Succube per amore 3
Scritto da Carlslave, il 2021-06-30, genere zoofilia
Francesco mi toglieva la cintura due volte il giorno, prima però dovevo bere il suo piscio tenendogli il cazzo
in bocca e poi spompinarlo ingoiando tutto, a quel punto mi liberava dalla cintura e mi infilava il dildo in
bocca, bloccandolo con una specie di museruola, per tutto il tempo che rimanevo senza cintura, vale a dire
il tempo di fare i miei bisogni e lavarmi. Mi toglieva la cintura anche per incularmi quando non si portava a
letto qualche ragazza, cosa che faceva abbastanza spesso. Quando era con una ragazza, mi obbligava a
stare nell’armadio socchiuso di camera sua in modo che potessi vederli scopare morendo di gelosia, la cosa
però mi eccitava tanto che il cazzo mi si induriva, provocandomi dolorose fitte. Quando la ragazza se ne
andava dovevo raggiungere Francesco a 4 zampe e ripulire il suo cazzo dagli umori lasciati dalla scopata,
cosa che facevo volentieri. Un giorno tornando dall’università trovai un cane al parco, era legato con il
guinzaglio ad una panchina e uggiolava disperato. Mi avvicinai con cautela, era un bel cane non di razza, più
che mi avvicinavo e più che scodinzolava felice. Attesi una mezz’ora carezzandolo e attendendo il ritorno
del padrone, ma era evidente che lo avevano abbandonato. Così lo liberai e cercai un veterinario, il quale
mi disse che il cane non aveva ne chip ne tatuaggio, per cui era impossibile rintracciare il proprietario,
comunque mi disse che il cane era ben tenuto e non sembrava malato. Non mi rimaneva che portarlo ad un
canile, ma la cosa mi spezzava il cuore, e dopo aver riflettuto decisi di portarlo a casa.
Quando Francesco rientrò e vide il cane mi chiese spiegazioni. Come ti è saltato in mente portarlo a casa
senza chiedermi il permesso?! Mi sibilò irritato.
Ma poverino, era disperato, poi non è disubbidiente e non fa casino, anzi potrebbe essere un buon cane da
guardia. Sussurai.
Francesco lo guardò pensieroso, poi rivolse a me il suo sguardo. Te ne sarai responsabile, te ne prenderai
cura e lo accudirai soddisfacendo ogni sua esigenza, chiaro?! Mi disse ghignando.
SI!!! Esclamai felice.
Passarono i giorni e Toby, che nome originale avevo trovato per il cane, si dimostrò essere docile e
ubbidiente; aveva l’abitudine la mattina di osservarci dalla porta del bagno mentre io soddisfacevo
Francesco nei suoi bisogni mattutini.
Sembra interessato. Disse Francesco, smisi di succhiarli il cazzo e mi voltai a guardare a cosa si riferisse,
vedendo Toby che ci guardava seduto con la punta del cazzo che svettava dalla guaina. Francesco mi rimise
il cazzo in bocca prendendomi la testa e pompandolo con foga fino a sborrarmi in gola in maniera copiosa,
quasi che essere guardato dal cane lo eccitasse.
Quella sera dopo essere rientrato dalla passeggiata con Toby, Francesco mi disse di andare in camera sua
con il cane, mi fece spogliare e mi tolse il plug bloccandomelo in bocca e mi fece mettere a pecora con il
viso rivolto verso Toby, che ci guardava legato al termosifone. Francesco inizio a incularmi lentamente,
facendomi godere di ogni cm del suo cazzo che sentivo entrare ed uscire dal mio culo reso sensibile dal
prolungato, direi incessante, utilizzo del plug. Ogni volta che la cappella mi colpiva sulla vescica era una
scossa di piacere ed un mugolio strozzato che emettevo; prese a sbattermi con più foga tanto che
mugolavo sempre più forte.
Si troia, godi. Mi incitava Francesco sculacciandomi.
Guarda come piace anche al tuo cane vederti godere. Disse prendendomi per i capelli. Toby uggiolava,
aveva il cazzo completamente sfoderato, ansimava e tentava di venire da noi tendendo il guinzaglio che lo
bloccava. Francesco mi scopava con vigore facendo uscire tutto il cazzo e reinfiladolo fino alle palle, ero in
estasi, poi mi sborrò sul culo ed andò a liberare Toby, che si fiondò verso di me annusandomi e leccandomi.
