Nel parcheggio con l'amante
Scritto da Laura_l'amante, il 2020-11-20, genere esibizionismo
Si vedevano a cadenza mensile e avevano a disposizione poco tempo. Questo rendeva tutto particolarmente eccitante.
Nel tempo in cui non si potevano vedere, i due, si inviavano messaggi piccanti con diverse fantasie che avrebbero voluto sperimentare insieme, ma che purtroppo le circostanze impedivano categoricamente.
L'appuntamento era sempre nello stesso posto, un parcheggio, non del tutto isolato nè appartato, ma comodo ad entrambi.
Il secondo che arrivava accostava di fianco all'altro, in modo che scendendo, le vetture li riaparssero un pochino.
Gli incontri erano passionali, focosi e abbastanza frenetici. Si avvinghiavano e venivano travolti da un desiderio represso che li distoglieva dalla razionaltà. Le loro lingue si intracciavao vorticosamente, le mani si cercavano avidamente, i sussurri e i gemiti di desiderio erano incontrollabili.
Le mani di lui scorrevano sotto al maglione, i seni tra le dita dopo aver disarcionato il reggiseno con gesti sapienti.
Lei senza troppi riguardi entrava con le mani nei jeans, trovando senza alcuna fatica un vigoroso attrezzo di piacere. "C'è della gente" diceva lui preoccupato "non possiamo farlo qui". Ma lei imperterrita continuava a massaggiarglielo in su e in giù facendolo uscire dai pantaloni. Lui in imbarazzo ma in estasi non riusciva a fare altro che insinuare le sue mani dentro ai jeans di lei, entrarle nelle mutandine e accarezzarla con frenesia. Uno, due, tre dita... dentro e fuori. Lei ansimava. mentre i baci profondi sostituivano un'amplesso irrinunciabile. Un desiderio irrefrenabile, la ricerca di un appagamento inevitabile.
Appoggiati allo sportello, ancora con i vestiti addosso ma in un impeto incotrollabile, lui contro di lei. Il suo pene che si insinua tra le gambe di lei, districandosi tra la lampo e le slip e penetrandola con vigore. Colpi decisi, profondi. Lui le appoggia la mano sulle labbra, per attenuare i gemiti, mentre lei si aggrappa alla sua schiena e lo avvolge con una gamba traendolo a se.
Poi, ancora con il fiato corto, ansiamanti, entrarono in macchina e misero in moto. Andarono a cercare un posto appartato dove fare l'amore come si deve: nudi e prendendosi il tempo per darsi piacere reciproco.
Nel tempo in cui non si potevano vedere, i due, si inviavano messaggi piccanti con diverse fantasie che avrebbero voluto sperimentare insieme, ma che purtroppo le circostanze impedivano categoricamente.
L'appuntamento era sempre nello stesso posto, un parcheggio, non del tutto isolato nè appartato, ma comodo ad entrambi.
Il secondo che arrivava accostava di fianco all'altro, in modo che scendendo, le vetture li riaparssero un pochino.
Gli incontri erano passionali, focosi e abbastanza frenetici. Si avvinghiavano e venivano travolti da un desiderio represso che li distoglieva dalla razionaltà. Le loro lingue si intracciavao vorticosamente, le mani si cercavano avidamente, i sussurri e i gemiti di desiderio erano incontrollabili.
Le mani di lui scorrevano sotto al maglione, i seni tra le dita dopo aver disarcionato il reggiseno con gesti sapienti.
Lei senza troppi riguardi entrava con le mani nei jeans, trovando senza alcuna fatica un vigoroso attrezzo di piacere. "C'è della gente" diceva lui preoccupato "non possiamo farlo qui". Ma lei imperterrita continuava a massaggiarglielo in su e in giù facendolo uscire dai pantaloni. Lui in imbarazzo ma in estasi non riusciva a fare altro che insinuare le sue mani dentro ai jeans di lei, entrarle nelle mutandine e accarezzarla con frenesia. Uno, due, tre dita... dentro e fuori. Lei ansimava. mentre i baci profondi sostituivano un'amplesso irrinunciabile. Un desiderio irrefrenabile, la ricerca di un appagamento inevitabile.
Appoggiati allo sportello, ancora con i vestiti addosso ma in un impeto incotrollabile, lui contro di lei. Il suo pene che si insinua tra le gambe di lei, districandosi tra la lampo e le slip e penetrandola con vigore. Colpi decisi, profondi. Lui le appoggia la mano sulle labbra, per attenuare i gemiti, mentre lei si aggrappa alla sua schiena e lo avvolge con una gamba traendolo a se.
Poi, ancora con il fiato corto, ansiamanti, entrarono in macchina e misero in moto. Andarono a cercare un posto appartato dove fare l'amore come si deve: nudi e prendendosi il tempo per darsi piacere reciproco.
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