Mia cognata (il segreto continua)
Scritto da Una mente perversa 1, il 2021-08-11, genere tradimenti
Diciamo che questo racconto possa essere il seguito di un altro che ho pubblicato tempo fà “Mia cognata (un frutto proibito)”…
Più che il seguito temporale di eventi avvenuti, credo che questo sia il secondo episodio dei fatti avvenuti tra me e mia cognata che vale la pena raccontare…!!!
Faccio un anticipazione per farvi capire meglio la situazione generale, negli ultimi due anni è avvenuta una conoscenza accelerata tra me e la famiglia della mia compagna, lei è rimasta incinta nelle nostre scopate occasionali, ed io mi sono impegnato affinchè si potesse costruire una famiglia “normale” per il bene di mia figlia, ci sono i miei suoceri, molto giovanili, mia cognata, Federica, che sarebbe la figlia più grande e poi la mia compagna, frequento molto spesso la loro casa ed ormai faccio parte di loro, sono libero di muovermi in casa, con la scusa di stare attento alla bambina che si intrufola ovunque… Dopo la nascita della Bambina il sesso con la mia compagna è diventato monotono e molto scarso, io sono sempre stato perverso e fantasioso, sono sempre stato amante delle donne, della loro passione, dei loro liquidi e del loro corpo, a me il sesso è piaciuto sempre a 360º e sono sempre stato amante delle situazioni impossibili, quelle difficili da conquistare e quelle che mi prendessero di testa e che anche loro mi dessero tutto… mia cognata è sempre stato un desiderio pensava fosse impossibile possederla, dato che l avevo sempre vista come una persona fredda e distaccata, ed anche per via del attaccamento alla sorella (la mia compagna) credevo che fosse stato impossibile che la tradisse… invece (come raccontato nel primo racconto) nel momento giusto ho avuto l occasione e non me la sono fatta sfuggire, è stato un rapporto molto completo al di sopra delle mie aspettative, e pensavo che fosse rimasto un episodio singolo…
Per via del covid, il fidanzato, che lavorava fuori sede, è dovuto ritornare alla base, quindi data la sua presenza sarebbe stato impossibile dare seguito, a volte trascorrevano dei fine settimana al mare o lui lo trovavo a casa dei miei suoceri e perció non potevo muovermi, ma non pensavo che mia cognata fosse cosi perversa come me, se non di più… Con l arrivo della primavera lei iniziava a vestirsi leggero, con vestitini piccoli e volanti, molto free, capitava negli attimi in cui restavamo nella stessa stanza si alzasse la gonna per spostare le mutandine e farmi vedere la figa bagnata ed il suo ano, mentre ero in bagno entrava e mi puliva il cazzo con la bocca dopo aver fatto pipì, a volte capitava che mi toccasse il cazzo di sfuggita per farlo diventare duro, ormai era una gara al ultimo rischio, perchè cmq tutti erano sempre in casa a poche stanze di distanze… una volta mi lanció una sfida mentre erano tutti in veranda, mi portò in cucina e mi abbassó i pantaloni per un pompino rischioso e di fretta, ed infatti non riusci a farmi venire in tempo, io andai subito dopo nel piano di sotto in camera sua, presi le mutande pulite dal cassetto e gli sborrai sopra, le mandai una foto con scritto “se vuoi bere ora sai dove si trova la tua bevanda” finito il pranzo lei si ritiró nella sua stanza per riposare e mi trovai un messaggio di risposta con la foto sua mentre leccava la mia sborra dalle mutande, e con scritto “la bevanda mia preferita “… qualche giorno per risponderle e farle capire che io non sia meno per quanto riguarda il rischio, mentre dormiva entrai in camera sua, aveva un pantaloncino corto, con una forbice tagliai nel mezzo anche le mutande, ed iniziai a leccarle da dietro ano e figa, affondavo la mi bocca e la mia lingua nei suoi buchi, si sveglió al contatto, godeva tanto dal tremare ma non poteva emettere suoni dato che nella stanza accanto c erano la mia compagna e la madre, appena capii che stesse arrivando al culmine mi staccai con la bocca ed iniziai a sgrillettarle la figa, venne copiosamente sul lenzuolo lasciando un alone di liquido…. Invece un episodio davvero rischioso è avvenuto in questi giorni, la loro nonna ha compiuto 90 anni e tutti i nipoti hanno insistito per preparare una bella festa, dato che si è in tanti, sarebbe stato molto facile organizzare una festa tutti insieme in campagna… Il giorno prima ci siamo dati appuntamento tutti per i preparativi, appena arrivato (dato che queste cose mi hanno sempre annoiato) mi sono seduto sul dondolo al fresco in giardino e guardavo tutti lavorare… Tutti si davano da fare e correvano da destra a sinistra, ed io ero il nulla facente, passó mia cognata, indossava un paio di leggins neri ed una maglietta scollata e stretta, era già tutta sudata (a me le donne sudate mi fanno impazzire) lei era l addetta ai festoni e mi chiese una mano almeno per tenerle la scala mentre appendeva i palloncini, accettai anche perchè la mia compagna mi richiamó, senza capire che cosi stesse vendendo l anima al diavolo….
