Un inaspettato pieno di cazzi e ...un cimitero.

Scritto da , il 2021-01-27, genere tradimenti

Sei anni fa. Quel video parla chiaramente. Esiste solo un termine preciso per indicarla. Lo indica il fatto che abbia un cazzo in figa e uno in culo mentre guarda obiettivo. Lo indica il fatto che sia completamente nuda.
Completamente! Senza il consueto completino sexy che dedica alle monte.
Lo indica il fatto che è bella in carne. Niente a che vedere con le anoressiche modelle. Con forme rotonde che si notano nonostante sia in pieno sandwich in mezzo a due porci.
Il termine corretto è vacca! In questo video è emblematico per questo: è una vera, unica, irraggiungibile vacca da monta!!!
Non conosce nemmeno il Nick dei due porci. Non sa nemmeno da dove arrivano. Se li è trovati a casa un sabato pomeriggio mentre cucinava. Sentì aprire la porta pensando che fosse solo Luca, disse qualche parola poi visto che non rispondeva la zoccola si girò.
Vide Luca immobile al centro della sala. Insieme a lui due maschi.
Mai visti prima di quell'istante!
La vacca non sapeva che Luca desiderava metterla alla prova. Il cornuto si chiese come avrebbe reagito la vacca in una situazione simile.
Il test era per lei, quindi a lei sarebbe toccato fare il primo passo. Nessuna forzatura! Neanche verbale. Se non si fosse mossa o avesse manifestato qualche ritrosia tutto sarebbe finito con una risata e un aperitivo.
Uno dei due maschi era veramente carino ma altro molto meno. Sicuramente non lo avrebbe mai scelto se ne avesse avuto modo.
Il più attraente più rosso che biondo, bel fisico, attraente.
Il secondo moro, lineamenti duri con occhiali dalle spesse lenti.
Lunghi secondi di immobilità. In una cosa il cornuto aveva ragione: non servivano parlare, la puttana avrebbe capito comunque.
La zoccola indossa una comoda tuta scompagnata, pantaloni neri e felpa grigia. I capelli fatti a crocchia con la consueta molletta grigia che li blocca.
"Amore mio. Ma come hai potuto pensare che rifiutassi? Sai che penso sempre al cazzo!!" Fu il suo successivo commento.
È la vacca ad abbandonare i fornelli tanto che dovette andare Luca a spegnerli in quanto le li dimenticò accesi!
Senza proferire parola si inginocchia e invita (anzi aiuta) i porci ad estrarre i rispettivi uccelli. Scopre così che quello carino ha una buona dotazione ma quello meno ne ha una ancora maggiore!
È lei (senza alcuna presentazione) ad accompagnarli in camera. Anche il fatto che (nel video) non compaia il consueto copriletto dedicato alle monte indica che è una sorpresa.
Anche se basterebbe osservarla: completamente nuda con quella molletta dei capelli che spiccava.
A questo punto i porci fanno sentire la loro voce. Sono irriverenti, inevitabilmente.
Luca fece fatica a trovare tori che si mettessero in gioco con il rischio di un flop. Inoltre, dovevano essere nuovi e non poté andare molto sul sottile nella scelta.
Mentre la vacca succhiava senza dire niente i commenti erano di questo tenore:" ma allora è proprio vero che tua moglie è una cagna... guarda cosa le facciamo adesso...dopo ti riempiamo puttana" e via discorrendo.
I maiali hanno voglia di scopare. Il più carino si mette faccia su invitando la zoccola a cavalcarlo.
Figurarsi se rifiuta: è una delle sue posizioni preferite!
Il video riprende tutto di spalle. Nuda, giunonica, in carne quasi imponente per essere una donna.
La vacca comincia a cavalcare. Il secondo porco (quello poco carino ma meno dotato) scompare dalla visuale. Pare non esistere.
Quando compare sale sul letto, alle spalle della troia. Regola altezza con le gambe. Con il cazzone punta il culo della vacca.
E ora è piena: un cazzo in figa e uno in culo!
Sono passati solo quattro minuti circa dall' ingresso in casa. La vacca non ha neanche idea da dove arrivano questi porci. Sono degli estranei che le stanno facendo la figa e il culo!
La doppietta è lunghissima. Praticamente la monta consiste solo in questo.
Ma che doppietta!!!
Quello dietro commenta:" ma che bella troia che sei! Che bella troia!”.
È lui a darci dentro. Da come la incula la scuote come un fuscello.
Quando lo fa le prende le spalle, quando rallenta torna con le mani sui fianchi.
