sensi di colpa allucinanti. Mi davo la colpa per ciò che era successo, volevo sparire dalla faccia della terra, mi toccai là sotto e sentii lo sperma di Alessio, in quel momento mi sono schifata come persona al punto che iniziai a piangere.
Mio figlio si sveglió poco dopo che iniziai a piangere, subito era riuscito a capire perché stavo male e ha cercato in vano di convincermi che non era successo nulla di male, mi strappó anche un bacio ma io mi allontanai subito. Parlammo di ciò che era successo fino arrivare alla conclusione di provare a fare finta di nulla per goderci l'ultimo giorno di vacanza. Per mio figlio era abbastanza semplice per me un inferno, passai la giornata a cercare una pillola del giorno dopo e a meditare su ciò che era successo.
Ritornati a casa abbiamo cercato di ritornare alla vita di tutti i giorni ma sapevamo che non sarebbe stato più lo stesso. Io non mi sentivo più un genitore per mio figlio, non riuscivo più a parlarci, non perché incolpavo mio figlio ma perché mi sentivo come la peggior madre che uno potesse mai avere. Il nostro bellissimo rapporto che avevamo coltivato in tanti anni si era distrutto in una serata. Mio figlio faceva di tutto per cercare di starmi accanto ma io non volevo, più volte mi ha chiesto di parlare di ciò che era successo ma senza ottenere da me una risposta, non avevo il coraggio di affrontare la realtà. Questa mia scelta ci faceva soffrire molto al punto che non riuscivamo a stare insieme 5 minuti senza litigare. Questo nostro periodo è durato 2 mesi, finché un giorno non abbiamo superato il limite.
Io mi ero preparata per uscire con un uomo che avevo appena conosciuto, indossavo una gonna lunga verde e una maglia bianca larga, ma inevitabile iniziammo a litigare insieme, non era iniziato per qualcosa di importante ma finimmo per peggiorare la situazione finché mi arrabbia al punto di tirargli uno schiaffetto, niente di esagerato. Subito dopo mi sono pentita e stavo per scusarmi ma ci siamo visti negli occhi per 3 secondi, non abbiamo detto nulla ma ci siamo capiti, come se in quei pochissimi secondi avessimo fatto pace. Istintivamente ci siamo baciati, uno a stampo in bocca, in quel momento la magia che mi aveva guidato quella sera in Grecia ritornó in me, tutti i sensi di colpa svaniti in un solo bacio. Lo baciai di nuovo ma con la lingua, l'eccitazione tra noi due cresceva tantissimo, Alessio mi ruotó per baciarmi il collo da dietro e poi quando iniziai a orgasmare dal piacere che provavo gli sussurai nell'orecchio con voce molte sensuale :" fammi godere amore mio, con l'unica regola che non puoi vedermi nuda", contemporaneamente mi toglievo le mutande da sotto la gonna. Con un movimento deciso ma non violento mi appoggió sul davanzale della cucina.
Mi afferó con forza il culo per poi iniziare a baciarmi dal collo fino al punto vita finché non sentii il suo pene sbattere sul mio sedere. Alessio mi chiese se fossi sicura o se volessi del tempo per pensarci, risposi che ero sicura di quello che volevo. Mi alzó leggermente la gonna tanto per far passare il suo pene e dato che non poteva vedere lo aiutai a indirizzarlo. Inizió molto piano per poi raggiungere un ritmo molto sostenuto. Nel mentre incitavo mio figlio e allo stesso tempo mi eccitavo da sola con frasi del tipo :" scopa più forte la tua mamma; sono la mamma più fortunata al mondo ecc". In un momento ci siamo fermati perché aveva chiamato l'uomo con cui avevo un appuntamento e mi inventai una scusa, abbiamo ripreso appena ho finito la chiamata. Intanto Alessio mi tirava delle sculacciate oppure mi alzave per qualche secondo per baciarmi. Finché non è venuto dentro di me mentre mi stringeva forte per i fianchi, quando sentii il suo caldo sperma scorrermi dentro raggiunsi anche io l'orgasmo iniziando a urlare e tremare di piacere.
Dopo qualche secondo di pausa, gli chiesi di rimettersi i pantaloni e mi girai per baciarlo due volte. Subito dopo mi disse che voleva parlare di noi due è che questa volta non potevo rifiutarmi. Dopo una doccia ci siamo seduti a tavola per discutere e dopo 3 ore siamo arrivati a una conclusione univoca.
Abbiamo deciso di provare una pazzia e iniziare una relazione puramente sessuale tra noi due. Sapevamo che tutto ciò era assolutamente sbagliato ma ormai era successo e a noi piaceva molto. Ci imponemmo un po' di regole per vivere la nostra relazione in sicurezza, la regola più importante era che tra noi due ci sarebbe stato solo divertimento e zero sentimenti, in caso contrario avremmo dovuto troncare subito la relazione; dal titolo che ho voluto dare alla nostra storia potete intuire che la regola non sia durata molto...
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