Torni pure a trovarci ( 2 di 2 )

Scritto da , il 2018-09-19, genere esibizionismo

Tornato a casa dalla gelateria mi presentai a rapporto dalla moglie.

" Ho sistemato come volevi con la tua collega. Sei ancora in tempo per chiudere questa faccenda senza danni, ma se vuoi andare in fondo, sabato i figli sono dai nonni e lei verrà qui. "

" Voglio vedere tutto dal vero ! Non mi accontenterò di un filmato. "

" Ecco cara, su come potrai vedere tutta la scena, devi capire che anche io ho una fantasia da realizzare.. "

Arrivato il sabato, Moglie scoprì che la mia fantasia implicava una sedia in ferro battuto recuperata dalla cantina, un bavaglio, delle manette e due lacci lunghi e sottili. Non era entusiasta, ma ormai si era troppo compromessa per poter rifiutare. Mentre si spogliava e docciava sistemai la sedia col finestrone della camera da letto alle spalle, poi sistemai la moglie sulla sedia, imbavagliata, ammanettata dietro perchè non potesse toccarsi e con le gambe aperte perchè non potesse darsi sollievo stringendo le cosce. I lacci che trattenevano le gambe erano fissati alle manette, del tipo rigido con una chiave sola. Cioè un solo giro della chiavetta sarebbe bastato per sciogliere tutto l'ambaradan, sicurezza, si sa mai che andasse a fuoco la casa.

Completata l'opera feci due passi indietro, seduto sul letto per ammirarla, quelle cosce carnose e i seni mi facevano perdere la testa, la volevo mordere. Dovetti farmi forza per lasciarla dov'era e spostarmi nel soggiorno, ad aspettare l'ospite seduto sul divano con uno shot di Canadian Rye, indifferente ai mugugni che venivano dalla camera.

Ed ecco che il suono del campanello dissolve tutti questi ricordi del passato, il bourbon mi ha lasciato un senso di vaniglia nel naso e un fuoco nello stomaco, mi alzo così come sono, in pigiama, e apro.
Il profumo e il rumore di tacchi entrano per primi, poi lei, coperta da un impermeabile grigio, fa per tirarsi dietro l'uscio, ma la fermo.

" Non chiudere subito. Prima devi vedere il mio regalo. "

La guido alla porta della camera da letto e rimango indietro mentre lei entra. Sento il sussulto quando capisce com'è la situazione.

" Vedi, se non ti piace, la porta è ancora aperta, puoi finire tutto qua e non succede niente. Se no, dovrai andare tu a chiuderla. "

E' decisa la ragazza, va dritta all'ingresso, chiude e gli da anche le mandate, non abbiamo più scampo, appende alla maniglia il suo impermeabile, sotto ha lo stesso vestito multicolore che portava la prima volta che l'ho vista. Scioglie la treccia e la cintura, vestito e capelli le svolazzano attorno come un arcobaleno ed è così che entra in camera. Io intanto sono già uscito dal pigiama e l'aspetto sul letto, non degno la moglie neppure di uno sguardo, anzi guardo il soffitto. Nella mia mente c'è solo l'immagine della Silvani col gelato.

" Hai fatto bene caro, sicuramente non sa scopare quest'oca, bisogna aggiornarla. "

Getta l'abito e scende in picchiata sul gelato mio, è come mi aspettavo, anche di più. Di solito il suzzone non mi fa nulla, e Moglie lo sa, ma questa è una fuoriclasse, mi ha posato la destra, a dita aperte, appena sopra la linea del pelo, ne sento il calore, la lingua è snodata, si muove come una biscia viva.

" Ah che frullone. Mia moglie non li sa fare, hai ragione, NON LI SA FARE ! "

Mi salta sopra e ho le sue poppe davanti alla faccia, la sua pelle è fredda, cavalca con tecnica, ma nessun sentimento.
Bocca, figa, culo, è la scaletta di qualunque pornazzone, ma è proprio quello che stiamo facendo, giriamo un film porcografico per un pubblico selezionato, una sola persona.
Forza allargare il campo, via inquadrare il particolare dei capelli che cadono a nascondermi il viso.
In tutto quel che facciamo, la nostra ospite non mi ha mai guardato, i suoi occhi dall'inizio sono fissi sulla rivale immobilizzata, come se fosse l'obiettivo della telecamera. Bocca, figa, culo e andare, che sul set non si perde tempo. A pecora adesso, via !

