Mamma confusa ma felice
Scritto da GIANGIA, il 2019-03-06, genere incesti
Mamma confusa
Mi chiamo Marina, 41 anni, a cui piace moltissimo il sesso, anche anale, mi piace assaporare il maschio, sono sposata da 20 anni con Alberto 45 anni, ed un figlio Roberto di 18 anni,
Viviamo in una casa indipendente nel ponente Ligure,quello che vi racconterò, è quello che mi tormenta da circa un anno.
Un pomeriggio primaverile dell'anno scorso, come al solito riassettavo la casa, le solite cose che tutte le donne fanno abitualmente, come al solito,dovendo chiedere a Roberto,
(allora 17enne), se avesse già fatto la doccia, ritirare la biancheria da lavare, entrai nella sua camera, stranamente quel pomeriggio era solo e non come consuetudine con
Franco,suo amico fidato, come dice lui, tre mesi di più, ed una passione sfrenata per i videogame, si frequentano sin da piccoli e a dire il vero si assomigliano anche lo chiamai
nuovamente ma non rispose,sicuramente era seduto alla scrivania incollato al pc, Roberto? ripetei ancora,
nessuna risposta, feci un passo in avanti, non potendolo vedere essendoci l'armadio, come al solito aveva le cuffie alle orecchie, stavo per urlare il suo nome, ma ciò che vidi mi bloccò
persino la voce,Roberto stava guardando un filmato porno, vidi benissimo che si stava masturbando,alla visione di quelle scene,alzai gli occhi allo schermo,una donna matura, era alle prese
con due giovani ragazzi, mentre uno la scopava da dietro,l'altro, sicuramente più giovane si faceva leccare il cazzo, osservai nuovamente mio figlio, che con movimenti ancora inesperti
faceva scorrere la mano stretta al cazzo,da come si muoveva, non sarebbe mancato molto a venire.
Non dovrei dirlo, ma aveva un cazzo come il padre, ma con 27 anni meno,richiusi subito la porta prima che schizzasse,non volevo si imbarazzasse nel vedermi che lo osservavo,tornai in cucina
cercando di non pensare a ciò che avevo visto, e nel frattempo, come avrei dovuto comportarmi in seguito.
Ero indecisa se raccontare tutto a mio Marito o meno, ma preferii tacere,dopo tutto sono atteggiamenti umani, nornalissimi, non furono normali invece, alcune volte, cche incuriosita,lo
osservavo, mentre si faceva la doccia,dal balcone della cucina, riflesso nello specchio del bagno, vedevo cosa faceva dentro la doccia,spesso si eccarezzava il suo giovane cazzo che
con poco diventava duro, spesso mi accorgevo che quelle scene mi sconvolgevano, non dovevo, era mio figlio,ed ora lo immaginavo come amante ma poi mi dicevo che tanto non lo avrebbe saputo
nessuno, sarebbe stato solo un mio segreto.
Un giorno, mentre stendevo, Roberto tornò dall'allenamento, Mamma faccio la doccia, mi disse, mi affrettai e tornai sul balcone, lo spettacolo stava per iniziare, Roberto sotto la doccia si
stava lavando la schiena, ad un tratto si girò,ed ecco nuovamente quel giovane cazzo puntare verso l'alto, lui cominciò a segarsi sempre più velocemente sino a che cominciò a schizzare
copiosi getti sulla tendina, rientrai,e mi accorsi che la mia fica in lacrime aveva bagnato lo slippino, hai finito gli dissi, si si stò uscendo, strofinandosi i capelli ancora umidi
mi disse, mi ci voleva proprio, mi domandai se intendeva la doccia o la sega che si era fatto, presi una spugna e detergente e cominciai a ripulire la doccia, il pensiero di cosa era appena
accaduto li dentro mi eccitava, mentre pulivo, mi accorsi che qualcosa stava ancora colando dalla tendina, lo toccai con i polpastrelli, sentendone la viscosità, era sicuramente lo sperma
di Roberto, strisciando la tendina ne raccolsi ancora, lo annusai, e riconobbi l'odore di maschio,senza pensarci lo portai alla bocca, con la lingua ripulii le dita, gustando quel seme.
Mi vergognai di quello che avevo fatto, ma era più forte di me, mi sedetti sul bidet, mi masturbai pensando a quel giovane cazzo.