Mia cognata salì sopra la scala ed io mi posizionai dietro di lei, lì iniziarono le prime provocazioni sotto voce proprio perchè in giro c era troppa gente. Mi ritrovavo con il suo culo in faccia e quindi le dissi:” ma sei tutta bagnata sulle spalle” alludendo al sudore e lei mi rispose a tono:”in mezzo alle gambe sei sicuro sia solo sudore?!?!”, mi mise una pulce in testa, avvicinai il naso al suo culo, e notai in effetti che l odore acre della sua figa e del suo ano misto al sudore era forte, quindi salì in me la voglia esagerata di berne e leccare forte, e solo al pensiero il pacco mi si gonfiò, lei osservandomi da lassù, e sapendo quali fossero i miei punti “deboli” mi disse:”non solo i palloncini sono ben gonfi” ed io le risposi:”si ma i miei andrebbero svuotati e non appesi”
Approfittai in un momento di break, dove tutti andarono in veranda a rinfrescarsi per il caldo, per fare un gesto rischioso, infilai la mano in mezzo alle gambe a mia cognata, non si contrappose anzi le apriì in piedi sulla scala, l odore divenne forte e la voglia pure, con due dita provai a bucarle in mezzo, e ci riuscì, infilai la lingua e lei emise un gemito, fu un attimo per la paura che qualcuno arrivasse, ma il suo sapore mi restó in gola ed in testa…. Non resistivo più dovevo farla mia, al rischio di tutto, appena finì sulla scala di appendere festoni, per far qualcosa mi disse davanti alla sorella(mia compagna) che le sarebbe servita una mano nella zona dove stavano caprette, galline ed animali vari, per sistemare le balle di paglia, cosi che i bambini durante il compleanno non ci si arrampicassero, la mia compagna con la totale fiducia nella sorella, ed ingenuità mi spinse e mi obbligò ad andare con lei per darle una mano ed anche per l occhio familiare che mi avrebbe giudicato uno scansa fatica, consapevole che il lavoro dentro la baracca era tanto, ci diede un bel assist inconsapevole e capimmo che avremmo potuto fare i nostri porci comodi in tranquillità e passione…!!!
