Una giornata difficile 3 di 4
Scritto da MaturoIntrigante, il 2021-05-26, genere dominazione
Il mio cazzo è tra le sue cosce.
Lei distesa sul letto a pancia sotto.
Io seduto sulle sue gambe a massaggiarla. Il cazzo caldo, duro tra sfrega la fessura sempre più bagnata.
L’odore del sesso inizia ad essere intenso.
Decido che è il momento di penetrarla. Mi ritraggo un po’ . prendo il cazzo in mano. Lo scappello e glielo punto alla fica.
La troia geme vogliosa. Entro con difficoltà. Io sono decisamente largo. La posizione non aiuta.
Clara mugola un mix tra dolore e piacere dell’accoglienza.
_ Sono piena di lei mio signore.
- Non ancora. Non direi.
E le do un colpo secco entrando con forza.
- cazzo paolo sei proprio uno stronzo. Così me la distruggi
- chi ti ha dato il permesso di giudicare ? – le dico.
La prendo per i capelli. Glieli tiro per farla inarcare e la inizio a sculacciare forte. Tutto questo con il cazzo dentro la sua fica.
- Chiedi perdono al tuo signore.
- Mi perdoni signore mi perdono….. e mi punisca
Ammetto che quelle parole mi fanno perdere il controllo e l’eccitazione supera il limite che riuscivo a sopportare.
I coglioni stanno per esplodere il loro succo. Ma non voglio finire così. Mi ritraggo veloce Salto giu’ dal letto. Lei mi sguarda stupita, sorpresa. Non credo capisca.
Vado davanti a lei-
- Apri la bocca troia !
Lo fa. Glielo spingo dentro sino quasi a soffocarla e sborro. Sborro sino a farla tossire. Non lo tolgo di dentro. E continuo a sborrare sino a che lei non riesce piu’ a contenermi. Mi allontano e ingoia tutto tranne una parte che le cola fuori dalle labbra. Mi guarda con occhi sgranati e allibiti per la forza di cio’ che è appena accaduto.
-CONTINUA-
Se il racconto ti sta piacendo mi farebbe piacere ricevere un tuo commento a
Lei distesa sul letto a pancia sotto.
Io seduto sulle sue gambe a massaggiarla. Il cazzo caldo, duro tra sfrega la fessura sempre più bagnata.
L’odore del sesso inizia ad essere intenso.
Decido che è il momento di penetrarla. Mi ritraggo un po’ . prendo il cazzo in mano. Lo scappello e glielo punto alla fica.
La troia geme vogliosa. Entro con difficoltà. Io sono decisamente largo. La posizione non aiuta.
Clara mugola un mix tra dolore e piacere dell’accoglienza.
_ Sono piena di lei mio signore.
- Non ancora. Non direi.
E le do un colpo secco entrando con forza.
- cazzo paolo sei proprio uno stronzo. Così me la distruggi
- chi ti ha dato il permesso di giudicare ? – le dico.
La prendo per i capelli. Glieli tiro per farla inarcare e la inizio a sculacciare forte. Tutto questo con il cazzo dentro la sua fica.
- Chiedi perdono al tuo signore.
- Mi perdoni signore mi perdono….. e mi punisca
Ammetto che quelle parole mi fanno perdere il controllo e l’eccitazione supera il limite che riuscivo a sopportare.
I coglioni stanno per esplodere il loro succo. Ma non voglio finire così. Mi ritraggo veloce Salto giu’ dal letto. Lei mi sguarda stupita, sorpresa. Non credo capisca.
Vado davanti a lei-
- Apri la bocca troia !
Lo fa. Glielo spingo dentro sino quasi a soffocarla e sborro. Sborro sino a farla tossire. Non lo tolgo di dentro. E continuo a sborrare sino a che lei non riesce piu’ a contenermi. Mi allontano e ingoia tutto tranne una parte che le cola fuori dalle labbra. Mi guarda con occhi sgranati e allibiti per la forza di cio’ che è appena accaduto.
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