Una sera, prima di cena mio marito non era ancora rientrato, ma non serebbe mancato tanto,stavo facendo la doccia, fuori la luce era scarsa, ma notai dalla finestra aperta, considerata
la temperatura, vidi come un ombra, non detti importanza, ma con indifferenza osservai attentamente, c'era Roberto sul balcone che mi guardava, mi venne subito il dubbio che sapesse che
da tempo lo osservavo, ma mi convinsi che anche lui come me gli capito per caso, comunque sapendo della sua presenza, cominciai ad accarezzarmi la fica, facevo colare l'aqcua e sapone
sul seno, ritornavo sulla fica, accennando ad un ditalino, ma il rumore della serratura della porta mi interruppe.
Ciao Mi asciugo e preparo subito cena, dissi a mio Marito,misi un accappatoio, andai in cucina, nel mentre ne usciva Roberto,teneva la mano davanti alla patta, vengo subito disse andando
in camera sua, sorridendo pensai, vengo come?.
La situazione andòavanti per parecchio, a volte lasciavo i miei perizomi o slippini usati in bagno, con la speranza di vederlo annusarli o leccare i miei umori, sino ad una sera, di Luglio,
eravamo a letto, mi venne una voglia di scopare come succedeva da ragazzina, mi avvicinai ad Alberto, cominciai ad accarezzargli il cazzo, lo scappellavo, poi mi chinai e cominciai a
succhiarlo,ci spogliammo, e cominciammo un favoloso 69, vidi la porta della camera socchiusa, stavo per dire a mio marito che bisognava chiudere, quando vidi un piccolo riflesso, senza
farmi notare osservai fissando il mio sguardo in quel punto, non c'erano dubbi, il riflesso era dell'orologio nel polso di Roberto, ci stava guardando mentre stavamo scopando.
Non nascondo che la situazione mi eccitava tantissimo, misi a cavalcioni, pi piegai in modo che la mia fica si vedesse bene, presi il cazzo di Alberto e me lo infilai dentro, lentamente
mi muovevo, sapendo che Roberto ci guardava, lo vedeva entrare e uscire, avrei voluto vedere il suo cazzo in erezione, sicuramente mi avrebbe voluto scopare, godetti come poche volte mi
successe, volevo che vedesse quanto mi piaceva il cazzo, mi girai, Alberto sempre sdraiato, mi abbassai facendo scivolare il cazzo dentro il mio culo, sù e giù sempre più velocemente,
mi è sempre piaciuto farmi inculare, Alberto mi dice sempre che mi hà sposata per questo,un gemito proveniente dal corridoio insospettì mio marito, cos'è stato?, nulla, io non hò sentito
nulla, risposi continuando il ritmo ah vengo dai più veloce, disse Alberto riempiendomi l'intestino del suo seme.
Vado a lavarmi, dissi indossando una vestaglia trasparente, uscii dalla camera chiudendo la porta, a terra c'era tutto il desiderio di Roberto,lo raccolsi con le dita, e nuovamente lo
portai alla bocca, inghiottii, ero felice, Roberto si era masturbato per me.
Ora, tutto questo lo consideravo normale, Roberto mi desiderava e non sapeva che io sapevo, avrei potuto godere di ciò ancora per molto, senza che nessuno lo sapesse, tutto in segreto.
Ormai nel tempo Roberto aveva visto tutto di me, ha visto mentre mi facevo scopare, inculare, succhiare il cazzo di suo padre, a volte da soli in casa, masturbarmicon quello che
poteva essere usato, io sapevo che lui mi spiava, ma non sapeva che io spiavo lui, durante quelle seghe che si faceva.
Un giorno gli chiesi, Roby ,ma con le tue amiche nulla?, cosa intendi Mamma, ma neanche un bacietto?, dai lo sai che non voglio parlarne, ok scusa.
Spesso mi capitava di spiarlo in camera sua mentre visionava quei filmini, spesso una donna con due uomini, forse gli piaceva la situazione!, una esperienza non per tutti chissà.
