In vacanza con il nipote segaiolo

Scritto da , il 2018-09-21, genere incesti

Andai a Porto Ercole un fine settimana di maggio per sistemare la casa e le camere per i ragazzi, Marco e Giulia, i miei quasi nipotini, figli della sorella del mio exmarito. Sarebbero tornati per l'estate in Italia e me li sarei portati due settimane a luglio nella mia casa all'Argentario, aspettando che la mamma se li venisse a prendere. Da tempo si erano trasferiti negli USa ed erano tre anni che non li vedevo se non su skype, li avevo lasciati praticamente bambini e quando li vidi sbarcare all'aeroporto mi prese un colpo: erano cresciuti ed erano belli. Marco aveva un viso delizioso e labbra molto carnose, fatto bene ma secondo il mio ex marito e la sorella (la mamma di Marco) il ragazzo si faceva troppe seghe... Giulia era una ragazzina solare, divertente e sciolta. Bella, con un corpicino minuto e fatta bene, con i capelli lisci e scuri e un ciuffetto viola. Giulia mi corse incontro e mi saltò addosso e mi abbracciò forte,
"Zia non sai quanto avevo voglia di vederti, mi sei mancata tantissimo!".
Pure Marco mi abbracciò. Io sono una piccoletta e ci vuole poco a sovrastarmi ma lui lo fece anche compiaciuto e mi tirò a se, non ci feci caso più di tanto. Caricammo la macchina, sparai Vasco alla radio e partimmo per l'Argentario. Io e loro due, per 25 giorni a Porto Ercole. Con puntatine del mio nuovo compagno i fine settimana e l'arrivo dei genitori dei ragazzi a fine luglio.
I primi due giorni i ragazzi avevano orari completamente sballati e io non ho fatto altro che sistemare la casa e impostare la vacanza. Il secondo giorno affittammo un gommoncino per tutto il periodo. La prima volta che ci salimmo un altro po' mi ammazzavo, scivolai e caddi praticamente su Marco, il quale mi prese al volo e devo dire che la sua presa fu leggermente sopra le righe, dopo avermi presa mi lasciò e fece scivolare la mano sul seno scoperchiandolo dal costume per buona parte. Mi sistemai e gli lanciai uno sguardo di altolà. Una volta al largo ci buttammo in acqua, il mare era splendido, di un colore azzurro cristallino. I ragazzi erano in estasi. Risalendo sul gommone Marco mi mise una mano sul sedere e spinse, per evitare storie lasciai fare ma non potei fare a meno di notare la sua erezione che si vedeva dal costume bagnato quando risalì.
I giorni passarono e con loro iniziavamo ad avere delle abitudini. La mattina colazione in terrazza, poi la preparazione dei panini da portare in barchino, poi tanto tanto mare. La sera a cena a casa e poi qualche passeggiata in paese. Marco aveva fatto amicizia con dei ragazzi e faceva qualche uscitina da solo ed era indipendente. Il ragazzo era in effetti in preda a una tempesta ormonale, la mattina girava per casa in boxer e non faceva nulla per nascondere le sue erezioni. A casa stava srmpre chiuso in bagno. Avevo l'impressione, anzi ne ero certa, che per masturbarsi usasse la mia biancheria. La trovavo spostata e c'erano delle macchie che non erano mie ma che sapevo riconoscere.
Giulia stava sempre con me, a fare la spesa o a fare shopping, mi aiutava in casa e a volte in barca andavamo sole io e lei. Quando stavamo sole parlavamo di lei e spesso del fratello, che era un po' invadente e spesso lo trovava che si masturbava in salotto, in cucina o in bagno. A volte le prendeva le sue mutandine e se le metteva sul naso davanti a lei.
"Lascia correre Giulia, è un periodo e poi passa".
"Si ma sta sempre li a toccarselo, un po mi da fastidio".
Lei era invece ancora una bambina, l'avevo vista in questi giorni nuda in casa quando il fratello non c'era, aveva un principio di peluria sul pube e sul petto due bottoncini gonfi, non aveva ancora sviluppato ma aveva molte curiosità:
"Zia ci mettiamo in topless, mi fai vedere il seno, è così grande rispetto al mio. Mi crescerà come il tuo?".
"Certo che crescerà, tesoro".
Quando stavamo al largo e mi mettevo in topless guardavo il mio corpo così diverso dal suo. Io mi sono sempre piaciuta e adesso che sono una quarantenne piccoletta, un po' rotondetta ma con ancora un bel seno generoso mi sento molto femminile. O discorsi anche più intimi, aveva un fidanzatino e si baciavano e mi raccontava delle sue sensazioni quando lui la voleva toccare.
"Sai mi fa un po' impressione, vorrei fare di più ma ho un po paura". "Giulia è normale sentirsi così, poi ci si conosce e si esplora un po' per volta".
"Zia ma tu ti tocchi? Le mie amiche lo fanno ma io non so come si fa".
"Amore può capitare che una donna o un uomo giochino con il proprio corpo quando si sta insieme o da soli".
"Ma le donne come si toccano?".
Io cercavo di spiegarle che ognuna questa cosa la vive magari diversamente dalle altre e lo fa come meglio le viene.
"Spesso una donna inizia a masturbarsi quando conosce bene il proprio corpo, quando è più grande".
"Mi fai vedere, si fa così?". E si grattata la passera.
"Tesoro, poi ci arriverai da sola".
Mentre parlavamo di queste cose la vedevo che stava con il dito sopra gli slip del costume e se lo passava sulla passerina. Lasciavo correre e cambiavo discorso.
8
Con Marco invece un pochino giocavo e mi divertiva, mi eccitava vederlo mentre mi guardava. Un po' lo provocavo, sotto le magliette o le camice non mettevo il reggiseno e a volte magari la mattina l'abbracciavo e gli spingevo le tette addosso, lui ricambiava l'abbraccio spingendo il suo bacino verso di me, sentivo sulla pancia la punta del suo pisello duro sotto i boxer. La reazione che aveva era sempre la stessa: si ammutoliva, si toccava il pacco e andava in bagno.
Una sera però si fece anche troppo intraprendente. Lo aspettavo che tornasse dalla sua uscitina e verso l'una sentii la porta di casa aprirsi, Marco era tornato e dopo pochi minuti andò nel balcone. Dalla persiana del mio bagno lo spiai, illuminato dalla luce dei lampioni lo vedevo bene e ce l'avevo a meno di un metro. Si accese una sigaretta (fumava!), si mise nudo e iniziò a masturbasi. Non continuai a guardarlo, senza fare il minimo rumore raggiunsi il letto e mi sdraiai. Dopo una decina di minuti la porta di camera mia si aprì, io ero voltata di lato dall'altra parte e sentii dal passo che Marco era in camera, feci finta di nulla. A un certo punto sentii dei rumori inconfondibili, si stava masturbando dietro di me mentre dormivo o meglio facevo finta di dormire, Dopo qualche minuto fece un mugolio ed evidentemente venne, due schizzi arrivarono sul mio braccio e sulla spalla. Non potevo crederci e non seppi reagire a una cosa del genere, continuai quindi a far finta di dormire. Quando Marco uscì dalla camera mi toccai con la mano sul braccio e sulla spalla il liquido che intanto era colato lungo la schiena, lo annusai, era sperma, poi mi tolsi la maglietta e mi pulii con il lenzuolo e cercai di riaddormentarmi. Forse avrei dovuto parlarne con la madre.

