Mamma che scopata

Scritto da , il 2011-11-06, genere incesti

Mia madre apri il portabagagli e sistemò due valige, appoggio un borsone nel sedile posteriore dell'auto e finalmente salimmo sul mezzo, i chilometri che avremmo dovuto percorrere erano parecchi e il tempo era alquanto inclemente una pioggia incessante ci stava assillando da stamattina presto .

Mia sorella Luana ci aspettava a scuola di musica, cosi l'avremmo caricata e finalmente saremmo partiti con destinazione un paesino vicino a Spoleto per presenziare al funerale della mia bisnonna Maria

Ritorniamo un attimo indietro, mi chiamo Luca ho 18 anni vivo con mia sorella Luana di 19 anni e mia mamma Lilia di 41, siamo solo noi tre perché mio padre in perenne guerra con mia madre vive da solo in una città vicina assieme ad un altra donna.

Dopo una decina di minuti arrivammo al liceo musicale, di Luana, mia sorella imprecando contro il maltempo, bagnata come un pulcino s'infilò in auto e disse “Luca passami il borsone accanto a te, che mi cambio non voglio pigliarmi un raffreddore” con immensa gioia notai che la sosta sotto la pioggia aveva provocato danni seri, era completamente bagnata, e questo mi faceva piacere perché vedere mia sorella quando si spogliava mi eccitava molto.

Con aria seccata disse “Girati maiale”, poi rivolta vero mia madre aggiunse ” Lo sai ? Hai fatto un figlio porco ,mi spia sempre.... e non perde occasione per vedermi nuda sei un brutto porco” un piccolo sorriso diabolico affiorò sulle mie labbra.

Mia madre con aria divertita disse ”Ma Luca, è vero quello che dice tua sorella? La spii?” “Ma no mamma questa s'inventa tutto, e poi anche se la guardassi che male ci sarebbe è mia sorella” lei concluse il discorso con “Taci pervertitooo”.

Il viaggio durò tre ore, arrivammo sotto un cielo nero e scuro con la pioggia che non ci aveva abbandonati neanche un minuto.

Mia nonna Lia ci venne incontro ci furono i soliti convenevoli fummo baciati ed abbracciati da parenti lontani di cui neanche conoscevo l'esistenza, ed in mezzo a questo marasma conobbi una mia cugina di Ancona, ne rimasi affascinato era molto carina con un magnifico seno e due gambe lunghe e un bellissimo sedere a mandolino questo insieme di fattori fecero scattare tutti i miei meccanismi di autoerotismo tanto e vero che dovetti recarmi in bagno a spararmi una sega.

Quando usci dal bagno rosso in volto ed accaldato, la sfortuna volle che la prima persona che incontrai fu Luana ”Sei proprio un porco anche qui brutto maiale” mi sentì distrutto e l'unica frase che uscii dalla mia bocca fu “E allora!!! saputella dammela tu... cosi la smetto di andare nei bagni” lei si girò “piuttosto me l'incollo con l'Attak, maiale porcoooo!!! cosa vorresti scoparti tua sorella?”.

Alle tre del pomeriggio ci fu il funerale, poi ci ritrovammo tutti a casa di mia nonna Lia.
Mia madre non se la sentiva di rimettersi in viaggio pertanto decidemmo di passare la notte in paese, per non creare problemi di posto, io e mia mamma ci recammo nell'unico alberghetto presente in zona.

Mia sorella invece preferii rimanere a casa della nonna e rivolgendosi alla mamma disse “Mamma stai attenta al maiale!!!!, la guardai le feci la lingua e le sussurrai “ ti piacerebbe che l'adoperassi su di te per leccarti la figa” rimase sorpresa dalla mia reazione e sibilò a denti stretti “Animale”.

Raggiunto l'alberghetto il proprietario avviso mia madre che per motivi di ristrutturazione aveva solo una camera disponibile,vista la situazione mia madre decise di prendere l'unica stanza rimasta.