Da un mese aveva festeggiato il suo 18esimo compleanno, quando ripulendo la sua stanza, trovo copie di annunci di coppie scambiste, oppure che cercano uomini o donne, e mi domandai che
gusti avesse mio figlio, un annuncio mi incuriosì, un giovane che cercava una coppia matura per incontri di sesso, era lui? o forse gli piacerebbe avere delle esperienze?, un pensiero mi
turbava ma mi eccitava anche, l'immaginare di essere nel mio letto, ed avere sdraiati ai lati mio marito e mio figlio, con i cazzi duri e vogliosi di avermi, infilarsi nei miei buchi,
il pensiero mi eccitava, immaginavo di evere il cazzo di Roberto tra la labbra e finalmente poterlo sentire duro in bocca, piegarmi e farmi prendere da dietro, per farmi riempire il culo
ho sempre prediletto farmi inculare,o sdraiata a letto farmi scopare, sentirlo dentro la fica ancora accogliente e calda, guardarlo in faccia mentre esplode la sua eccitazione.
Vorrei parlarne con qualcuno, forse vorrei sentirmi dire che faccio bene a desiderare mio figlio, visto che anche lui mi desidera, ma hò paura di essere giudicata malata o chissà cosa,
mi preoccupa il fatto, che quando faccio sesso con mio marito, immagino sempre che a penetrarmi sia mio figlio.
Un pomeriggio,attorno alle 17,00 rientrai a casaun pò trafelataper la marea di traduzioni che da li a poco avrei dovuto consegnare,ciao Roby, ciao Franco, come va? tutto bene signora grazie,
rispose voltandosi verso di me, ah beata gioventù ripetei richiudendo la porta,andai in camera, presiil ricambio ed andai in bagno per una doccia tonificante.
Immobile nelpiatto doccia, l'aqcua calda scorreva sul mio corpo dandomi una senzazione di rilassamento, poi sentii delle voci come in lontananza,spostai lentamente la tendina, e capii
che quelle voci provvenivano dal terrazzo, ero consapevole, anzi certa che Roberto fosse li per spiarmi,ma non avrei mai creduto che avesse portato con se anche Franco,arrabbiata, ma
anche eccitata cominciai a canticchiare, aprii del tutto la tendina, con la scusa di prendere la spazzola, ma non la richiusi,volevo che mi vedessero.
Mi insaponai e risciaccuai più volte, passandomi le dita tra le labbra della fica, e il culo, volevo eccitarli e mi piaceva farlo.
Uscita dalla doccia, indossai un perizoma color carne, un reggiseno,una t-schirt ed un paio di leggings neri molto aderenti, entrai nella camera di Roberto, Franco ti fermi a cena con noi?
dissi tenendo le gambe leggermente divaricate mettendomi in mostra, no grazie, rispose, domani mattina i miei partono e vanno dai nonni, a proposito mamma, disse Roberto,domani sera
può rimanere a cena e dormire quà?, certo nessun problema, risposi notando Franco con la mano sulla patta, forse a nascondere ancora l'imbarazzo.
Mentre preparavo la cena, il pensiero tornò ai ragazzi, chissà se avevano assistito alle carezze sul mio corpo, chissà se l'eccitazione li aveva portati a masturbarsi per me, chissà
se già altre volte avevo dato spettacolo anche a Franco.
Signora io vado, ancora assorta nel pensiero, mispaventai, mi girai, ah sei tu, vai già via?, notai che mi guardava il sedere, racchiuso in quel tessuto semitrasparente, e cercando uno
strofinaccio per asciugarmi le mani, mi rigirai più volte in maniera che potesse vedermi tutta, aspetta ti accompagno alla porta,salutandolo poggiai la mano sul suo fianco, mi avvicinai
e lo baciai sulla guancia, allora ci vediamo domani ok?, si si rispose richiudendo la porta, giratami,vidi Roberto appoggiato allo stipite della cucina, non potevi metterti qualcosa più
adatto alla tua età? disse col volto imbronciato, perchè sei geloso? risposi, Roberto fece spallucce e si diresse in camera sua.
Il giorno seguente, dopo pranzo,Roberto mi disse che usciva con Franco e che sarebbero rientrati nel pomeriggio, lasciato il lavoro delle traduzioni,mi detti da far per preparare la cena
e una sorta di brandina per Franco, semprechè non avesse cambiato idea, nel prendere cuscino e lenzuola, trovai in un cassettone un paio di tanga, subito non diedi importanza alla
cosa, pensai fossero di qualche sua amichetta,ma poi guardandolo meglio lo riconobbi, era mio e che non trovavo da tempo, lo riposi in modo che Roberto non si accorgesse di nulla.
Rientrarono attorno alle 18.00, mamma abbiamo corso parecchio, ci facciamo una doccia poi se vuoi ti aiutiamo, no no tranquilli è già tutto pronto,ah Franco allora ti fermi a dormire?
si se non disturbo, figurati, ma dovrai accontentarti di come ti hò fatto il letto.