Quello sotto ha un sorriso porco e irriverente. Continua a ripetere all'amico:" vedessi che facce che fa. Vedessi che facce che fa!"
Quindi offre le dita da succhiare alla vacca. La cagna di fionda su queste e le divora succhiandole con una tale intensità che le fossette sulle guance paiono dei baratri.
Il porco che le martella il culo ora parla tra sé e sé:" che inculata...che inculata... cazzo che bella inculata".
È uno dei tanti mariti al quale la moglie non dà il culo e lui lo cerca con le prostitute. Non ne fa mistero. A telecamera spenta dirà a Luca;" Mandala a battere. Questa puttana nasce per fare la battona. Fidati che me ne intendo!".
Luca finge di non aver capito che i due maiali lo immaginano con due grosse corna in testa! Lui passa con la telecamera da un lato all'altro del letto. Ogni volta la puttana si gira dal suo lato osservando obiettivo.
La bocca spalancata e i capelli raccolti con una molletta!
Ovviamente la vacca gode in faccia al porco sotto almeno un paio di volte.
È ora di soddisfare i porci. Oggi decidono loro come venire.
E lo fanno in faccia alla vacca. Un bel bukkake.
Lei accetta e mentre aspetta con un sorriso da Gioconda lavora con le mani a coppa e a croce (ne ha uno a destra e uno a sinistra) le palle dei tori.
Non potrebbe andare meglio. Sia come tempi (appena finisce il primo inizia il secondo) ma soprattutto per quantità.
La sborra le riempie il viso. Bianca, densa e tanta. Da entrambi.
Le cola in ogni lato arrivando fino alle orecchie imbrattando (neanche dirlo!) Il cuscino del cornuto!
Nel privè (il luogo sul sito dove si possono postare foto in chiaro) appare una foto con il viso della vacca in questa circostanza e più di qualcuno pensò che fossero stati almeno in quattro a sborrarle addosso. Questo dovrebbe dare idea della quantità di sborra.
Solo dopo si ricompongono. Le presentazioni sono veloci. I porci non hanno intenzione di fermarsi di più di quello che serva.
Il più porco ignorando completamente Luca si rivolge alla vacca.
È scaltro. Non servono misteri con una puttana simile. Non rischia niente a darle il suo biglietto da visita. Tanto più sputtanati di loro chi potrebbe esserci?
Ha una esposizione di mobili in pieno centro a Milano che gestisce con la moglie. Appoggia il bigliettino sulla mensola.
Quando usciranno la vacca lo prenderà in mano per osservarlo per poi lasciarlo sulla mensola.
La vacca non fece mistero di avere gradito la sorpresa. Blandiva Luca dicendogli " che porco che sei stato" come se fosse totalmente dipeso da lui. Ma già tramava altro.
Il giorno successivo Luca tagliò una parte del video per renderla pubblicabile. Lo fece postando le riprese laterali in cui non si vedeva il viso. In compenso si notava chiaramente che la vacca fosse completamente nuda.
In quel periodo i video che la vedevano piena di cazzi (seppur ripeto senza vedere il viso) erano relativi a due gang distinte a casa di Steve, altre cinque in casa loro e un paio in altri posti. Quindi quasi una decina.
Tutte quante avevano un comune denominatore: la vacca indossava il corsetto!
Quindi Luca nel postare il nuovo video fece una specie di gioco invitando a cogliere la differenza ma soprattutto sollecitando a indovinare il motivo di quella differenza.
Qualche toro scrisse: “Ok. Ma qual è il premio se indoviniamo?”
Quando Luca lo lesse alla vacca, lei rispose sorridendo:” Scrivi un pompino con ingoio e dopo glielo pulisco per bene!”
“Chiunque indovini? Giovane o vecchio, bello o brutto? “chiese Luca, mettendo in evidenza un possibile futuro problema.
“Chiunque. Mi eccita lo stesso” una pausa per pensarci e aggiunse:” se non lo conosciamo aggiungi che glielo farò in auto. Non possiamo ospitare a rischio. E poi tanto non indovinano!”
Due giorni dopo fu Luca a segnalarle che un anonimo toro. Uno delle migliaia iscritti al sito, aveva indovinato.
Scrisse: “La differenza tra questo video e gli altri è che è nuda. E penso perché non abbia fatto in tempo a vestirsi forse perché è stata sorpresa”.
Luca e la vacca guardarono il profilo del tipo. Nessun feedback, due scarne foto di un cazzo ripreso da lontano, zero commenti su lui. Unico elemento dichiarato età anni trent’otto e residente a Milano.