Entrammo dentro una baracca chiusa e coperta con delle lamiere di ferro, il caldo li dentro era torrido, si sudava esageratamente, iniziammo un pó a giocare, chiudemmo la porta da dentro, ed iniziammo a sistemare (qualcosa dovevamo poi far vedere alla fine), io mi tolsi la maglietta e restai in pantaloncini, e mia cognata anche , e rimase in reggiseno e leggins, e si legò la folta chioma, dentro il caldo era devastante, se fuori ci fossero 30º gradi dentro ce n’erano almeno 70º tra paglia e lamiere infuocate, mi alzai i pantaloncini a mò di mutandine, perchè mi si appiccicavano alle cosce, mia cognata tolse i leggins e rimase in reggiseno e mutandine, mentre continuavamo a sistemare e portare le cose da un posto al altro facevamo gli scemi, lei si abbassava ed io dietro la strusciavo, io mi spostavo e lei mi passava dal viso ad un millimetro e mi leccava le labbra… lei tolse il reggiseno, e quindi lavorava con la sua terza Abbondante al vento, con i capezzoli duri, ed io rimasi in mutandine, ormai rimase poco per farmi impazzire ma quello per me era una sfida e dovevo dimostrarle che sapevo resistere, per controbattere tolsi le mie mutandine e rimasi con il cazzo mezzo eretto, era una sensazione strane sistemare tutto nudo e tutto sudato, quasi di libertà, mia cognata appena mi vide afferró la sfida e tolse il perizoma… ci fu un attimo dove io ero in ginocchio e mi passó ad un centimetro dalla faccia con il suo culo sodo, vidi le gocce di sudore sulle sue chiappe e l odore del suo ano entrò prepotentemente dalle narici colpendo il cervello, mi si annebbiò tutto, non ci vidi più, avrei perso la sfida ma avrei vinto il tutto… la presi di peso con un braccio attorno alla vita, lei emise un piccolo gridolino, e la sdraiai su una balla di paglia rimasa li al centro, ed avevo deciso di consumarla, le allargai la gambe tutte oscenamente aperte e le appoggio al aria sulle mie spalle, immersi letteralmente la faccia sulla figa e sul ano, lecco e bevo tutto, affondo con la lingua e le labbra i due buchi, prendo il suo clitoride con la lingua, lo lecco e lei mi squirta in bocca, tra sudore ed umori non capisco più nulla, le apro la figa e l ano con indice e medio, infilo la lingua tutta dentro, lei inarca la schiena e gode come una maiala, mentre avviene tutto si sentono le persone che passano al di fuori e qsto rischio mi fà infuocare sempre di più, la sposto e le faccio uscire la testa al di fuori, le infilo il cazzo in bocca da sopra, ed inizio a scoparle la bocca, i conati sono tanti, vomita tanta saliva, me ne fotto che sia la bocca e spingo il cazzo fino in fondo alla gola tutto dentro,lei mi succhia anche l anima, mi sputa i coglioni, e mentre con le dita la masturbo per farla squirtare una seconda volta, il liquido qsta volta è poco sulla mia mano ma spruzza forte, dato il forte movimento il sudore è sempre di più, mi sedetti io sulla balla e lei si mise sopra di me di spalle, prese il cazzo e lo infilo dentro il culo, iniziò a scoparmi il cazzo entrava ed usciva senza disturbo, godeva come una maiala, leccavo la sua schiena sudata, la presi per i capelli e da sotto iniziai a darle io i colpi forte in culo, la inculavo fino in fondo fino alla base, le misi la sua mano in figa e mentre le spaccavo il culo lei si masturbava, venne una terza volta, e sentivo il suo liquido colarmi sulle palle e sulle gambe, volevo farla venire una quarta volta e questa volta sborrarle in bocca, in faccia e tutto addosso…. Sudavamo come se piovesse e la sensazione era fantastica, come se ci stessimo unendo e gli odori ed i sapori si moltiplicavano, la girai messa a pecora, e con le dita la lavoravo per bene ano e figa, non c erano impedimenti, presi il cazzo che da solo le scivoló dentro, sentivo i suoi liquidi, sentivo sul mio cazzo le sue carni che aderivano, la prendevo dai fianchi le facevo sentire le mie mani calde, che scivolava sul suo corpo, piene di passione e desideri, la pelle del suo culo sbatteva sul mio bacino ed emetteva un rumore tipo sguazzo, la sbattevo forte, e lei di tanto in tanto alzava la testa ed emetteva dei rumori controllati per paura che qualcuno fuori dalla baracca ci sentisse, stavo per venire in un orgasmo esagerato, lei capi si mise in ginocchio e prese il cazzo in bocca, succhiava tutto, lo sta tuffava fino alle palle e nella punta sentivo la sua lingua, mentre succedeva tutto questo sentivo come una presenza esterna che ci osservava ed ansimava, ma ormai ero al apice e nulla poteva permettermi di esplodere, mi salirono dei brividi dalle gambe ed esplosi la sborra in bocca, ma siccome la quantità era eccessiva, le trabocco fuori dalle labbra e come se fosse pioggia le colò sul seno ed addosso… eravamo sfiniti, esageratamente, ci pulimmo e vestimmo per bene, cercai di intravedere se davvero ci fosse una presenza che sbirciava, ma sentivo passi allontanarsi, con la paura di essere stati scoperti ci lavammo dal sudore e dalla sborra lei, e tornammo in gruppo, felici di aver sistemato la casa degli animali….