Il giorno seguente notai come Marco fosse assolutamente noncurante di quello che aveva fatto la sera precedente, chissà se lo avrà fatto anche con la sorella e se Giulia se ne sia mai accorta. Però questa situazione di avere in giro per casa un ragazzo superormonale che sborrava da tutte le parti non lo vedevo come un fastidio e anzi mi divertiva. La sera, dopo che Giulia fu a letto aspettai che Marco tornasse dalla sua uscita serale. Quando tornò lo salutai e andai a dormire, faceva caldissimo e chiusa in camera mia con la finestra aperta stavo leggendo un libro senza lenzuola, solo con una leggera camicetta da notte mi accorsi che non avevo volutamente messo le mutandine. Verso l'1 spensi la luce e mi misi di lato verso la finestra. Ad aspettare. Entrò piano piano in camera dopo un'oretta, lo sentii togliersi i boxer, io ero di lato e gli davo le spalle, lui si mise questa volta vicino al letto e cominciò a segarsi. Venne e mi schizzò questa volta sul sedere e sulla gamba, sentivo la sua sborra calda calarmi sulla pelle, vicino all'ano e alla passera. Quando andò via e chiuse la porta ne presi un pochino con il dito, la annusai e la leccai. Era buona, ne presi ancora e leccai pure quella. Ora ero eccitata ed ero tutta bagnata. Mi infilai un dito dentro, lo tirai fuori e lo passai sul clitoride. Da una, passai a due mani, due dita della sinistra dentro che facevano avanti e indietro e due della destra sul clitoride. Mi misi le due dita bagnate dei miei liquidi in bocca, tambuellavo con l'altra e venni. Avevo le mani bagnate del mio e del suo sperma e me le passai sul mio corpo nudo. La stessa cosa successe nelle notti successive, quando ormai era tardi Marco entrava nella mia camera, mi facevo trovare sempre nella stessa posizione, sdraiata di lato e con le spalle alla porta, con il sedere che scoprivo sempre un po' di più.