L'ambiente era piuttosto nudo e poco curato e sebbene fosse pulito risultava squallido e freddo, feci la doccia e non avendo indumenti per la notte mi misi sotto le coperte con la canottiera e gli slip, nel frattempo mia madre davanti ad una vecchia specchiera si stava struccando in mutandine e reggiseno.

Stimoli strani e martellanti cominciarono a tormentarmi la voglia di spiare mia mamma si contrapponeva alla vergogna dell'azione che stavo commettendo, spiare mia sorella era un piacere, fare altrettanto con mia madre mi sembrava amorale.

Quando un'erezione mi colse all'improvviso inaspettatamente diedi la colpa al sedere di mia mamma coperto,o per meglio dire scoperto, dal perizoma color nero ed altri particolari come il reggiseno trasparente che lasciava intravvedere i capezzoli scuri rendendo difficile il controllo della mia libido.

Cercai di mitigare questa situazione pensando ad altre cose ma sicuramente il mio stato ormonale in continua evoluzione non mi permise di pensare ad altre cose, se non a quelle che stavo vedendo procurandomi dolori atroci ai testicoli.

Finalmente mia madre si alzo dalla sedia e si recò in bagno senti l'acqua della doccia scorrere la sentii canticchiare con uno sforzo sovrumano cercai di allontanare un'altra ondata di pensieri erotici che una potente alchimia celebrale stava creando dentro la mia testa, infatti immaginai mia madre nuda in posizioni erotiche e sensuali, ma lo squillo del suo cellulare mi porto alla realtà.

“Passami la mamma” era Luana,......... “la mamma è sotto la doccia” le risposi,....... ci fu un attimo di silenzio e lei con una risatina idiota aggiunse “Strano!!!!!,e tu sei ancora lì, com'è lei non la spii quando si lava” feci finta di nulla e le dissi di aspettare... “Mamma c'è la deficiente”.......”digli che arrivo” fu la risposta di mia madre.

Parlottarono per alcuni minuti, poi mia madre si mise sotto le coperte con me, io mi avvicinai al corpo di mia madre e le dissi “Mamma parliamo un poco” “ Va bene dimmi Luca”

“Mamma tu pensi che un figlio possa desiderare sessualmente la propria madre”
“Immagino di si, però non è una cosa normale”
“Io non so se sono normale mamma, ti trovo molto bella e volevo dirti che ti amo”
“Luca anch'io ti amo ma l'amore fra un figlio e la propria madre è un amore che non ha nulla di sporco e un amore pulito”
“mamma sei bellissima ed anche molto attraente” lei rimase sorpresa di questo mio complimento e sorridendomi disse:
“Sei molto galante, è la cosa più bella che tu potessi dirmi tesoro”
“Piuttosto dimmi Luca è vero che guardi tua sorella quando fa la doccia”
“Si mamma qualche volta l'ho fatto”
“Perché”
“Non so il perché, forse per curiosità poi Luana e cosi bella” Con tenerezza mi guardo mi sorrise aggiungendo, “non farlo più” e mi bacio, risposi al suo bacio baciandola sulle labbra la cosa la sorprese ma non disse nulla.

Mi accoccolai con la testa sulla sua spalla fino a carpire il profumo dei suoi capelli e il calore della sua pelle, il suo braccio avvolse le mie spalle e con infinita dolcezza disse” Vieni tesoro, mio mi fa piacere sentirti vicino a me, socchiusi gli occhi e mi addormentai con il volto appoggiato al seno di mia madre fu una sensazione bellissima.

Il mio sonno fu molto agitato, probabilmente dovuto allo stress del funerale, al viaggio condotto sotto una pioggia continua, e ad altri fattori a me sconosciuti, comunque deleteri al mio riposo, sta di fatto che verso le due di notte mi svegliai in un mare di sudore,mi alzai e mi recai in bagno asciugai il mio corpo, e ritornai a letto mia madre dormiva profondamente la luce fioca della piccola abatjour del comodino illuminava il suo volto dolce e rilassato.