Uno alla volta si fecero la doccia, ed io ero assalita dalla curiosità di vederli nudi, vedere i loro giovani cazzi duri, magari immaginandosi di avermi, ma la paura di essere scoperta
era forte, lasciai perdere e preparai tavola nell'attesa che Alberto rientrasse dal lavoro, si lavasse esi unisse a noi, ragazzi è in tavola!.
Finito dicenare, mio marito si sedette sul divano, ed i ragazzi andarono in camera di mio figlio, lavai i piatti, mamma scusa mi porti il mio cellulare? si un attimo, risposi, lo trovai
sopra il frigo,lopresi e senza volerlo o forse era già aperto, notai una conversazione tra Franco e Roberto, Franco scriveva, "speriamo che i tuoi domani sera scopino", Roberto "hai visto
la fica depilata di oggi, come se la apriva?, ti scoperesti mia madre?" Franco "certo, ma dici che si lascia anche inculare?, Roberto " si, spessola vedo col cazzo di mio padre nel culo,
e da come si muove penso gli piaccia" mamma! allora! si si arrivo eccolo, dovetti spegnere, non potendo continuare a leggere cosa si dicevano.
Il pensiero che mi volevano, mi eccitava moltissimo, tornata in cucina, mi infilai una mano tra le cosce, appoggiata al tavolo, cominciai a passarmi le dita tra le labbra, strofinai il
clitoride, avrei voluto godere, immaginavo i due ragazzi che mi palpavano, si strofinavano a me con i cazzi, uno dopo l'altro mi entravano in bocca, amore mi faresti un caffè? mi interruppe
sul più bello, si lo prendo anchc'io.
andammo in camera,i ragazzi non si sentivano più, Alberto leggeva il giornale sportivo, ed io un libro di Dan Brown,Ripensando a quello che avevo letto sul telefonino di mio figlio,
la porta era nella parete davanti a noi, la lasciai socchiusa apposta e cominciai a leggere, non passò moltissimo, e come prevedevo, notai che lantamente, quella porta che ci divideva,
si stava aprendo, non c'era corrente d'aria, capii che i due porci volevano godersi uno spettacolo tutto per loro, mi reputavo come loro, allungai una mano e presi il cazzo di mio marito,
cominciai a accarezzarlo, hai voglia mi disse Alberto, certo che ho voglia, scoprii dalle lenzuola, e su un fianco cominciai un frenetico pompino, loro petevano vedere tutto essendo a
loro favore, aprii la gamba sinistra mettendo in mostra la fica depilata, infilavo e toglievo le dita, non ero mai stata eccitata così, mi alzai in piedi per poi sedermi sul cazzo di
Alberto,che nel frattempo mi diceva, che troia che sei, girata col culo verso la porta, cominciavo una danza dapprima lenta, poi sempre più veloce, a colpi di reni, cercavo di prenderlo
tutto sempre più forte, dai scopami che vengo dissi, Alberto con la mano sulla mia bocca mi fece cenno che nell'altra stanza c'erano i ragazzi, ah se avesse saputo dove erano invece.
Raggiunto l'orgasmo ripulii con la lingua il cazzo, mi girai verso la porta, lo presi puntandolo sul buco che tanto piace ai miei spettatori,lentamente lo feci scivolare dentro,
entrato tutto, mi accomodai con le gambe e coominciai il saliscendi, era bellissimo, lo sentivo come non mai, forse perchè anche Alberto era molto eccitato dai miei movimenti inconsueti.
Sapevo che mi stavano osservando, a gambe aperte verso di loro che potevano vedere sia il cazzo entrare ed uscire dal culo sia la fica ormai fradicia, nel mentre, mi masturbavo, infilando
2 /3 dita, quanto volevo che entrassero con im mano le loro spade per infilzarmi, dai che vengo, ancora una volta Albertomi interrompeva sul piùbello, aspetta gli dissi, mi misi in
ginocchio, Alberto in piedi sul letto, ripresi in mano il suo cazzo dirigendo il getto di sperma verso la mia faccia, che buona, dissi passandomi la lingua sulle labbra, ripresi in bocca
il cazzo cercando di non tralasciare nemmeno una goccia, il quel momento sarei stata capace di andare dai ragazzi per dissetarmi del loro seme uno ad uno, ma per ora è tutto un sogno.
