L'orso
Scritto da Rain, il 2019-03-19, genere gay
Era estate. E come ogni estate si va al mare. Quel giorno di luglio ero solo, gli amici e i parenti avevano evitato la mia compagnia grazie a scuse e altri impegni. Per non restare solo a casa decisi di andarci lo stesso senza nessuno. Magari incontravo qualche bella ragazza chi può mai sapere.
Mi ritrovo in spiaggia verso le dieci del mattino e fino alle 2 ho cercato di far colpo su ogni esponente del gentil sesso.
Senza alcun risultato.
Poco lontano da me c'era un uomo. Avrà avuto 40/50 anni. Era grosso con una bella pancia e tutto ricoperto di peli. Rideva guardandomi ad ogni mio fallimento. Furono le sue risatine a farmi desistere da ogni altro approccio. Me ne tornai seduto sul mio asciugamano a prendere un po' di sole.
Dopo qualche minuto alzo lo sguardo e vedo la sua pancia pelosa sopra di me.
''Non te la prendere ragazzo non è da tutti.''
''Mi scusi?'' ''Ho detto che non è da tutti'' Si sedette accanto a me
Iniziò a parlare del più e del meno con una sfrontatezza unica. Poi di punto in bianco
''Io ti ho capito a te, ti serve un aiuto per capire te stesso. Se vuoi posso darti una spintarella verso la giusta direzione''
Nella mia testa pensavo, ma che cazzo dice questo matto? Ma in fondo ero divertito
Si alzò di colpo ''Seguimi''
Senza dire altro si allontanò per uscire dalla spiaggia.
Io per un attimo rimasi fermo...poi guardai la sua schiena pelosa e qualcosa dentro di me mi fece alzare per andare verso di lui.
Lo seguii oltre la strada verso una casa con un bel giardino. In pratica viveva davanti alla spiaggia, una fortuna immensa secondo me.
Entrò in casa e lasciò la porta aperta.
Io esitai un istante ma poi entrai dentro.
Lo vidi seduto sul divano senza più il costume intento a farsi una sega. Rimasi interdetto, aveva un bel pezzo di carne in mano. Quel pensiero formulato in quel modo mi colpì. Da quando definivo un cazzo un bel pezzo di carne?
Lui sorrideva nel vedere la mia espressione ebete.
''Come dicevo ragazzo mio ti darò una mano a capire te stesso...ora vieni qui e fai quello che più ti piacerebbe fare''
Mi avvicinai lentamente come un automa incantato da quella visione.
Senza rendermi conto ero in ginocchio con il viso a pochi centimetri da quel pezzo di carne duro e pulsante. E in un istante lo iniziai a leccare e prendere in bocca.
Era duro salato e pulsante, la cosa più buona che avevo mai assaporato in vita mia.
''Mmmm sapevo che eri un frocetto'' Mi efferrò la testa e inziò a muoverla ritmicamente.
''Oh si brava troietta cosi si fa, non sei fatto per provarci con le ragazze, ma per succhiare cazzi'' quelle parole mi fomentarono. Iniziai a succhiare con più voglia ed avidità. Ero in estasi.
''Ora basta leccami le palle'' mi prese la mano e la guidò verso il cazzo per segarlo mentre mi spingeva la testa verso le sua palle pelose. Erano belle grosse ed emanavano un forte odore maschile. Quel profumo era più inebriante di qualsiasi figa abbia mai sentito in vita mia.
Iniziai a leccarle, forti leccate e poi le presi in bocca una per volta. Mentre la mia lingua si agitava.
''Uh si brava cagnetta sei la mia cagnetta vero?'' mi prede per i capelli ''Rispondi''
''Si lo sono'' senza alcuna dignità tentai di tornare al mio lavoro di leccapalle.
''No ora leccami i piedi cagna''
Non ebbi nessuna esitazione. Mi abbassai e iniziai a leccagli i piedi come la più ubbidiente delle cagne.
''Cazzo non ho mai visto una trasformazione tanto veloce. Mi sa che è ora di benedirti con una bella scopata in culo. Girati''
Mi girai sul pavimento.
Lui mi tolse il costume e mi prese in braccio con una facilità assurda.
