Mio genero mi dice che lo faccio impazzire

Scritto da , il 2019-04-25, genere incesti

Sono Barbara, moglie casalinga, mamma di una figlia di 29 anni e nonna di un nipotino di 4 mesi. Ho 57 anni e, nonostante la non più giovane età, sono una bella donna. Se non fosse per le rughe dell'età in viso dimostrerei dai 45 ai 50 anni al massimo. Infatti sono ancora formosamente soda e con le curve al posto giusto. Viviamo a Palermo e, nonostante la distanza tra dove abitiamo io e mio marito e dove abitano mia figlia e mio genero, ogni mattina loro, prima di recarsi al lavoro, lasciano il bambino da me. E' successo all'inizio di marzo che il pediatra, a causa di una bronchitella, consigliò di non uscire il bambino per una settimana. Cosa dovevo fare? mi sono trasferita da loro. Io sola però, perchè mio marito non sa stare lontano dalle sue cose e veniva solo per il pranzo. La sera del decondo giorno, era martedì, Giorgio, mio genero, rientrò a casa febbricitante e prese tre giorni di malattia. Sarebbe rientrato in ufficio il lunedì seguente in quanto il sabato non lavora. Non avevo problemi: è un bravissimo ragazzo di 32 anni ed io avevo una stanzetta a mia completa disposizione. Il mercoledì lo passò tutto a letto imbottendosi di tachipirine e alzandosi solo per il pranzo e la cena. La mattina successiva stavo cambiando il pannolino al bambino nella mia stanza, sul mio lettino. Ero china quasi a 90 gradi e, riflettendoci dopo, non so se il mio camicione, fra l'altro con gli spacchetti laterali, aveva lasciato le mie cosce scoperte. Che ci posso fare? A me, da sempre, è piaciuto stare comoda a casa. Il fatto sta che improvvisamente, senza averlo sentito entrare, sentii la sua mano fra le cosce. Naturalmente sobbalzai e cercai di girarmi. Mi disse di stare ferma tenendomi giù con l'altra mano. "Ma come ti permetti? Che porco sei?" In un attimo alzò il mio camicione e sentii la sua mano col pollice fra le natiche e il resto sulla fica. Gliene dissi di tutti i colori minacciandolo pure che l'avrei detto a sua moglie, cioè a mia figlia. Tirò giù le mie mutandine e sentii un bastone bollente fra le cosce. Nonostante tutto non me lo doveva fare un certo effetto? Non è che i rapporti sessuali con mio marito fossero frequenti come ai bei tempi, lui ha 64 anni e non ha più gli stessi stimoli. Gli dissi che c'era il bambino e lui che il piccolo non capiva niente. Intanto, non solo la mia fica già un lago, ma anche tutto il mio corpo fu pervaso da una vampa di calore e di una voglia tutta nuova. Ancora una protesta senza significato e poi, quando mi sentii penetrare, non potei trattenermi dal sibillare un lungo: siiiiiiiii. Ai lunghi siiiiiiiiiii si aggiunsero i lunghi Ahaaaaaaaaaaa e man mano che andava avanti e più dentro si aggiunsero i lunghi: mi piaceeeeeeee. Il rumore del suo bacino sul mio culo era assordante e immaginavo il traballare delle mie carni. Godevo, godevo, godevo come una cagna e, nel frattempo, giocavo con sorrisetti e smorfiette col bambino per farlo stare quieto. Uno, due orgasmi e quando mi venne dentro mi sentii avvampare. Mi alzò le mutandine evitando che la sborra colasse. Fece la doccia e poi tenne il bambino permettendomi di farla io. Ne discutemmo tutta la mattinata anche con toni accesi fino a quando disse: "Vuoi farmi credere che non ti è piaciuto?" Poi arrivarono mio marito e mia figlia. A tavola mi sentivo a disagio, come se potessero leggere nei miei pensieri. La notte non dormii niente a solo pensare quello che era accaduto. L'indomani mattina, dopo la doccia, si mise in tuta. Io badai al bambino, cercai di riaddormenterlo, feci la doccia e lo trovai sdraito in divano a guardare la tv. Porca miseria! Avevo la testa la, passavo e spassavo e gli occhi mi andavano sulla sua patta. Inoltre la sua indifferenza mi dava ai nervi. Feci la parte dell'arrabbiata e, sedendomi all'altezza dei suoi piedi, ripresi la discussione come per rimproverare lui e me stessa. Mi faceva parlare senza dire niente. Poi mi prese il braccio e mi tirò sopra di lui. Protestai vivacemente intimandogli di lasciarmi. Gli diedi pure uno schiaffo ma non fece altro, questo schiaffo, di stuzzicarlo ulteriormente. Mi prese il viso fra le mani, me lo tenne fermo e cercò di baciarmi. Per