La mamma di Luca

Scritto da , il 2020-09-03, genere incesti

Luca è stato il primo amico della mia vita, sin dall'asilo, siamo sempre stati uniti, e crescendo le cose sono solo migliorate, poi da adolescenti, sessualmente ci siamo divisi, lui ,maschio convinto e pieno di steroidi, io più incline al femminile, e col passare degli anni, pur essendo grandi amici, si capivano le mie tendenze.
Io ho iniziato a indossare capi di mia sorella, e grazie poi alla natura che non mi ha fornita di un pene decente, ho iniziato la mia vita.
Non ho avuto un'infanzia felicissima, ero schernita da tutti, e l'unico che correva in mia difesa era proprio Luca, e col tempo me ne innamorai, anche se lui aveva un numero nutrito di ragazze, che se lo contendevano.
Lui faceva le sue esperienze sessuali e io mi sono fatta le mie, ho perso la verginità presto, e ho avuto insegnati notevoli, che mi hanno spiegato bene cosa fare a un maschio, e così, un bel giorno, ho potuto farne buon uso.
Sebbene nascondere la mia tendenza femminile era difficile, in casa di Luca mi rispettavano, e non facevano caso a cosa fossi, la mamma di Luca era un po' come mia mamma, sempre premurosa, e molto dolce.
Un pomeriggio eravamo intenti a studiare, la maturità era alle porte, e Luca era molto irrequieto, no si concentrava, e gli chiesi come mail la risposta fù, toccandosi il cazzo durissimo nei pantaloncini, lo vedi? non mi hanno fatto la solita pompa, impazzisco, la mia donna è via una settimana cazzo, lo guardo, e prendo il coraggio in mano, se vuoi te lo faccio io, silenzio di tomba, mi avvicino, abbasso i suoi pantaloncini, e velocemente imbocco il suo cazzo, lo spompino, veloce, ho paura che mi allontani, ma nòe poco dopo mi riempie la bocca di sperma, io bevo tutto, lo ripulisco, e mi rimetto seduta.
Riprendiamo a studiare, nessun commento, e poi vado a casa, il giorno dopo, a metà pomeriggio, Luca si avvicina, si toglie i pantaloncini, e io ripeto la pompa, e lo soddisfo come lui vuole, e così per una settimana.
U n pomeriggio, entro nella sua camera, e Luca mi porge degli slip da donna, mettili mi dice, io immediatamente mi spoglio e me li infilo, ottimo e mi porge il cazzo e io succhio, e così nei giorni seguenti, aggiunse un reggiseno, e io portai i miei indumenti, reggicalze calze e scarpe col tacco, ne avevo parecchie di scarpe, e altre cose, ormai mia madre me le comperava, sapendo cosa fossi, quali erano le mie tendenze, sul comodino trovavo sempre i preservativi, mi raccomando mi disse un giorno accarezzandomi il viso, usali sempre, non prenderti malattie, sei la mia bambina.
E così, in poche settimane ero la sua donna, la donna di bocca mi chiamava, e poi un bel giorno, mi sono messa in posa, ho allargato per bene le mie chiappette, e gli ho detto, Luca scopami ti prego, prendimi, Luca non si è fatto pregare, si è messo comodo dietro, e mi ha impalata.
Per due settimane, mi ha scopata, venendomi dentro, ero soddisfatta, era il mio amore, e così, forse da stupida ho commesso degli erori, la madre di Luca capì qualcosa, e un pomeriggio che dovevamo essere soli, e come al solito, stavamo scopando, lei tornò a casa, di soppiatto, si avvicinò alla camera di Luca e vide la scena.
Io ero a pecora, indossavo reggicalze calze tacchi e reggiseno, ansimavo e godevo, Luca mi scopava con forza, mi pompava come un forsennato, mi girai per incoraggiarlo e la vidi, lì sulla porta, braccia conserte, viso inespressivo, bella, indossava un vestito trasparente potevo vederle in controluce la figa negli slip, era stupenda, capii che ero fottuta, allora guardandola dissi a Luca spingi più forte, montami fammi male riempimi, lui grugniva, e mi riempì di sperma, chiusi gli occhi e aspettai le urla della madre, ma riaperti gli occhi lei era sparita.
Mi ricomposi e rimisi gli abiti da maschietto, e a raggiunsi in cucina, il respiro affannato le sollevava il seno, mi avvicinai, e le chiesi scusa, lei mi guardava in viso dura, le toccai il seno, potessi essere come lei, e toccai i capezzoli, erano durissimi, era eccitata, tentai il tutto per tutto, le infilai la mano tra le coscie, era un lago, socchiuse gli occhi, era mia, la baciai, le slacciai il vestito e rimase in slip, la presi per mano e la portai da Luca, che appena la vide, rimase di pietra, poco dopo, introducevo il cazzo del figlio nella figa della madre, e la montò per una manciata di minuti venendole dentro come un coleggiale.
Passata la maturità, Luca continuò a frequentarmi, non tralasciando la madre, anzi, a settembre la mise incinta, e vederli scopare con lei gravida eccitava anche mè, la cosa stupenda che una volta nata la bimba io divenni la donna di Luca, e mi trasferii da lui, e poco dopo, portai mia madre nel letto del mio uomo, ora diventerò il fratello maggiore di un bel bambino, che partorirà mia madre grazie al mio uomo.

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