La Baita del silenzio (Parte2)

Scritto da , il 2021-03-28, genere bisex

Carlo si svegliò di botto, aggrottò la fronte e accese la luce sul comodino anche se dalla finestra le luci del crepuscolo entravano ancora, guardò l'orologio e sobbalzò dal letto, mancava ancora una mezz'oretta alla cena, andò in bagno per sciacquarsi la faccia e allo specchiò notò un solco sulla guancia che gli aveva procurato il cuscino e gli venne in mente quello che vide qualche ora prima proprio da quello stesso specchio e di ripensare al corpo nudo di suo cugino, così muscoloso e sodo provando una certa invidia, "sarà per il lavoro che fa tutti i giorni qui" pensò. Ritornò in camera e cercò una camicia da sostituire con la maglietta che indossava, si precipitò nella sala dove avrebbero cenato, al centro della stanza c'era una tavolo enorme che doveva ancora essere apparecchiato allora si calmò vide sua zie e le chiese se potesse essere d'aiuto, sua zia lo tranquillizzò dicendogli di non doversi preoccupare quando a un tratto si accostò a lui suo cugino Simone che si mise a guardarlo per poi sfregargli il pollice sulla guancia dicendogli "hai il segno del cuscino sulla faccia! Quanto hai dormito?" Carlo ridendo, quasi imbarazzato rispose di non sapere quanto aveva dormito ma era stanco per il viaggio.
La cena proseguì tranquillamente, si parlò dei nuovi progetti e della partenza di Laura a breve, delle novità nella vita di Carlo e di come la vita è diversa in montagna e in città. Quando Carlo accennò alla sua fidanzata tutti iniziarono a complimentarsi con lui chi a parole e chi a versi. Dopo qualche oretta gli zii e i genitori di Carlo se ne andarono a dormire lasciando al tavolo soli Carlo, Laura e Simone proprio come quando erano piccoli e facevano merenda, si misero a giocare a carte ma dopo una partita Laura li abbandonò essendo stanca anche lei.
Simone mentre passava le carte a Carlo iniziò a chiedergli come aveva trovato la sua fidanzata e come si trovava allora Carlo iniziò a parlare e a parlare fino a quando Simone lo interruppe chiedendogli seccamente se avevano già avuto esperienze, Carlo imbarazzato rispose che aveva fatto qualcosa ma si vergognava troppo di parlare di quelle cose con suo cugino, così Simone si fece avanti e disse "forse avevo anche io la tua età quando ho perso la verginità con una ragazza, ricordo che fu una sensazione molto strana e intensa, lei era più grande di me di qualche anno e aveva più esperienza di me, mi piaceva molto quella ragazza ma durò solo per quell'estate poi lei dovette tornare nel suo paese e non la vidi mai più". Quando smise di parlare Simone si accese una sigaretta e disse a Carlo se ne voleva una Carlo sentendosi come quando erano piccoli disse di sì, prima di dargliela Simone si raccomandò di non dire niente a nessuno, Carlo gli disse che era la prima volta che provava una sigaretta così Simone gli spiegò come fare e per agevolargli la manovra gli accese lui la sigaretta per poi passarla al suo cugino inesperto, quando Carlo inserì la sigaretta in bocca sentì quel poco di saliva di suo cugino che inumidiva il filtro. Quando finirono di fumare andarono tutti e due nella camera che condividevano e dormirono nei lettini separati.
Il giorno dopo Carlo si svegliò quando il sole era già alto da qualche ora si girò e vide che il letto di Simone era vuoto, andò in cucina e fece colazione. Il pomeriggio lo passò in piscina con sua cugina e due sue amiche, mentre i suoi zii e genitori andarono a fare la spera per la festa che si sarebbe tenuta il giorno dopo. La sera prima di cena vide Simone e si accorse che non lo aveva visto durante tutto il giorno. La madre di Simone gli chiese se restava a mangiare a casa ma lui disse che andava a mangiare fuori con una su amica quando sua madre si voltò Simone si girò verso Carlo e fece un cenno per dire che non era una semplice amica Caro rispose con un sorriso malizioso così Simone sghignazzo e gli diede due pacche sulla spalla. Prima di andare via Simone disse a Carlo “domani svegliati presto che mi devi aiutare a fare una cosa” senza che Carlo replicasse se ne andò.
A cena rimasero anche le amiche di Laura, dopo aver cenato quando rimasero solo loro quattro Laura andò in cucina a prendere degli alcolici prodotti da loro e dei bicchierini, bicchiere dopo bicchiere Carlo si sentì alticcio così decise di andarsi a fare una passeggiata dopo poco si ritrovò vicino l piscina così si tolse i vestiti rimanendo i mutande e si tuffò, dopo poco arrivò anche una una delle amiche di Laura che vedendolo nella piscina decise buttarsi anche lei, nuotarono per un po’ in disparte poi uno dei due iniziò la conversazione e iniziarono a parlare e a scherzare, dopo poco si misero seduti sul bordo della piscina, la ragazza estrasse un pacchetto nel quale si trovava una sola sigaretta lei gli chiese se volessero fare a metà e Carlo annuì, la ragazza si appoggiò alla spalla di Carlo dopo qualche tiro gli passò la sigaretta, Carlo fece un tiro e poi iniziò a tossire così la ragazza si mise a ridere, Carlo la guardò per qualche istante lei vedendolo smise di ridere e si mise a guardarlo negli occhi pian piano si avvicinarono e la ragazza lo baciò tra la bocca e la guancia Carlo ebbe l’istinto di ritirarsi pensando alla sua fidanzata ma la ragazza si avvicinò ancora di più e iniziò a baciarlo con più foga così Carlo si lasciò andare, iniziò a palparle il seno con una mano e con l’altra il grosso sedere della ragazza, sentendo dei piccoli gemiti provenire dalla ragazza iniziò a mettere più pressione nelle mani, la ragazza si staccò si ributtò nella piscina e girata di spalle si tolse il costume lanciandolo addosso a Carlo che si scaraventò su di lei iniziando a baciarle prima il collo per poi arrivare ai capezzoli turgidi, la ragazza mentre gli accarezzava i capelli abbassò la mano fin dentro il costume di Carlo prendendo il suo cazzo turgido fino alle palle, Carlo sussultò non aspettandosi quello, quindi anche lui a sua volta infilò una mano nel costume della ragazza iniziando a massaggiare circolarmente le labbra cercando di entrare con le dita dentro mentre con l’altra si abbassò il costume e prendendo la mano della ragazza avvolta attorno al suo cazzo e incitandola ad andare su e giù. Da lontano si sentirono delle voci divertite quindi si staccarono subito, la ragazza corse a riprendere il costume mentre lui si rimise apposto il costume e nuotò dall’altro capo della piscina, dopo poco sbucarono Laura e l’altra sua amica ancora ubriache e si sedettero ai bordi della piscina, Carlo preoccupato chiese alla ragazza di aiutarlo portarle in camera farle dormire.
Dopo che spense la luce della camera di Laura allestita anche per le sue amiche, si lanciò a capofitto nel letto senza notare che Simone ancora doveva tornare.

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