" Amò tu non hai un culo così caldo, questo sembra un forno. "

Continuiamo a dire cattiverie al nostro pubblico, ogni sequenza di questo film ha per commento un paragone tra le due donne, sempre a favore dell'ospite, è solo quello a darci un vero piacere. E nel piacere sento di essere arrivato al capolinea, allora faccio una cosa che è davvero un tradimento, la stessa cosa che ho sempre fatto alla moglie. Lo sfilo in fretta dal culo della Silvani e glielo pianto in fregna, per schizzarle dentro, suppongo sia venuta qui pillolata.. spero..

Odore di femmina, ma non solo dell'ospite, c'è dell'altro che riconosco. Le ultime contrazioni dell'orgasmo non sono ancora passate quando mi rendo conto che anche Moglie è venuta, pur non potendo toccarsi. Anche la Silvani lo ha capito, ha visto subito, e si trasforma. Un attimo prima era li beata a farsi imbiancare la cervice, ora si sfila e salta giù dal letto, davanti alla moglie.

" Sei venuta ? Ti scopo il marito e tu osi godermi davanti ?? "

Mi siedo sul letto a osservare gli sviluppi, la moglie non ha mai fatto cose con donne, ma adesso non potrebbe sottrarsi. Voglio dire, se questo fosse un qualunque film o racconto porco, questo sarebbe il momento della scena lesbo, no ? Anche la soluzione finale, una rivalità sul lavoro che si risolve in una stretta amicizia, quando le due capiscono di avere un desiderio in comune, lieto fine, dissolvenza.

“ Ma allora.. non l’ho scopato io.. sei tu che mi hai fatto scopare. Era una trappola !! “
Le strappa via il bavaglio, sta diventando violenta e la moglie non fa nulla per calmarla.
“ Hai voluto farmi figurare come fossi io la puttana che seeiiiii !!! “

“ Si ? Anche col ragionier Ferlinghetti era una figura ? Ti sei fatta il posto a forza di bocchiniiii !! “

Va bene, la realtà a volte non conosce le soluzioni più semplici, queste se ne dicono di tutte e temo che la biondazza possa usare le unghie in una maniera meno piacevole di prima. Dunque, tenendomi ai margini del ciclone, scivolo dietro la sedia e con noncuranza faccio scattare la chiave, come previsto tutto l’impianto si scioglie e la moglie salta in piedi come una molla.

“ ZOCCOLAAAAAAAAAA !! “ ( Sostenuto e con riverbero da chitarra elettrica )

Sempre ai margini del ciclone continuo a muovermi con la schiena alla finestra e poi all’angolo dell’armadio per togliere il disturbo prima che si ricordino della mia presenza. Riesco a guadagnare il bagno per una veloce ripulita, poi torno nel salotto, nudo sul divano, la discussione di la è molto animata, penso possa starci un altro shot di Canadian. Anzi ci metto anche uno spruzzo di Saronno, ci vorrebbe il ghiaccio, ma camminare fino alla cucina e aprire la ghiacciaia è troppa fatica, chi me lo fa fare.
Rumori di roba rotta, stanno devastando la camera, comunque l’avevo sempre detto che quella lampada era da cambiare.

“ PERCHE’ TU INVECE NON LI FAI GLI OCCHIONI AL DIRETTORE GALATTICOOO ?? E GLI ASSORBENTI LASCIATI NEL BAGNOOOOO !!! “

Se spaccassero anche il soprammobile di zia sarebbe l’ideale, non si potrebbe finire meglio.
La Silvani furiosa e nuovamente circondata dal suo alone di capelli biondi e vestito arcobaleno esce e dirige all’ingresso senza neppure guardarmi, cintura, impermeabile, disfa le mandate che aveva dato alla porta.

“ Comunque torni pure a trovarci. Siamo contenti. “

Sbatte la porta e finalmente silenzio. Moglie si tira dietro i lacci ancora legati alle caviglie, mi siede di fianco e si accoccola, io le passo il bicchiere con l’ultimo sorso. Appoggio la guancia sulla sua testa.

“ Amore me li togli dai piedi questi cosi adesso ? “

“ Non sei capace di sfilare un nodo ? “

“ No, me li togli tu.. “

Nell’aria rimane ancora un profumo di Genziana.



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