Feci per scansarlo. No, devi accudire e soddisfare il tuo cane in OGNI bisogno, ricordi? Mi canzonò
Francesco. Cercai di protestare ma il plug mi impediva di parlare, intanto Toby stava leccando lo sperma dal
mio culo, sentivo la sua calda lingua ruvida sulle palle e sul mio cuolo aperto, era una sensazione molto piacevole. Francesco si godeva lo spettacolo. Sei proprio una cagna in calore! Mi sa che il cane non lo hai
trovato per caso? Disse avvicinandosi a me e mettendomi il guinzaglio alla museruola. Ora ho una bella
coppia di cani.
Ad ogni leccata ero sempre più in delirio. Toby mi saltò in groppa con le zampe anteriori, mi mossi, ma
Francesco strattonò il guinzaglio verso il basso forzando con tutto il suo peso, portando il suo viso alla mia
altezza. Ora si deve divertire lui, sbarrai gli occhi nel momento stesso in cui Toby prese a sbattere il suo
cazzo scompostamente contro il mio culo, era doloroso. Finalmente riuscì a centrare il mio culo slabbarto
pompandomi forsennatamente. Era la penetrazione più veloce e frenetica che avessi mai avuto, il suo cazzo
era caldo e lo sentivo gonfiarsi di momento in momento. Mi sentivo il culo in fiamme e stavo godendo in
modo anomalo emettendo mugolii sempre più acuti, ebbi un’orgasmo fortissimo che mi fece irrigidire,
Toby con un movimento brusco mi entro tutto dentro, senti una fitta atroce ed un calore intenso
nell’intestino; cercai di urlare e di spostarmi, ma ad ogni movimento sentivo una fitta e Toby uggiolava di
dolore.
Ferma cagna, hai il cazzo di Toby piantato dentro e gonfio come un pugno, devi aspettare che si sgonfi.
Francesco rideva con il cazzo ritto dall’eccitazione. Nel frattempo mentre aspetti fai rilassare anche me. Mi
tolse la museruola e con Toby ben bloccato con il cazzo in culo iniziai a succhiare il cazzo di Francesco che
mi esplose in pochi minuti in bocca. Toby uscì dal mio culo con un plop e riversai sul letto sperma e sangue.
Guarda che casino hai fatto cagna, pulisci subito, lecca tutto per bene.
Mi voltai e mi misi a leccare, aveva un sapore forte e salato, diverso dalla sborra di Francesco.
Mi sa che dovrò prendere un plug più grosso, altrimenti con la caverna che ti ritrovi ora rischi di risucchiare
il tuo vecchio plug. Disse ridendo e mi mostro la foto del mio culo slabbrato e aperto.
in bocca e poi spompinarlo ingoiando tutto, a quel punto mi liberava dalla cintura e mi infilava il dildo in
bocca, bloccandolo con una specie di museruola, per tutto il tempo che rimanevo senza cintura, vale a dire
il tempo di fare i miei bisogni e lavarmi. Mi toglieva la cintura anche per incularmi quando non si portava a
letto qualche ragazza, cosa che faceva abbastanza spesso. Quando era con una ragazza, mi obbligava a
stare nell’armadio socchiuso di camera sua in modo che potessi vederli scopare morendo di gelosia, la cosa
però mi eccitava tanto che il cazzo mi si induriva, provocandomi dolorose fitte. Quando la ragazza se ne
andava dovevo raggiungere Francesco a 4 zampe e ripulire il suo cazzo dagli umori lasciati dalla scopata,
cosa che facevo volentieri. Un giorno tornando dall’università trovai un cane al parco, era legato con il
guinzaglio ad una panchina e uggiolava disperato. Mi avvicinai con cautela, era un bel cane non di razza, più
che mi avvicinavo e più che scodinzolava felice. Attesi una mezz’ora carezzandolo e attendendo il ritorno
del padrone, ma era evidente che lo avevano abbandonato. Così lo liberai e cercai un veterinario, il quale
mi disse che il cane non aveva ne chip ne tatuaggio, per cui era impossibile rintracciare il proprietario,
comunque mi disse che il cane era ben tenuto e non sembrava malato. Non mi rimaneva che portarlo ad un
canile, ma la cosa mi spezzava il cuore, e dopo aver riflettuto decisi di portarlo a casa.
Quando Francesco rientrò e vide il cane mi chiese spiegazioni. Come ti è saltato in mente portarlo a casa
senza chiedermi il permesso?! Mi sibilò irritato.
Ma poverino, era disperato, poi non è disubbidiente e non fa casino, anzi potrebbe essere un buon cane da
guardia. Sussurai.
Francesco lo guardò pensieroso, poi rivolse a me il suo sguardo. Te ne sarai responsabile, te ne prenderai
cura e lo accudirai soddisfacendo ogni sua esigenza, chiaro?! Mi disse ghignando.
SI!!! Esclamai felice.