“Ogni promessa è un debito” disse la vacca” mettiti d’accordo tu per una qualsiasi sera dopo cena.”
Il giorno successivo Luca e la zoccola scesero di casa. Lei sportivamente vestita, come di consueto jeans, una maglietta anonima e un giubbotto mezza stagione.
Nel breve tragitto che li distanziava dal parcheggio (meno di duecento passi) incontrarono la simpatica vecchietta del primo piano.
“Come sta signora?” disse Anna.
“Eh, sai, così, così. Sono vecchia, sono vecchia. Non come voi”
“Ma cosa dice? Anche io non sono più una ragazzina. Ho figli grandi io! Non aspetto altro che mi facciano diventare nonna e poi sapesse quanti acciacchi ho !!”
Quindi si congedarono.
L’auto era super. Il porco la usava sicuramente per rappresentanza. All’interno una sagoma. Si vede poco ma quello che basta a capire che è rotondo, quasi grasso. Un viso ovale, senza capelli e con occhiali. Molto ben vestito. Con completo giacca e cravatta.
Una volta identificata auto la vacca sale davanti, il cornuto dietro.
Non si fa in tempo a dire ciao che è la vacca a parlare girandosi verso il cornuto.” Indicagli tu la strada verso il cimitero. Non posso farglielo qui”.
E senza aggiungere altro si abbassò nella ricerca del cazzo.
Il porco partì immediatamente. Chiunque avesse visto la scena dall’esterno avrebbe notato un conducente e un passeggero dietro. Neanche fosse un taxi.
“Dove cazzo è questo cimitero” furono le prime scherzose parole del porco “non so se resisto. Mamma che bocca! Cazzo che bocca!”
Nel frattempo, Luca poteva solo vedere una testa che andava su e giù o si soffermava nel divorare il cazzo.
Il porco gemeva immobile con il capo appoggiato sull’appoggiatesta.
Quindi urlo strozzato. Lungo e intenso.
La vacca impiegò un poco di tempo a rallentare il su e giù per poi farlo sempre più lentamente fino ad estrarlo pulito come se non lo avesse mai usato.
Solo allora scapparono le presentazioni e i complimenti di rito.
Alla vacca facevano sempre piacere ma non erano una novità. Già all’epoca era una star del sito. E aveva già superato il centinaio di incontri.
Quindi i “sei fantastica, cazzo che donna, la miglior bocca che abbia mai provato “la lasciavano, talvolta, anche annoiata.
“Dai che ora torniamo a casa” disse la vacca.
Il porco esitò ma alla fine riuscì a dirle. “Mi faresti un altro pompino?”
La vacca rispose prontamente. “No. Dai. La scommessa è pagata”
“Neanche se ti pago?”.
Un silenzio di qualche secondo e non servivano conferme per capire che il tipo usava andare a puttane.
“Quanto?” fu la risposta della troia senza nemmeno consultare il cornuto.
Timidamente il porco rispose: “Bastano…venti euro? Come prima però. Con ingoio!”
La vacca nella vita quotidiana si spaccia per una ingenua e” boccalona” (parole sue).
Qui non parrebbe. Infatti, gli risponde:” Sì però ci diamo un tempo. Hai già sborrato, non vorrei che passo la sera a spompinarti e poi non vieni”
“Impossibile con quella bocca! Comunque facciamo dieci minuti da quando cominci. Se non vengo sono problemi miei!”
E senza iniziare estrasse i soldi per darli alla vacca la quale li giro al cornuto aggiungendo con fare irridente:” tieni almeno fai qualcosa”.
Prima di ricominciare invitò Luca a monitorare il tempo.
Sei minuti e mezzo furono sufficienti per farlo sborrare una seconda volta.
Quindi il porco li riaccompagnò nel punto di incontro. La vacca nel congedarsi non perse occasione per dirgli allusivamente: “se sei un nostro fan hai letto il racconto dove mi prostituisco. A intenditor poche parole” (se non lo avete fatto anche voi, fatelo. Leggetelo. È anche su questo sito)
“Allora ci sentiamo” fu il congedo del porco.
Nel rientrare a casa fu Anna a dire: “Non andiamo subito a casa! Passiamo dal bar a farci un drink. Offro io stasera!”
Per strada incontrarono una amica di vecchia data di Facebook della puttana.
Quattro parole, poi l’amica, rivolta a Luca: “Trattala bene! Mi raccomando. Altrimenti te la vedi con me!”






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