Mi chiamo Marina, 41 anni, a cui piace moltissimo il sesso, anche anale, mi piace assaporare il maschio, sono sposata da 20 anni con Alberto 45 anni, ed un figlio Roberto di 18 anni,
Viviamo in una casa indipendente nel ponente Ligure,quello che vi racconterò, è quello che mi tormenta da circa un anno.
Un pomeriggio primaverile dell'anno scorso, come al solito riassettavo la casa, le solite cose che tutte le donne fanno abitualmente, come al solito,dovendo chiedere a Roberto,
(allora 17enne), se avesse già fatto la doccia, ritirare la biancheria da lavare, entrai nella sua camera, stranamente quel pomeriggio era solo e non come consuetudine con
Franco,suo amico fidato, come dice lui, tre mesi di più, ed una passione sfrenata per i videogame, si frequentano sin da piccoli e a dire il vero si assomigliano anche lo chiamai
nuovamente ma non rispose,sicuramente era seduto alla scrivania incollato al pc, Roberto? ripetei ancora,
nessuna risposta, feci un passo in avanti, non potendolo vedere essendoci l'armadio, come al solito aveva le cuffie alle orecchie, stavo per urlare il suo nome, ma ciò che vidi mi bloccò
persino la voce,Roberto stava guardando un filmato porno, vidi benissimo che si stava masturbando,alla visione di quelle scene,alzai gli occhi allo schermo,una donna matura, era alle prese
con due giovani ragazzi, mentre uno la scopava da dietro,l'altro, sicuramente più giovane si faceva leccare il cazzo, osservai nuovamente mio figlio, che con movimenti ancora inesperti
faceva scorrere la mano stretta al cazzo,da come si muoveva, non sarebbe mancato molto a venire.
Non dovrei dirlo, ma aveva un cazzo come il padre, ma con 27 anni meno,richiusi subito la porta prima che schizzasse,non volevo si imbarazzasse nel vedermi che lo osservavo,tornai in cucina
cercando di non pensare a ciò che avevo visto, e nel frattempo, come avrei dovuto comportarmi in seguito.
Ero indecisa se raccontare tutto a mio Marito o meno, ma preferii tacere,dopo tutto sono atteggiamenti umani, nornalissimi, non furono normali invece, alcune volte, cche incuriosita,lo
osservavo, mentre si faceva la doccia,dal balcone della cucina, riflesso nello specchio del bagno, vedevo cosa faceva dentro la doccia,spesso si eccarezzava il suo giovane cazzo che
con poco diventava duro, spesso mi accorgevo che quelle scene mi sconvolgevano, non dovevo, era mio figlio,ed ora lo immaginavo come amante ma poi mi dicevo che tanto non lo avrebbe saputo
nessuno, sarebbe stato solo un mio segreto.
Un giorno, mentre stendevo, Roberto tornò dall'allenamento, Mamma faccio la doccia, mi disse, mi affrettai e tornai sul balcone, lo spettacolo stava per iniziare, Roberto sotto la doccia si
stava lavando la schiena, ad un tratto si girò,ed ecco nuovamente quel giovane cazzo puntare verso l'alto, lui cominciò a segarsi sempre più velocemente sino a che cominciò a schizzare
copiosi getti sulla tendina, rientrai,e mi accorsi che la mia fica in lacrime aveva bagnato lo slippino, hai finito gli dissi, si si stò uscendo, strofinandosi i capelli ancora umidi
mi disse, mi ci voleva proprio, mi domandai se intendeva la doccia o la sega che si era fatto, presi una spugna e detergente e cominciai a ripulire la doccia, il pensiero di cosa era appena
accaduto li dentro mi eccitava, mentre pulivo, mi accorsi che qualcosa stava ancora colando dalla tendina, lo toccai con i polpastrelli, sentendone la viscosità, era sicuramente lo sperma
di Roberto, strisciando la tendina ne raccolsi ancora, lo annusai, e riconobbi l'odore di maschio,senza pensarci lo portai alla bocca, con la lingua ripulii le dita, gustando quel seme.
Mi vergognai di quello che avevo fatto, ma era più forte di me, mi sedetti sul bidet, mi masturbai pensando a quel giovane cazzo.