Più che il seguito temporale di eventi avvenuti, credo che questo sia il secondo episodio dei fatti avvenuti tra me e mia cognata che vale la pena raccontare…!!!
Faccio un anticipazione per farvi capire meglio la situazione generale, negli ultimi due anni è avvenuta una conoscenza accelerata tra me e la famiglia della mia compagna, lei è rimasta incinta nelle nostre scopate occasionali, ed io mi sono impegnato affinchè si potesse costruire una famiglia “normale” per il bene di mia figlia, ci sono i miei suoceri, molto giovanili, mia cognata, Federica, che sarebbe la figlia più grande e poi la mia compagna, frequento molto spesso la loro casa ed ormai faccio parte di loro, sono libero di muovermi in casa, con la scusa di stare attento alla bambina che si intrufola ovunque… Dopo la nascita della Bambina il sesso con la mia compagna è diventato monotono e molto scarso, io sono sempre stato perverso e fantasioso, sono sempre stato amante delle donne, della loro passione, dei loro liquidi e del loro corpo, a me il sesso è piaciuto sempre a 360º e sono sempre stato amante delle situazioni impossibili, quelle difficili da conquistare e quelle che mi prendessero di testa e che anche loro mi dessero tutto… mia cognata è sempre stato un desiderio pensava fosse impossibile possederla, dato che l avevo sempre vista come una persona fredda e distaccata, ed anche per via del attaccamento alla sorella (la mia compagna) credevo che fosse stato impossibile che la tradisse… invece (come raccontato nel primo racconto) nel momento giusto ho avuto l occasione e non me la sono fatta sfuggire, è stato un rapporto molto completo al di sopra delle mie aspettative, e pensavo che fosse rimasto un episodio singolo…
Per via del covid, il fidanzato, che lavorava fuori sede, è dovuto ritornare alla base, quindi data la sua presenza sarebbe stato impossibile dare seguito, a volte trascorrevano dei fine settimana al mare o lui lo trovavo a casa dei miei suoceri e perció non potevo muovermi, ma non pensavo che mia cognata fosse cosi perversa come me, se non di più… Con l arrivo della primavera lei iniziava a vestirsi leggero, con vestitini piccoli e volanti, molto free, capitava negli attimi in cui restavamo nella stessa stanza si alzasse la gonna per spostare le mutandine e farmi vedere la figa bagnata ed il suo ano, mentre ero in bagno entrava e mi puliva il cazzo con la bocca dopo aver fatto pipì, a volte capitava che mi toccasse il cazzo di sfuggita per farlo diventare duro, ormai era una gara al ultimo rischio, perchè cmq tutti erano sempre in casa a poche stanze di distanze… una volta mi lanció una sfida mentre erano tutti in veranda, mi portò in cucina e mi abbassó i pantaloni per un pompino rischioso e di fretta, ed infatti non riusci a farmi venire in tempo, io andai subito dopo nel piano di sotto in camera sua, presi le mutande pulite dal cassetto e gli sborrai sopra, le mandai una foto con scritto “se vuoi bere ora sai dove si trova la tua bevanda” finito il pranzo lei si ritiró nella sua stanza per riposare e mi trovai un messaggio di risposta con la foto sua mentre leccava la mia sborra dalle mutande, e con scritto “la bevanda mia preferita “… qualche giorno per risponderle e farle capire che io non sia meno per quanto riguarda il rischio, mentre dormiva entrai in camera sua, aveva un pantaloncino corto, con una forbice tagliai nel mezzo anche le mutande, ed iniziai a leccarle da dietro ano e figa, affondavo la mi bocca e la mia lingua nei suoi buchi, si sveglió al contatto, godeva tanto dal tremare ma non poteva emettere suoni dato che nella stanza accanto c erano la mia compagna e la madre, appena capii che stesse arrivando al culmine mi staccai con la bocca ed iniziai a sgrillettarle la figa, venne copiosamente sul lenzuolo lasciando un alone di liquido…. Invece un episodio davvero rischioso è avvenuto in questi giorni, la loro nonna ha compiuto 90 anni e tutti i nipoti hanno insistito per preparare una bella festa, dato che si è in tanti, sarebbe stato molto facile organizzare una festa tutti insieme in campagna… Il giorno prima ci siamo dati appuntamento tutti per i preparativi, appena arrivato (dato che queste cose mi hanno sempre annoiato) mi sono seduto sul dondolo al fresco in giardino e guardavo tutti lavorare… Tutti si davano da fare e correvano da destra a sinistra, ed io ero il nulla facente, passó mia cognata, indossava un paio di leggins neri ed una maglietta scollata e stretta, era già tutta sudata (a me le donne sudate mi fanno impazzire) lei era l addetta ai festoni e mi chiese una mano almeno per tenerle la scala mentre appendeva i palloncini, accettai anche perchè la mia compagna mi richiamó, senza capire che cosi stesse vendendo l anima al diavolo….
