In famiglia ci si aiuta - Prologo

Scritto da , il 2018-12-28, genere incesti

Questa storia comincia circa un anno fa.
Mi chiamo Claudio, ho 43 anni e sono sposato con Eleonora, di un anno più giovane di me, da ormai 13 anni. Abbiamo due figli piccoli e lavori impegnativi, ci vediamo poco e quando lo facciamo siamo presi da mille impegni. Va da sé che il tempo per fare sesso è sempre poco, ma ogni volta che capita cerchiamo di godere il più possibile. Nel corso degli anni abbiamo sviluppato le nostre preferenze e quando facciamo sesso spesso ci raccontiamo delle nostre fantasie.

Io, in particolare, mi eccito moltissimo quando mia moglie mi racconta storie in cui mi scopo donne mature, mentre lei ama quelle in cui io la “costringo” a guardare mentre mi faccio un'altra o quelle in cui io mi scopo un’altra e lei mi aspetta a casa, sapendo benissimo che mi sto divertendo.
Questa routine, certamente piacevole, è stata sconvolta circa un anno fa, portando il nostro rapporto a un nuovo e totalmente inaspettato livello.

I genitori di mia moglie vivono poco lontano da noi. Hanno entrambi sessantacinque anni, ma mentre sua madre è una signora energica e in perfetta salute, suo padre, dopo una vita di lavoro, è in condizioni decisamente più precarie. Per mia moglie e mia suocera questa è certamente una grande preoccupazione e io ed Eleonora ci siamo trovati spesso a parlarne, per capire come affrontare la situazione.

Stavamo discutendo proprio di questo, una sera, a letto, quando mia moglie dice, quasi sovrappensiero:
“Mia madre in questo periodo è così preoccupata per mio padre che fa discorsi senza senso. Pensa che ieri mi ha detto che da quando mio padre è malato non c'è più nessuno che la soddisfa...”.
“In che senso?” Chiesi io un po' po' stupito.
“In quel senso!” Rispose mia moglie.
“Non sapevo che i tuoi facessero ancora sesso.”
“Nemmeno io, ma mia madre sembrava molto triste quando me l'ha detto”.
Non sapevo sinceramente cosa dire e per cambiare discorso aggiunsi:
“Fortunatamente tu non hai questo problema!” e le portai la mano sul mio cazzo che nel frattempo era diventato duro. Lei sembrò gradire:
“Effettivamente no, anzi il problema ora è come farlo scendere…” rispose con un sorriso.
Così dicendo si piegò sul mio cazzo e mi fece uno dei suoi fantastici pompini.

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