Una sera, prima di cena mio marito non era ancora rientrato, ma non serebbe mancato tanto,stavo facendo la doccia, fuori la luce era scarsa, ma notai dalla finestra aperta, considerata
la temperatura, vidi come un ombra, non detti importanza, ma con indifferenza osservai attentamente, c'era Roberto sul balcone che mi guardava, mi venne subito il dubbio che sapesse che
da tempo lo osservavo, ma mi convinsi che anche lui come me gli capito per caso, comunque sapendo della sua presenza, cominciai ad accarezzarmi la fica, facevo colare l'aqcua e sapone
sul seno, ritornavo sulla fica, accennando ad un ditalino, ma il rumore della serratura della porta mi interruppe.
Ciao Mi asciugo e preparo subito cena, dissi a mio Marito,misi un accappatoio, andai in cucina, nel mentre ne usciva Roberto,teneva la mano davanti alla patta, vengo subito disse andando
in camera sua, sorridendo pensai, vengo come?.
La situazione andòavanti per parecchio, a volte lasciavo i miei perizomi o slippini usati in bagno, con la speranza di vederlo annusarli o leccare i miei umori, sino ad una sera, di Luglio,
eravamo a letto, mi venne una voglia di scopare come succedeva da ragazzina, mi avvicinai ad Alberto, cominciai ad accarezzargli il cazzo, lo scappellavo, poi mi chinai e cominciai a
succhiarlo,ci spogliammo, e cominciammo un favoloso 69, vidi la porta della camera socchiusa, stavo per dire a mio marito che bisognava chiudere, quando vidi un piccolo riflesso, senza
farmi notare osservai fissando il mio sguardo in quel punto, non c'erano dubbi, il riflesso era dell'orologio nel polso di Roberto, ci stava guardando mentre stavamo scopando.
Non nascondo che la situazione mi eccitava tantissimo, misi a cavalcioni, pi piegai in modo che la mia fica si vedesse bene, presi il cazzo di Alberto e me lo infilai dentro, lentamente
mi muovevo, sapendo che Roberto ci guardava, lo vedeva entrare e uscire, avrei voluto vedere il suo cazzo in erezione, sicuramente mi avrebbe voluto scopare, godetti come poche volte mi
successe, volevo che vedesse quanto mi piaceva il cazzo, mi girai, Alberto sempre sdraiato, mi abbassai facendo scivolare il cazzo dentro il mio culo, sù e giù sempre più velocemente,
mi è sempre piaciuto farmi inculare, Alberto mi dice sempre che mi hà sposata per questo,un gemito proveniente dal corridoio insospettì mio marito, cos'è stato?, nulla, io non hò sentito
nulla, risposi continuando il ritmo ah vengo dai più veloce, disse Alberto riempiendomi l'intestino del suo seme.
Vado a lavarmi, dissi indossando una vestaglia trasparente, uscii dalla camera chiudendo la porta, a terra c'era tutto il desiderio di Roberto,lo raccolsi con le dita, e nuovamente lo
portai alla bocca, inghiottii, ero felice, Roberto si era masturbato per me.
Ora, tutto questo lo consideravo normale, Roberto mi desiderava e non sapeva che io sapevo, avrei potuto godere di ciò ancora per molto, senza che nessuno lo sapesse, tutto in segreto.
Ormai nel tempo Roberto aveva visto tutto di me, ha visto mentre mi facevo scopare, inculare, succhiare il cazzo di suo padre, a volte da soli in casa, masturbarmicon quello che
poteva essere usato, io sapevo che lui mi spiava, ma non sapeva che io spiavo lui, durante quelle seghe che si faceva.
Un giorno gli chiesi, Roby ,ma con le tue amiche nulla?, cosa intendi Mamma, ma neanche un bacietto?, dai lo sai che non voglio parlarne, ok scusa.
Spesso mi capitava di spiarlo in camera sua mentre visionava quei filmini, spesso una donna con due uomini, forse gli piaceva la situazione!, una esperienza non per tutti chissà.
Da un mese aveva festeggiato il suo 18esimo compleanno, quando ripulendo la sua stanza, trovo copie di annunci di coppie scambiste, oppure che cercano uomini o donne, e mi domandai che
gusti avesse mio figlio, un annuncio mi incuriosì, un giovane che cercava una coppia matura per incontri di sesso, era lui? o forse gli piacerebbe avere delle esperienze?, un pensiero mi
turbava ma mi eccitava anche, l'immaginare di essere nel mio letto, ed avere sdraiati ai lati mio marito e mio figlio, con i cazzi duri e vogliosi di avermi, infilarsi nei miei buchi,
il pensiero mi eccitava, immaginavo di evere il cazzo di Roberto tra la labbra e finalmente poterlo sentire duro in bocca, piegarmi e farmi prendere da dietro, per farmi riempire il culo
ho sempre prediletto farmi inculare,o sdraiata a letto farmi scopare, sentirlo dentro la fica ancora accogliente e calda, guardarlo in faccia mentre esplode la sua eccitazione.