Mia cognata salì sopra la scala ed io mi posizionai dietro di lei, lì iniziarono le prime provocazioni sotto voce proprio perchè in giro c era troppa gente. Mi ritrovavo con il suo culo in faccia e quindi le dissi:” ma sei tutta bagnata sulle spalle” alludendo al sudore e lei mi rispose a tono:”in mezzo alle gambe sei sicuro sia solo sudore?!?!”, mi mise una pulce in testa, avvicinai il naso al suo culo, e notai in effetti che l odore acre della sua figa e del suo ano misto al sudore era forte, quindi salì in me la voglia esagerata di berne e leccare forte, e solo al pensiero il pacco mi si gonfiò, lei osservandomi da lassù, e sapendo quali fossero i miei punti “deboli” mi disse:”non solo i palloncini sono ben gonfi” ed io le risposi:”si ma i miei andrebbero svuotati e non appesi”
Approfittai in un momento di break, dove tutti andarono in veranda a rinfrescarsi per il caldo, per fare un gesto rischioso, infilai la mano in mezzo alle gambe a mia cognata, non si contrappose anzi le apriì in piedi sulla scala, l odore divenne forte e la voglia pure, con due dita provai a bucarle in mezzo, e ci riuscì, infilai la lingua e lei emise un gemito, fu un attimo per la paura che qualcuno arrivasse, ma il suo sapore mi restó in gola ed in testa…. Non resistivo più dovevo farla mia, al rischio di tutto, appena finì sulla scala di appendere festoni, per far qualcosa mi disse davanti alla sorella(mia compagna) che le sarebbe servita una mano nella zona dove stavano caprette, galline ed animali vari, per sistemare le balle di paglia, cosi che i bambini durante il compleanno non ci si arrampicassero, la mia compagna con la totale fiducia nella sorella, ed ingenuità mi spinse e mi obbligò ad andare con lei per darle una mano ed anche per l occhio familiare che mi avrebbe giudicato uno scansa fatica, consapevole che il lavoro dentro la baracca era tanto, ci diede un bel assist inconsapevole e capimmo che avremmo potuto fare i nostri porci comodi in tranquillità e passione…!!!
Entrammo dentro una baracca chiusa e coperta con delle lamiere di ferro, il caldo li dentro era torrido, si sudava esageratamente, iniziammo un pó a giocare, chiudemmo la porta da dentro, ed iniziammo a sistemare (qualcosa dovevamo poi far vedere alla fine), io mi tolsi la maglietta e restai in pantaloncini, e mia cognata anche , e rimase in reggiseno e leggins, e si legò la folta chioma, dentro il caldo era devastante, se fuori ci fossero 30º gradi dentro ce n’erano almeno 70º tra paglia e lamiere infuocate, mi alzai i pantaloncini a mò di mutandine, perchè mi si appiccicavano alle cosce, mia cognata tolse i leggins e rimase in reggiseno e mutandine, mentre continuavamo a sistemare e portare le cose da un posto al altro facevamo gli scemi, lei si abbassava ed io dietro la strusciavo, io mi spostavo e lei mi passava dal viso ad un millimetro e mi leccava le labbra… lei tolse il reggiseno, e quindi lavorava con la sua terza Abbondante al vento, con i capezzoli duri, ed io rimasi in mutandine, ormai rimase poco per farmi impazzire ma quello per me era una sfida e dovevo dimostrarle che sapevo resistere, per controbattere tolsi le mie mutandine e rimasi con il cazzo mezzo eretto, era una sensazione strane sistemare tutto nudo e tutto sudato, quasi di libertà, mia cognata appena mi vide afferró la sfida e tolse il perizoma… ci fu un attimo dove io ero in ginocchio e mi passó ad un centimetro dalla faccia con il suo culo sodo, vidi le gocce di sudore sulle sue chiappe e l odore del suo ano entrò prepotentemente dalle narici colpendo il