Alzai le coperte il suo corpo in posizione supina era molto bello, non c'era grasso nella sua struttura fisica ne tanto meno smagliature, il ventre era piatto e le gambe lunghe e sinuose convergevano in un piccolo dosso, in questo caso coperto da un minuscolo paio di mutandine nere di pizzo.

Fonte di una più accurata ricerca da parte mia nel volere andare oltre, sollevai con mano ferma e decisa il bordo degli slip e nella semioscurità rischiarata della debole luce del abatjour intravvidi la macchia scura dei peli pubici, la mia mano si fece più ardita e si appoggiò sul dolce promontorio sulla morbida lanugine, un dito sfiorò la morbidezza della carne e toccò l'ingresso della vagina.

Un sospiro lungo e languido mi avvisò della pericolosità e delle conseguenze in cui sarei incorso se mia mamma si fosse svegliata, con una notevole dose di sangue freddo riusci a mantenere la calma, e mentre lei allargava maggiormente le gambe in una posizione innaturale, le risistemai gli slip e con la più innata faccia di bronzo da attore consumato finsi di stirare le mie membra ed abbracciai il suo corpo, nel sonno lei rispose al mio abbraccio mi bacio poi girandosi di spalle riprese a dormire.

La posizione era perfetta le cinsi la pancia con il mio braccio e gettai una mano sul suo inguine infilai le dita sotto la trama delle mutandine alla ricerca del frutto proibito......ma il mio manipolare alla fine non passò inosservato, la svegliai e quando senti la sua voce dire ”Luca cosa diavolo stai facendo?” una sensazione di malessere mi prese alla bocca dello stomaco, mi senti mancare, tutte le forze vennero meno, l'adrenalina che mi aveva sostenuto fino a poco prima mi venne a mancare ed in un attimo mi senti svuotato.

Mia mamma accese la luce della camera, si girò verso me e con calma senza rimproverarmi disse “Luca spiegami, cosa ti sei messo in testa ti sembrava una cosa ben fatta quella che mi stavi facendo, dio santissimo non si può!!!, per diversi motivi sei mio figlio, è contro la morale” abbassai il mio sguardo, lei prese il mio volto fra le mani lo sollevò e senza tanti preamboli aggiunse ,”volevi vedermi nuda? Volevi toccarmi? Poi.....Maledizione Luca non si può, è una cosa che una madre non può fare con il figlio” sempre con la testa china timoroso aggiunsi “solo per una volta mamma”.

Si alzo dal letto infuriata con il volto fra le mani quasi piangendo disse “Luca guardami sono tua madre vuoi vedermi senza vestiti ehh!!!! va bene guarda, si strappò il reggiseno guarda ti piacciono le mie tette”.

I seni si presentarono in tutta la loro perfezione, poi avvicinandosi al letto mi prese per i capelli e con voce sibilante “Guarda ora ti faccio vedere il resto con una mossa rapida si calò le mutandine ed appoggio il mio volto al suo inguine, senti il mio odore ti piace? Vorresti leccarmela porcooo... e poi cosa vorresti farmi ehh!! rispondimi...... scoparmi !!!!.....in una crisi di nervi si getto sul letto piangendo come una bambina.

Mamma scusami, e cominciai a baciarla sulle gote, sul volto e sulle labbra le asciugai le lacrime, senti il calore del suo corpo, la testa mi scoppiava, lei si giro verso me con gli occhi gonfi di lacrime, la distesi sul letto le accarezzai il seno lei non disse nulla i suoi occhi fissavano i miei, le fui sopra in un attimo mi spogliai, ero nudo sopra mia madre completamente nuda, lei accennò a una ribellione ma la posizione predominante in cui mi trovavo le impediva di muoversi singhiozzava e ripeteva “Cristo nooo!!!ti prego non voglioo..... per favore Luca non farlo non farmi questo.... sono tua madre mi vergogno.