Passarono i giorni e Toby, che nome originale avevo trovato per il cane, si dimostrò essere docile e
ubbidiente; aveva l’abitudine la mattina di osservarci dalla porta del bagno mentre io soddisfacevo
Francesco nei suoi bisogni mattutini.
Sembra interessato. Disse Francesco, smisi di succhiarli il cazzo e mi voltai a guardare a cosa si riferisse,
vedendo Toby che ci guardava seduto con la punta del cazzo che svettava dalla guaina. Francesco mi rimise
il cazzo in bocca prendendomi la testa e pompandolo con foga fino a sborrarmi in gola in maniera copiosa,
quasi che essere guardato dal cane lo eccitasse.
Quella sera dopo essere rientrato dalla passeggiata con Toby, Francesco mi disse di andare in camera sua
con il cane, mi fece spogliare e mi tolse il plug bloccandomelo in bocca e mi fece mettere a pecora con il
viso rivolto verso Toby, che ci guardava legato al termosifone. Francesco inizio a incularmi lentamente,
facendomi godere di ogni cm del suo cazzo che sentivo entrare ed uscire dal mio culo reso sensibile dal
prolungato, direi incessante, utilizzo del plug. Ogni volta che la cappella mi colpiva sulla vescica era una
scossa di piacere ed un mugolio strozzato che emettevo; prese a sbattermi con più foga tanto che
mugolavo sempre più forte.
Si troia, godi. Mi incitava Francesco sculacciandomi.
Guarda come piace anche al tuo cane vederti godere. Disse prendendomi per i capelli. Toby uggiolava,
aveva il cazzo completamente sfoderato, ansimava e tentava di venire da noi tendendo il guinzaglio che lo
bloccava. Francesco mi scopava con vigore facendo uscire tutto il cazzo e reinfiladolo fino alle palle, ero in
estasi, poi mi sborrò sul culo ed andò a liberare Toby, che si fiondò verso di me annusandomi e leccandomi.
Feci per scansarlo. No, devi accudire e soddisfare il tuo cane in OGNI bisogno, ricordi? Mi canzonò
Francesco. Cercai di protestare ma il plug mi impediva di parlare, intanto Toby stava leccando lo sperma dal
mio culo, sentivo la sua calda lingua ruvida sulle palle e sul mio cuolo aperto, era una sensazione molto piacevole. Francesco si godeva lo spettacolo. Sei proprio una cagna in calore! Mi sa che il cane non lo hai
trovato per caso? Disse avvicinandosi a me e mettendomi il guinzaglio alla museruola. Ora ho una bella
coppia di cani.
Ad ogni leccata ero sempre più in delirio. Toby mi saltò in groppa con le zampe anteriori, mi mossi, ma
Francesco strattonò il guinzaglio verso il basso forzando con tutto il suo peso, portando il suo viso alla mia
altezza. Ora si deve divertire lui, sbarrai gli occhi nel momento stesso in cui Toby prese a sbattere il suo
cazzo scompostamente contro il mio culo, era doloroso. Finalmente riuscì a centrare il mio culo slabbarto
pompandomi forsennatamente. Era la penetrazione più veloce e frenetica che avessi mai avuto, il suo cazzo
era caldo e lo sentivo gonfiarsi di momento in momento. Mi sentivo il culo in fiamme e stavo godendo in
modo anomalo emettendo mugolii sempre più acuti, ebbi un’orgasmo fortissimo che mi fece irrigidire,
Toby con un movimento brusco mi entro tutto dentro, senti una fitta atroce ed un calore intenso
nell’intestino; cercai di urlare e di spostarmi, ma ad ogni movimento sentivo una fitta e Toby uggiolava di
dolore.
Ferma cagna, hai il cazzo di Toby piantato dentro e gonfio come un pugno, devi aspettare che si sgonfi.
Francesco rideva con il cazzo ritto dall’eccitazione. Nel frattempo mentre aspetti fai rilassare anche me. Mi
tolse la museruola e con Toby ben bloccato con il cazzo in culo iniziai a succhiare il cazzo di Francesco che
mi esplose in pochi minuti in bocca. Toby uscì dal mio culo con un plop e riversai sul letto sperma e sangue.
Guarda che casino hai fatto cagna, pulisci subito, lecca tutto per bene.
Mi voltai e mi misi a leccare, aveva un sapore forte e salato, diverso dalla sborra di Francesco.
Mi sa che dovrò prendere un plug più grosso, altrimenti con la caverna che ti ritrovi ora rischi di risucchiare
il tuo vecchio plug. Disse ridendo e mi mostro la foto del mio culo slabbrato e aperto.
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