Mi sistemò a pecora sul divano e punto la cappella al culo.
''Hai il culo sudato come una troia entrerà facile ma farà male abituati presto perché da oggi ti voglio ogni pomeriggio qui''
Mi ritrovo in spiaggia verso le dieci del mattino e fino alle 2 ho cercato di far colpo su ogni esponente del gentil sesso.
Senza alcun risultato.
Poco lontano da me c'era un uomo. Avrà avuto 40/50 anni. Era grosso con una bella pancia e tutto ricoperto di peli. Rideva guardandomi ad ogni mio fallimento. Furono le sue risatine a farmi desistere da ogni altro approccio. Me ne tornai seduto sul mio asciugamano a prendere un po' di sole.
Dopo qualche minuto alzo lo sguardo e vedo la sua pancia pelosa sopra di me.
''Non te la prendere ragazzo non è da tutti.''
''Mi scusi?'' ''Ho detto che non è da tutti'' Si sedette accanto a me
Iniziò a parlare del più e del meno con una sfrontatezza unica. Poi di punto in bianco
''Io ti ho capito a te, ti serve un aiuto per capire te stesso. Se vuoi posso darti una spintarella verso la giusta direzione''
Nella mia testa pensavo, ma che cazzo dice questo matto? Ma in fondo ero divertito
Si alzò di colpo ''Seguimi''
Senza dire altro si allontanò per uscire dalla spiaggia.
Io per un attimo rimasi fermo...poi guardai la sua schiena pelosa e qualcosa dentro di me mi fece alzare per andare verso di lui.
Lo seguii oltre la strada verso una casa con un bel giardino. In pratica viveva davanti alla spiaggia, una fortuna immensa secondo me.
Entrò in casa e lasciò la porta aperta.
Io esitai un istante ma poi entrai dentro.
Lo vidi seduto sul divano senza più il costume intento a farsi una sega. Rimasi interdetto, aveva un bel pezzo di carne in mano. Quel pensiero formulato in quel modo mi colpì. Da quando definivo un cazzo un bel pezzo di carne?
Lui sorrideva nel vedere la mia espressione ebete.
''Come dicevo ragazzo mio ti darò una mano a capire te stesso...ora vieni qui e fai quello che più ti piacerebbe fare''
Mi avvicinai lentamente come un automa incantato da quella visione.
Senza rendermi conto ero in ginocchio con il viso a pochi centimetri da quel pezzo di carne duro e pulsante. E in un istante lo iniziai a leccare e prendere in bocca.
Era duro salato e pulsante, la cosa più buona che avevo mai assaporato in vita mia.
''Mmmm sapevo che eri un frocetto'' Mi efferrò la testa e inziò a muoverla ritmicamente.
''Oh si brava troietta cosi si fa, non sei fatto per provarci con le ragazze, ma per succhiare cazzi'' quelle parole mi fomentarono. Iniziai a succhiare con più voglia ed avidità. Ero in estasi.
''Ora basta leccami le palle'' mi prese la mano e la guidò verso il cazzo per segarlo mentre mi spingeva la testa verso le sua palle pelose. Erano belle grosse ed emanavano un forte odore maschile. Quel profumo era più inebriante di qualsiasi figa abbia mai sentito in vita mia.
Iniziai a leccarle, forti leccate e poi le presi in bocca una per volta. Mentre la mia lingua si agitava.
''Uh si brava cagnetta sei la mia cagnetta vero?'' mi prede per i capelli ''Rispondi''
''Si lo sono'' senza alcuna dignità tentai di tornare al mio lavoro di leccapalle.
''No ora leccami i piedi cagna''
Non ebbi nessuna esitazione. Mi abbassai e iniziai a leccagli i piedi come la più ubbidiente delle cagne.
''Cazzo non ho mai visto una trasformazione tanto veloce. Mi sa che è ora di benedirti con una bella scopata in culo. Girati''
Mi girai sul pavimento.
Lui mi tolse il costume e mi prese in braccio con una facilità assurda.
Mi sistemò a pecora sul divano e punto la cappella al culo.
''Hai il culo sudato come una troia entrerà facile ma farà male abituati presto perché da oggi ti voglio ogni pomeriggio qui''
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