Passione con la zia
Scritto da Dalfio96, il 2019-04-30, genere incesti
Mia zia mi accoglie in casa sua con un grembiule da cucina e di sopra una magliettina che lascia intravedere un generoso decolté. Quel neo sul seno sinistro mi fa impazzire. Ha i capelli raccolti in una coda. Mi é sempre piaciuta, sin da ragazzino, quando avevo cominciato ad avvertire le prime pulsioni. È stata la prima donna in bikini alla quale mi sia avvicinato, quando al mare veniva con me e papà (suo fratello). Inoltre, da quando sono diventato adolescente, è diventata molto affettuosa con me, molto più che con i miei cugini. Abbiamo un bel rapporto, diverse volte abbiamo dormito insieme. Adesso poi che studio legge passo anche dei giorni a casa sua poiché, essendo avvocato, mi aiuta con i ripassi. Ma non pensate a male, non c'è mai stato nulla di strano, sebbene non sia mancato per colpa mia. Almeno fino a quella sera. Teoricamente , avremmo dovuto semplicemente cenare insieme, come le altre volte, e poi vedere un film. Peraltro lei è ancora relativamente giovane, 47 anni, e non si è mai sposata, cosa che, ai miei occhi, l'ha sempre resa ai miei occhi ancora di più una preda.
Andiamo in cucina e mi dice . Rispondo affermativamente.
In attesa della cena prendiamo a chiacchierare un po' del più e del meno. Mi parla di un'avventura fugace che ha avuto con un collega in occasione di un convegno di lavoro tenutosi a Roma il mese prima. Una notte di sesso folle mi dice. Anche fin qui nulla di strano, mi ha sempre raccontato delle sue tresche.
Nel frattempo la cena è pronta. Bagniamo il pollo con un buon Sangiovese che io ho preso dal pakistano sotto casa sua, era l'unico aperto a quell'ora. Finito il pollo passiamo al dessert, ha fatto una deliziosa torta di mele, questa la accompagniamo invece con un passito di pantelleria che prende dal suo armadietto dei liquori in soggiorno. Ed è proprio in soggiorno che ci mettiamo appena finita anche la torta.
Ci stendiamo sul divano, ci gira la testa, abbiamo bevuto un bel po'. Ad un tratto lei appoggia la testa sul mio petto. Mi prende alla sprovvista, ho paura di perdere il controllo. Poi con la mano destra mi sbottona la parte superiore della camicia. Previene il mio stupore dicendomi
Andiamo in cucina e mi dice . Rispondo affermativamente.
In attesa della cena prendiamo a chiacchierare un po' del più e del meno. Mi parla di un'avventura fugace che ha avuto con un collega in occasione di un convegno di lavoro tenutosi a Roma il mese prima. Una notte di sesso folle mi dice. Anche fin qui nulla di strano, mi ha sempre raccontato delle sue tresche.
Nel frattempo la cena è pronta. Bagniamo il pollo con un buon Sangiovese che io ho preso dal pakistano sotto casa sua, era l'unico aperto a quell'ora. Finito il pollo passiamo al dessert, ha fatto una deliziosa torta di mele, questa la accompagniamo invece con un passito di pantelleria che prende dal suo armadietto dei liquori in soggiorno. Ed è proprio in soggiorno che ci mettiamo appena finita anche la torta.
Ci stendiamo sul divano, ci gira la testa, abbiamo bevuto un bel po'. Ad un tratto lei appoggia la testa sul mio petto. Mi prende alla sprovvista, ho paura di perdere il controllo. Poi con la mano destra mi sbottona la parte superiore della camicia. Previene il mio stupore dicendomi
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