Marito devoto 3
Scritto da Servo Tullio, il 2021-05-06, genere dominazione
Ero così emozionato dal ritorno di mia e delle sue amiche dopo tanta attesa nudo e a carponi che non sapevo cosa fare. Loro entrando ridevano raccontandosi emozionate di tre bei ragazzi che le avevano rimorchiate in piscina. Erano state in piscina. Bea vedendomi esclamò "a già che c'abbiamo lo schiavetto! Dai leccaci i piedi, toglici le scarpe e levati dai coglioni che oggi qui si scopa" io in silenzio le leccai le scarpe prima di levargliele e una ad una e baciarle i piedi delicatamente uno per uno. Poi passai ad Anna che ce li aveva particolarmente odorosi, e infine a Marcella che disse alle sue amiche che stasera voleva prenderlo in culo e mi ordinò di leccarglielo ben bene. Mia moglie scoppiò in una fragorosa risata capendo che la loro dominazione non aveva limiti. Marcella mi ordinò di stendermi supino, si tolse le mutandine, lì all'ingresso e si accovacciò sulla mia faccia dicendomi "avanti merdina leccami bene il buchino" le amiche guardavano incuriosite e intanto Bea diceva "ma adesso dove lo mettiamo a questo? Non vorremo farci trovare con questo impotente nudo per casa, chissà cosa penseranno?" "Chiudilo nello sgabuzzino che c'è in camera tua, così può anche sentire come godersi e imparare qualcosa". L'idea mi piaceva come anche il sapore dell'ano che stavo meritatamente leccando. Intanto che loro si preparavano io cambiai le lenzuola in camera nostra, per l'ospite di Bea,poi lavai bene i bagni e misi in ordine tutta casa. Sempre nudo e con Marcella che ogni volta che le passavo vicino mi sputava in faccia o dove le veniva comodo. Quando i ragazzi suonarono io fui chiuso nello sgabuzzino e Bea mi vietò di masturbarmi e soprattutto mi intimò di non farmi scoprire e per sottolineare il suo ordine mi diede uno schiaffone in faccia. Io mi scusai e le baciai i piedi. Lo sgabuzzino era piccolo e buio e stare era una vera tortura, anche perché prima cenarono e prima che arrivassero in camera passò un'eternità. Mi ero seduto in un angolino ad attendere. L'unico diversivo fu Marcella che a un certo punto passò da me in silenzio, aprì la porta e mi sputò in faccia tutta contenta. Quando finalmente mia moglie e Niko, così si chiamava il suo stallone, arrivarono in stanza, si capiva che avevano già fatto dei preliminari in salotto insieme agli altri. Lui la trattava come una puttana. Mi domandavo se fosse giusto che io me ne stessi lì, nudo ad ascoltare i due ansimare. Se non dovessi invece prendere il mio posto di marito. Ma era così eccitante sentire il letto cigolare e Bea chiedere sempre di più e ansimare di goduria e poi i loro corpi sbattere uno contro l'altro. Lei venne senza che lui la smettesse di sbattere la, tanto che lei non riusciva a smettere di strillare, mentre dalle altre stanze si sentivano rumori simili, c'era uno che continuava a dire parolacce a non so quale amica di mia moglie. Mia moglie dopo che Niko era venuto aveva preso a leccarglielo e a leccare lo sperma e ne decantava i sapori e le dimensioni. Volevo vederlo, ma nella toppa c'era la chiave girata, per cui non vi fu modo di farlo. Mi accorsi che mi stavo masturbando l'ano col manico di una spazzola e proprio in quel momento Niko disse che a Bea se aveva un lubrificante che le voleva sfondare il culo. Lei rispose " guarda nel cassetto di mio marito, lui frugò ridacchiando tra le mie cose "ma cosa ci tiene il pigiama nel cassetto?" Bea rise e gli disse di sputarci sopra lui lo fece e anche lei, poi trovò il mio profumo e spuntarono entrambi anche nel mio profumo, dopo poco lui le stava sfondando il culetto...
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