cervello, mi si annebbiò tutto, non ci vidi più, avrei perso la sfida ma avrei vinto il tutto… la presi di peso con un braccio attorno alla vita, lei emise un piccolo gridolino, e la sdraiai su una balla di paglia rimasa li al centro, ed avevo deciso di consumarla, le allargai la gambe tutte oscenamente aperte e le appoggio al aria sulle mie spalle, immersi letteralmente la faccia sulla figa e sul ano, lecco e bevo tutto, affondo con la lingua e le labbra i due buchi, prendo il suo clitoride con la lingua, lo lecco e lei mi squirta in bocca, tra sudore ed umori non capisco più nulla, le apro la figa e l ano con indice e medio, infilo la lingua tutta dentro, lei inarca la schiena e gode come una maiala, mentre avviene tutto si sentono le persone che passano al di fuori e qsto rischio mi fà infuocare sempre di più, la sposto e le faccio uscire la testa al di fuori, le infilo il cazzo in bocca da sopra, ed inizio a scoparle la bocca, i conati sono tanti, vomita tanta saliva, me ne fotto che sia la bocca e spingo il cazzo fino in fondo alla gola tutto dentro,lei mi succhia anche l anima, mi sputa i coglioni, e mentre con le dita la masturbo per farla squirtare una seconda volta, il liquido qsta volta è poco sulla mia mano ma spruzza forte, dato il forte movimento il sudore è sempre di più, mi sedetti io sulla balla e lei si mise sopra di me di spalle, prese il cazzo e lo infilo dentro il culo, iniziò a scoparmi il cazzo entrava ed usciva senza disturbo, godeva come una maiala, leccavo la sua schiena sudata, la presi per i capelli e da sotto iniziai a darle io i colpi forte in culo, la inculavo fino in fondo fino alla base, le misi la sua mano in figa e mentre le spaccavo il culo lei si masturbava, venne una terza volta, e sentivo il suo liquido colarmi sulle palle e sulle gambe, volevo farla venire una quarta volta e questa volta sborrarle in bocca, in faccia e tutto addosso…. Sudavamo come se piovesse e la sensazione era fantastica, come se ci stessimo unendo e gli odori ed i sapori si moltiplicavano, la girai messa a pecora, e con le dita la lavoravo per bene ano e figa, non c erano impedimenti, presi il cazzo che da solo le scivoló dentro, sentivo i suoi liquidi, sentivo sul mio cazzo le sue carni che aderivano, la prendevo dai fianchi le facevo sentire le mie mani calde, che scivolava sul suo corpo, piene di passione e desideri, la pelle del suo culo sbatteva sul mio bacino ed emetteva un rumore tipo sguazzo, la sbattevo forte, e lei di tanto in tanto alzava la testa ed emetteva dei rumori controllati per paura che qualcuno fuori dalla baracca ci sentisse, stavo per venire in un orgasmo esagerato, lei capi si mise in ginocchio e prese il cazzo in bocca, succhiava tutto, lo sta tuffava fino alle palle e nella punta sentivo la sua lingua, mentre succedeva tutto questo sentivo come una presenza esterna che ci osservava ed ansimava, ma ormai ero al apice e nulla poteva permettermi di esplodere, mi salirono dei brividi dalle gambe ed esplosi la sborra in bocca, ma siccome la quantità era eccessiva, le trabocco fuori dalle labbra e come se fosse pioggia le colò sul seno ed addosso… eravamo sfiniti, esageratamente, ci pulimmo e vestimmo per bene, cercai di intravedere se davvero ci fosse una presenza che sbirciava, ma sentivo passi allontanarsi, con la paura di essere stati scoperti ci lavammo dal sudore e dalla sborra lei, e tornammo in gruppo, felici di aver sistemato la casa degli animali….
Questo racconto di Una mente perversa 1 è stato letto 5 3 1 1 volte
commenti dei lettori al racconto erotico