Il weekend venne il mio compagno Massimiliano e passammo due giorni insieme ai ragazzi. Il giorno in barca e la sera andavamo a cena fuori. Avevo raccontato a Massimiliano di Marco e di quanto fosse sempre arrapato, lui lo osservava divertito e Marco era un po' in imbarazzo e sopratutto fu molto più discreto con le sue erezioni. La sera a letto Massimiliano mi fa "Ho notato come il ragazzo ti guarda, ti si scoperebbe dalla testa ai piedi l'hai notato pure tu, vero?, "Ma si ma cosa vuoi che sia, l'importante è che stiano bene, no?". E Massimiliano, mettendomi una mano sulla pancia e baciandomi disse "Di la verità, ti piace farlo arrapare? Scommetto che la cosa ti eccita". "Ma no dai, che dici". Ma era vero, mi abbandonai a Massimiliano e facemmo l'amore. Mi eccitava sapere che nella stanza accanto c'era un ragazzino che si stava masturbando sentendomi scopare e non solo non mi curai dei rumori che facevamo ma non mi risparmiavo i gridolini.

Il giorno che partì Massimiliano, la notte Marco tornò in camera mia. Al buio, furtivo, ma con me sveglia che lo aspettavo. Sempre girata sul lato, con una magliettina e senza mutandine. Marco si sdraiò vicino a me e sentii che iniziò a masturbarsi. Era troppo ma non sapervo come fare senza creare a lui un imbarazzo tremendo. A volte la mano che faceva su e giù mi sfiorava il sedere, a volte era la sua cappella. Facevo sempre finta di dormire, ferma, immobile, speravo venisse il prima possibile e che non osasse andare oltre invece indirizzò il suo pisello verso la mia passera, già molto bagnata. Sentii la punta della cappella, la strofinava sulle labbra bagnate dai miei umori. Stavo per venire ed ero già un lago e se lui avesse avuto un po' di esperienza avrebbe capito quanto fossi eccitata. Spinse un pochino la cappella continuando sempre a masturbarsi, sentivo la cappella che entrava e usciva, poi, senza averlo infilato tutto si fermò e mi venne dentro. Una sborrata potente, il suo pisello spinse ancor di più ed entrò dentro mentre sentivo gli schizzi che si facevano largo dentro la vagina, mi morsi le labbra e cercando di non fare alcun movimento venni pure io. Scivolò via e se ne andò. Mi misi una mano sulla passera per raccogliere il suo sperma. Mi leccai la mano, me la passai sulla faccia, sul seno e poi di nuovo sulla passera.

...continua...

Questo racconto di è stato letto 2 1 7 2 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.


racconti porno bdsmstorue pornoracconti eriticiracconti erotici anzianoracconti di una troiaracconti eroticiùstorie bsxmariti cornuti e mogli troieracconti erotici figliostorie porno gratisracconti erotici zoofiliaracconti reoticiracconti porno di incestoracconti hard italianirracconti eroticiracconti incesti veriforum femminile raccontierotici raccontoracconti porno amicaracconti sesso con suocerastori pornoracconto incestiracconti lesbo eroticiracconti erotici i generiho inculato mammaracconti pornoracconti molto pornogara di seghea69 racci raccomti di miluannunci69raccontiracconti porno freedottoressa vogliosaracconti eorticiraccomti eroticiracconti di donne che si masturbanostorie eroticastorie di lesbicheracconti erotici estateracconti porno guardonisesso con mia nonnasverginato da transracconti guzzoneroticiracracconti/eroticiracconti per adulti gratisracconti storie eroticheracconti di cazziracconti porno estremoracconti hard 69racconti erotici vicina di casaracconti erotici analeracconti pornoincesto69gay al cinema pornoraccontierotinonna pomparacconti gay stuproracconti erotici amicheracconti incesto padre e figliaerticiraccontiracconti gay stuproracconti di guzzonracconti.eroticiraccomti miluracconti eeoticiracconti libidinosistorie hard gratisracconti erotici canistorie pornograficheracconta eroticiinculata da cavalloracconti porno con animaliracc di milustorie collantstorie di sesso con la suoceraracconti erotici con animaliraconti erotici 69racconto pompinoracconti erotici di zoofiliaprimo fistingfetish storieracconti hard di donne matureracconti erotticiracconti di deflorazionesissy raccontiracconti erotticiprima esperienza bisexsborra a go goracconti erotici troiaracconti porno vacanze