Vorrei parlarne con qualcuno, forse vorrei sentirmi dire che faccio bene a desiderare mio figlio, visto che anche lui mi desidera, ma hò paura di essere giudicata malata o chissà cosa,
mi preoccupa il fatto, che quando faccio sesso con mio marito, immagino sempre che a penetrarmi sia mio figlio.
Un pomeriggio,attorno alle 17,00 rientrai a casaun pò trafelataper la marea di traduzioni che da li a poco avrei dovuto consegnare,ciao Roby, ciao Franco, come va? tutto bene signora grazie,
rispose voltandosi verso di me, ah beata gioventù ripetei richiudendo la porta,andai in camera, presiil ricambio ed andai in bagno per una doccia tonificante.
Immobile nelpiatto doccia, l'aqcua calda scorreva sul mio corpo dandomi una senzazione di rilassamento, poi sentii delle voci come in lontananza,spostai lentamente la tendina, e capii
che quelle voci provvenivano dal terrazzo, ero consapevole, anzi certa che Roberto fosse li per spiarmi,ma non avrei mai creduto che avesse portato con se anche Franco,arrabbiata, ma
anche eccitata cominciai a canticchiare, aprii del tutto la tendina, con la scusa di prendere la spazzola, ma non la richiusi,volevo che mi vedessero.
Mi insaponai e risciaccuai più volte, passandomi le dita tra le labbra della fica, e il culo, volevo eccitarli e mi piaceva farlo.
Uscita dalla doccia, indossai un perizoma color carne, un reggiseno,una t-schirt ed un paio di leggings neri molto aderenti, entrai nella camera di Roberto, Franco ti fermi a cena con noi?
dissi tenendo le gambe leggermente divaricate mettendomi in mostra, no grazie, rispose, domani mattina i miei partono e vanno dai nonni, a proposito mamma, disse Roberto,domani sera
può rimanere a cena e dormire quà?, certo nessun problema, risposi notando Franco con la mano sulla patta, forse a nascondere ancora l'imbarazzo.
Mentre preparavo la cena, il pensiero tornò ai ragazzi, chissà se avevano assistito alle carezze sul mio corpo, chissà se l'eccitazione li aveva portati a masturbarsi per me, chissà
se già altre volte avevo dato spettacolo anche a Franco.
Signora io vado, ancora assorta nel pensiero, mispaventai, mi girai, ah sei tu, vai già via?, notai che mi guardava il sedere, racchiuso in quel tessuto semitrasparente, e cercando uno
strofinaccio per asciugarmi le mani, mi rigirai più volte in maniera che potesse vedermi tutta, aspetta ti accompagno alla porta,salutandolo poggiai la mano sul suo fianco, mi avvicinai
e lo baciai sulla guancia, allora ci vediamo domani ok?, si si rispose richiudendo la porta, giratami,vidi Roberto appoggiato allo stipite della cucina, non potevi metterti qualcosa più
adatto alla tua età? disse col volto imbronciato, perchè sei geloso? risposi, Roberto fece spallucce e si diresse in camera sua.
Il giorno seguente, dopo pranzo,Roberto mi disse che usciva con Franco e che sarebbero rientrati nel pomeriggio, lasciato il lavoro delle traduzioni,mi detti da far per preparare la cena
e una sorta di brandina per Franco, semprechè non avesse cambiato idea, nel prendere cuscino e lenzuola, trovai in un cassettone un paio di tanga, subito non diedi importanza alla
cosa, pensai fossero di qualche sua amichetta,ma poi guardandolo meglio lo riconobbi, era mio e che non trovavo da tempo, lo riposi in modo che Roberto non si accorgesse di nulla.
Rientrarono attorno alle 18.00, mamma abbiamo corso parecchio, ci facciamo una doccia poi se vuoi ti aiutiamo, no no tranquilli è già tutto pronto,ah Franco allora ti fermi a dormire?
si se non disturbo, figurati, ma dovrai accontentarti di come ti hò fatto il letto.
