La mamma di Tony
Scritto da Massimiliano B., il 2018-07-18, genere etero
Conoscevo Tony da un paio di anni ma era la prima volta che mi invitava a casa sua .
Tony abitava con la madre , anche se trentenne non sentiva il bisogno di un appartamento suo , poi sua madre era vedova da circa 10 anni e sarebbe stato stupido andarsene per condividere casa con un amico.
Arrivai verso le undici del mattino, Tony fece gli onori di casa mi offri un caffè e ci mettemmo a parlare di lavoro, entrambi facciamo gli sceneggiatori per una nota casa di produzione di fiction, e i nostri ultimi lavori stavano andando per la maggiore sia sulle TV italiane e vendute bene anche all’estero.
Poco prima di mezzogiorno arrivò Daniela la mamma di Tony, non era come la immaginavo, ma piccolina, circa 1,60 e rotondetta con un bel caschetto biondo è un viso solare.
Si presentò baciandomi sulle guance, ho detto tante volte a Tony che volevo conoscerti e finalmente oggi ci sei , resti a pranzo, vero, disse con il tono di chi non accetta un no.
Pranzammo tutti e tre insieme, poi arrivò una telefonata a Tony dalla compagnia teatrale del paesino dove vivevano e a cui dava una mano per gli spettacoli, vi lascio soli per il caffè poi torno e continuiamo a lavorare.
Daniela continuò a chiacchierare poi mi invitò a vedere il resto dell’appartaMento appena ristrutturato.
La cucina , il bagno ,la sala, la camera di Tony con studio annesso lo conoscevo già , poi la sua camera da letto.
Tutta arredata con i toni del viola e del bianco aveva in bella mostra sul comodino a destra del letto una collezione di vibratori , cromati , lisci con le nervature di un vero cazzo, senza vergogna me li fece vedere per poi dirmi sai ho solo 55 anni e il cazzo mi piace ancora
Mi mise una mano sul pacco e le labbra sulle mie ficcandomi la lingua in bocca.
Non ho una predilezione per le donne mature ma davanti ad un invito del genere non mi sono tirato indietro.
Le ho aperto la cerniera del vestito e lei lo ha lasciato scivolare a terra , sotto era molto sexy , con un reggiseno rosso, micro tanga e reggicalze sempre rosso.
Un bel culetto a mandolino e una fica glabra dove spostato il tanga infilai due dita trovandola già bagnata.
Si inginocchio’ mi apri i pantaloni tirandomi fuori l’uccello e iniziando subito a succhiarlo, la lingua si muoveva andando dalla cappella, leccando tutta l’asta fino ad arrivare a succhiarmi le palle.
La misi alla pecorina e la presi da dietro entrando comodamente nella fica completamente fradicia, la tenevo saldamente per i fianchi e la pompavo fortemente, il culo , lo voglio nel culo , non me lo feci ripetere due volte e la penetrai forse un po’ rudemente perché urlo’
Di dolore, poi di piacere, fino in fondo voglio sentire le tue palle sbattere su di me.
Un ora passa in fretta Tony arrivò senza che lo sentissimo ce lo ritrovammo sulla porta della stanza che ci guardava.
Vi divertite, Daniela rispose subito SIIII , bene so che mia madre
Voleva conoscerti per questo , ti ha visto una volta in piscina e si era innamorata di te.
Guardai Daniela che mi rispose con un sorriso.
Devo chiamarti Papà o zio mi disse Tony ridendo, non lo so ma visto che per i prossimi mesi dobbiamo lavorare insieme potrei dormire nel letto di tua madre se non la disturbo.
Sentendo questa frase Daniela disse a Tony , si però ora chiudi la porta io e Roberto dobbiamo discutere su quale parte del letto dormirà è finita la frase si rimise a succhiarmi il cazzo, Tony chiuse la porta dicendomi , ho capito che oggi dovrò lavorare da solo a stasera.
Tony abitava con la madre , anche se trentenne non sentiva il bisogno di un appartamento suo , poi sua madre era vedova da circa 10 anni e sarebbe stato stupido andarsene per condividere casa con un amico.
Arrivai verso le undici del mattino, Tony fece gli onori di casa mi offri un caffè e ci mettemmo a parlare di lavoro, entrambi facciamo gli sceneggiatori per una nota casa di produzione di fiction, e i nostri ultimi lavori stavano andando per la maggiore sia sulle TV italiane e vendute bene anche all’estero.
Poco prima di mezzogiorno arrivò Daniela la mamma di Tony, non era come la immaginavo, ma piccolina, circa 1,60 e rotondetta con un bel caschetto biondo è un viso solare.
Si presentò baciandomi sulle guance, ho detto tante volte a Tony che volevo conoscerti e finalmente oggi ci sei , resti a pranzo, vero, disse con il tono di chi non accetta un no.
Pranzammo tutti e tre insieme, poi arrivò una telefonata a Tony dalla compagnia teatrale del paesino dove vivevano e a cui dava una mano per gli spettacoli, vi lascio soli per il caffè poi torno e continuiamo a lavorare.
Daniela continuò a chiacchierare poi mi invitò a vedere il resto dell’appartaMento appena ristrutturato.
La cucina , il bagno ,la sala, la camera di Tony con studio annesso lo conoscevo già , poi la sua camera da letto.
Tutta arredata con i toni del viola e del bianco aveva in bella mostra sul comodino a destra del letto una collezione di vibratori , cromati , lisci con le nervature di un vero cazzo, senza vergogna me li fece vedere per poi dirmi sai ho solo 55 anni e il cazzo mi piace ancora
Mi mise una mano sul pacco e le labbra sulle mie ficcandomi la lingua in bocca.
Non ho una predilezione per le donne mature ma davanti ad un invito del genere non mi sono tirato indietro.
Le ho aperto la cerniera del vestito e lei lo ha lasciato scivolare a terra , sotto era molto sexy , con un reggiseno rosso, micro tanga e reggicalze sempre rosso.
Un bel culetto a mandolino e una fica glabra dove spostato il tanga infilai due dita trovandola già bagnata.
Si inginocchio’ mi apri i pantaloni tirandomi fuori l’uccello e iniziando subito a succhiarlo, la lingua si muoveva andando dalla cappella, leccando tutta l’asta fino ad arrivare a succhiarmi le palle.
La misi alla pecorina e la presi da dietro entrando comodamente nella fica completamente fradicia, la tenevo saldamente per i fianchi e la pompavo fortemente, il culo , lo voglio nel culo , non me lo feci ripetere due volte e la penetrai forse un po’ rudemente perché urlo’
Di dolore, poi di piacere, fino in fondo voglio sentire le tue palle sbattere su di me.
Un ora passa in fretta Tony arrivò senza che lo sentissimo ce lo ritrovammo sulla porta della stanza che ci guardava.
Vi divertite, Daniela rispose subito SIIII , bene so che mia madre
Voleva conoscerti per questo , ti ha visto una volta in piscina e si era innamorata di te.
Guardai Daniela che mi rispose con un sorriso.
Devo chiamarti Papà o zio mi disse Tony ridendo, non lo so ma visto che per i prossimi mesi dobbiamo lavorare insieme potrei dormire nel letto di tua madre se non la disturbo.
Sentendo questa frase Daniela disse a Tony , si però ora chiudi la porta io e Roberto dobbiamo discutere su quale parte del letto dormirà è finita la frase si rimise a succhiarmi il cazzo, Tony chiuse la porta dicendomi , ho capito che oggi dovrò lavorare da solo a stasera.
Questo racconto di Massimiliano B. è stato letto 6 5 8 8 volte
commenti dei lettori al racconto erotico