qualche secondo riuscii a tenere la bocca chiusa, ma quando incominciai a gustarmi la protuberanza del suo cazzo sul mio monte di venere, non resistetti e spalancai la bocca. Sentii la sua lingua giovane, calda e umida che frugava ogni angolo della mia bocca e la mia lingua istintivamente si intrecciò alla sua. Fui presa da non so cosa: lussuria? Libidine? Il fatto sta che quando mi lasciò il viso libero continuammo a slinguarci forsennatamente e quando le sue mani mi palparono il culo e poi, alzando il mio camicione, si intrufolarono dentro le mie mutandine, lasciai fare e mi lasciai andare. Mi diede il cazzo. Che bello! Lo segai lentamente e poi, su suo invito, lo leccai tutto. Mi disse di leccare le palle e gli dissi di non esagerare. Gliele leccai e poi, denudandoci completamente, ci sistemammo per un 69. Non ricordavo più neanche da quando non provavo certe sensazioni. Doveva essere proprio con mio genero? Col marito di mia figlia? Però non avevo nessuna remora e non mi vergognavo. La sua lingua mi faceva impazzire e le sue labbra che mi mordicchiavano il clitoride mi fecero perdere ogni ritegno facendomi godere come una vacca e gridandogli, mentre glielo succhiavo, di non smettere. Invece smettemmo dopo unj mio orgammo intenso e infinito. Mi disse di andare a letto e senza dire una parila lo seguii. Devo essere sincera? In quel momento si che mi vergognavo. Venne sopra di me, fra le mie cosce e me lo schiaffò dentro la fica. Incominciò a muoversi piano su e giù mentre ci fissavamo come due innamorati e ci slinguavamo. Assecondai i suoi movimenti e notando come mi stavo donando mi chiese più volte se mi piaceva. Ai miei tanti si incominciò a dirmi che mi aveva immaginata troia. Mi sentivo lusingata. Il grado di eccitamento era altissimo, aumentemmo entrambi il ritmo ed ebbi un altro orgasmo mentre lui mi diceva: "Godi troia, godi troia di suocera".. Ci rigirammo e mi ritrovai a cavalcarlo. Gli dissi di non dirmi più quelle cose e lui, venedo su, prese a succhiarmi i capezzoli. Ero avvinghiata a lui e tutto il suo cazzo dentro di me. Mi muovevo solo io e mi piaceva un sacco. Godetti ancora e poi, svincolandomi presi a giocare col suo cazzo, sia con le mani che con la bocca. Me lo ficcò stabilmente in bocca e prese a fare avanti e indietro come se mi scopasse. Pensai che forse voleva venire così, nella mia bocca. Che vergogna! Cosa poteva pensare? Mia figlia lo faceva? Io l'avevo fatto qualche volta ma solo per errore di mio marito, e poi subito in bagno a sputarlo fuori. Pensavo, riflettevo e ad un tratto il pulsare del suo cazzo e qualche smorfietta di piacere mi fecero capire che stava per sborrare. Infatti, con un grido, come se volesse liberarsi di non so cosa, con soddisfazione mi sborrò in bocca dicendomi di bere. Gli feci segno di no e invece lo mandai giù per la prima volta in vita mia. Poi si abbandonò ed io, andando in bagno, gli dissi: "Pure questo, vero?" Non fu il tutto. Infatti me lo mise fra lette dicendomi di maltrattarglielo. "Con mia figlia così fai?" "Che ci posso fare se tu mi fai impazzire".. Lo guardai come per dirgli: non dire cazzate. lielo strinsi forte fra le tette e subito diventò duro come prima. Glielo presi in bocca e presi a spompinarlo. Non so perchè mi stava piacendo un mondo fare la troia. Cosicchè quando me lo mise fra le chiappe facendomi capire che mi voleva inculare, gli dissi di sfondarmelo. Nel culo mi piaceva quando mio marito era in forma. Mi inculò alla pecorina e il suo cazzo, forse perchè il mio ano non era più abituato, stentò ad entrare e mi fece pure un po di male. Ma fu solo all'inizio e poi incominciai a gustarmelo spassandomela tanto. sborrò nel mio culo provocandomi un orgasmo. Non potevo stare più in quella casa. Stavo a disagio ed in soggezione. La voglia di lui però era tanta. Insomma, è bello sentirsi desiderata e fare la troia. Qualche giorno fa, mio marito fuori per motivi di lavoro ed io leggermente indisposta, per telefono pregai mia figlia perché mi comprasse delle cose di cui avevo bisogno. Sentii mio genero gridare che me li avrebbe portate lui. "Mamma, stasera te li porta Giorgio" "Ah si, grazie, si si, va bene".. Che bella scopata!

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