Uno alla volta si fecero la doccia, ed io ero assalita dalla curiosità di vederli nudi, vedere i loro giovani cazzi duri, magari immaginandosi di avermi, ma la paura di essere scoperta
era forte, lasciai perdere e preparai tavola nell'attesa che Alberto rientrasse dal lavoro, si lavasse esi unisse a noi, ragazzi è in tavola!.
Finito dicenare, mio marito si sedette sul divano, ed i ragazzi andarono in camera di mio figlio, lavai i piatti, mamma scusa mi porti il mio cellulare? si un attimo, risposi, lo trovai
sopra il frigo,lopresi e senza volerlo o forse era già aperto, notai una conversazione tra Franco e Roberto, Franco scriveva, "speriamo che i tuoi domani sera scopino", Roberto "hai visto
la fica depilata di oggi, come se la apriva?, ti scoperesti mia madre?" Franco "certo, ma dici che si lascia anche inculare?, Roberto " si, spessola vedo col cazzo di mio padre nel culo,
e da come si muove penso gli piaccia" mamma! allora! si si arrivo eccolo, dovetti spegnere, non potendo continuare a leggere cosa si dicevano.
Il pensiero che mi volevano, mi eccitava moltissimo, tornata in cucina, mi infilai una mano tra le cosce, appoggiata al tavolo, cominciai a passarmi le dita tra le labbra, strofinai il
clitoride, avrei voluto godere, immaginavo i due ragazzi che mi palpavano, si strofinavano a me con i cazzi, uno dopo l'altro mi entravano in bocca, amore mi faresti un caffè? mi interruppe
sul più bello, si lo prendo anchc'io.
andammo in camera,i ragazzi non si sentivano più, Alberto leggeva il giornale sportivo, ed io un libro di Dan Brown,Ripensando a quello che avevo letto sul telefonino di mio figlio,
la porta era nella parete davanti a noi, la lasciai socchiusa apposta e cominciai a leggere, non passò moltissimo, e come prevedevo, notai che lantamente, quella porta che ci divideva,
si stava aprendo, non c'era corrente d'aria, capii che i due porci volevano godersi uno spettacolo tutto per loro, mi reputavo come loro, allungai una mano e presi il cazzo di mio marito,
cominciai a accarezzarlo, hai voglia mi disse Alberto, certo che ho voglia, scoprii dalle lenzuola, e su un fianco cominciai un frenetico pompino, loro petevano vedere tutto essendo a
loro favore, aprii la gamba sinistra mettendo in mostra la fica depilata, infilavo e toglievo le dita, non ero mai stata eccitata così, mi alzai in piedi per poi sedermi sul cazzo di
Alberto,che nel frattempo mi diceva, che troia che sei, girata col culo verso la porta, cominciavo una danza dapprima lenta, poi sempre più veloce, a colpi di reni, cercavo di prenderlo
tutto sempre più forte, dai scopami che vengo dissi, Alberto con la mano sulla mia bocca mi fece cenno che nell'altra stanza c'erano i ragazzi, ah se avesse saputo dove erano invece.
Raggiunto l'orgasmo ripulii con la lingua il cazzo, mi girai verso la porta, lo presi puntandolo sul buco che tanto piace ai miei spettatori,lentamente lo feci scivolare dentro,
entrato tutto, mi accomodai con le gambe e coominciai il saliscendi, era bellissimo, lo sentivo come non mai, forse perchè anche Alberto era molto eccitato dai miei movimenti inconsueti.
Sapevo che mi stavano osservando, a gambe aperte verso di loro che potevano vedere sia il cazzo entrare ed uscire dal culo sia la fica ormai fradicia, nel mentre, mi masturbavo, infilando
2 /3 dita, quanto volevo che entrassero con im mano le loro spade per infilzarmi, dai che vengo, ancora una volta Albertomi interrompeva sul piùbello, aspetta gli dissi, mi misi in
ginocchio, Alberto in piedi sul letto, ripresi in mano il suo cazzo dirigendo il getto di sperma verso la mia faccia, che buona, dissi passandomi la lingua sulle labbra, ripresi in bocca
il cazzo cercando di non tralasciare nemmeno una goccia, il quel momento sarei stata capace di andare dai ragazzi per dissetarmi del loro seme uno ad uno, ma per ora è tutto un sogno.
Questo racconto di GIANGIA è stato letto 3 6 0 5 1 volte
commenti dei lettori al racconto erotico