Il mio pene era durissimo, con delicatezza si apri la strada fra le grandi labbra della vagina, e profanò l'antro che anni prima mi aveva partorito, la baciai in bocca e la mia lingua s'intrecciò con la sua, e sebbene lei non partecipasse attivamente sentì un piccolo gemito quando il mio pene s'infilò fino alla radice dentro la sua pancia e impercettibili gemiti uscirono dalla sua bocca quando il movimento diventò ritmico e cadenzato, ora la sua vagina secerneva liquido vaginale rendendola lubrificata, la mia bocca succhiava il seno e mordicchiava la tenera carne del petto lasciando succhiotti sulle coppe di carne.

Lei aveva smesso di piangere e sebbene non partecipasse completamente all'amplesso era meno rigida assecondava i miei colpi in profondità la cosa mi eccitò moltissimo, avvicinai la bocca alle sue orecchie le sussurrai “ti amo mamma ti voglio venire dentro” lei ebbe come un sussulto .

Le sue cosce erano spalancate e cingevano i miei lombi, stavo per venire allora usci dalla sua vagina e la mia faccia si posizionò sul suo inguine, un misto di aromi di sesso e pipi colpii le mie narici, la mia lingua entro dentro la fessura, leccai le grandi labbra e i peli mi solleticarono il naso, il clitoride era gonfio lo succhiai con voracità, i suoi gemiti si trasformarono in urletti, avevo la bocca piena di umori del suo sesso.

Fortunatamente la stanza dove ci trovavamo era nella parte posteriore dell'alberghetto pertanto non potevamo essere sentiti da nessuno perché ora i suoi urletti erano diventati rantoli, mia mamma stava godendo, rapidamente fui subito dentro la sua pancia, ora era lei che si era seduta sopra di me muovendosi su e giù con un movimento veloce, risucchiando totalmente il mio pene.... e adoperando la vagina come una ventosa.

“Brava mamma sei eccezionale“ passò una ventina di minuti dove cambiammo posizioni diverse volte, ci baciammo le parti intime, ci leccammo in tutti gli orifizi, forzai il suo sfintere con un dito superando la grinzosa rosetta del sedere, affondai il mio volto fra le sue natiche ed annusai con voluttuosita l'odore del culo di mia madre le infilai la punta della lingua dentro l'orifizio anale, sadicamente le strinsi i capezzoli fino a farle male, mi piaceva sentire i suoi lamenti di dolore poi sentendo prossimo l'orgasmo la penetrai di nuovo con violenza e cattiveria, in quel momento non riuscii più a trattenermi e le eiaculai dentro la pancia fino all'ultima goccia, riempendola di sperma, venimmo insieme stringendoci sudati e sporchi di residui biologici miei e suoi.

Stanchi e distrutti ci addormentammo verso le tre e facemmo una tirata fino alle otto, apri gli occhi la luce del giorno illuminava la stanza eravamo nudi entrambi la svegliai con delicatezza e dissi mamma ci dobbiamo alzare,lei apri gli occhi e disse “Si faccio una doccia poi andiamo, mi guardo e con aria seria disse “Luca stanotte non è successo nulla ricordatelo e comunque quello che è successo non capiterà mai più “ accennai ad un si con il capo.

Siamo tornati mia madre conduce la vita di sempre, anche se ci guardiamo con occhi diversi, c'è più feelings, non perdo occasione di ripeterle quanto e bella e quanto le voglio bene però la magia di quella notte sembra non ritornare più, anche mia sorella sembra aver cambiato modo di fare nei miei riguardi è più gentile, ed addirittura l'altro giorno non si è neppure arrabbiata quando entrando in camera sua l'ho vista mezza nuda con un perizoma rosa senza reggiseno,.......che abbia parlato con mia madre mah!!!!! non riesco a capire questa metamorfosi, sta di fatto che quella scopata con mia mamma rimarrà indelebile nella mia mente negli anni a venire come una delle cose più belle della mia vita.

*Questo racconto l'ho scritto con gli occhi di mio figlio i dialoghi e la storia sono leggermente modificati. lilia una mamma scopata dal figlio

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