Fiaba estiva immorale. La fuga del Principe dal convento di suore...

Scritto da , il 2018-07-01, genere orge

Andiamo dal Principe?

La Madre Badessa sta impegnandosi a fondo nella salita al Golgota, ora il suo è un vero Calvario!
E' alla quarta stazione.
Ah... quanto ha urlato in corrispondenza della terza!
Quella denominata... "la prima caduta della croce", le sue preghiere e le sue urla di piacere del martirio che si impone hanno svegliato tutto il convento.
Ora affronta la quarta... quella dell'... "l'incontro di..."censura" con la... "censura!".
Dago le si è disposto dietro, la tiene per la vita e l'aiuta a farsi impalare come si deve.
La alza e la fa ricadere con forza sul grosso piolo a forma di cazzo.
A volte la tira verso di se e cerca di penetrarla nel... ehmm... grosso culo. A volte ci riesce a volte no... il fatto è che non deve far perdere il ritmo alla Santa donna.
Non sono una sciocchezza le quattordici stazioni da percorrere!
Ecco... passano alla quinta... "il cireneo aiuta... "censura" a portare la croce-".
Anche Dago ci ha preso gusto e sadicamente gode a veder urlare dal piacere-dolore la futura santa.
L'aiuta con una soddisfazione sempre crescente.

Intanto il Principe si annoia.
Ma un sussurro richiama la sua attenzione, appena fuori dalla porta una suora lo chiama.
Le si accosta e vede una giovane novizia. Poco più di una ragazza. Le chiede cosa desidera.

-Vostra Grazia mi aiuti... la madre superiora dice che sono troppo giovane per diventare santa... ma io ho un gran desiderio di martirio... voglio anch'io percorrere la via del Calvario... ma... mi voglio impegnare ancora di più di loro, voglio percorrerlo... Vostra Grazia mi capisca... usufruendo del... insomma... usando il mio posteriore. Voglio martirizzarmi proprio... tanto da arrivare sfasciata e tanto santa in cima...-

Il principe subito si infervora.

-Come vuoi essere aiutata...?-

-Vostra Grazia mi prepari... favorisca allargarmi come ha fatto con la Badessa...-

-Si che te lo faccio! Su spogliati e mettiti a pecorella cara figliola... ti allargo eccome!-

La sua sessualità era ammosciata dato il massiccio uso... ma ora?
Pensare di avere un delizioso culo di una giovane novizia? Subito la verga gli ridiventa istantaneamente di ferro e appena lei si pone sulle ginocchia lui le si approssima. Cerca quello che ritiene dover essere un delizioso e stretto pertugio fra le sode e bianche natiche!
E... invece?
E invece trova una galleria!
Un buco larghissimo e usato.
Usato da attrezzi davvero smisurati tanto che lui entra senza neanche sforzare.
Lo toglie e prova davanti, ma anche qui è tutto troppo largo, troppo... troppo! Torna fra le natiche e per poter godere entra anche una mano stretta sulla verga, ora si sente stringere abbastanza e senta la giovane donna lamentarsi, riesce a darle quello che chiede!
E cioè di allargarla sempre più, prova a far entrare anche l'altra mano in quella cavità davvero spropositata.
Le chiede mentre la monta.

-Ma chi ti ha allargato così? Quale animale... quale essere?-

-Ahah... che bello è! Continuate vi prego Vostra Grazia, come mi allarga bene con le due mani... Vostra Grazia! Ora si che soffro! Ahah... e' stato il sant'uomo del mio confessore, prima con il suo arnese di carne e poi utilizzando tutti i prodotti dell'orto, cetrioli... zucchine... melanzane, sempre più grossi... fino ad usare quelli enormi, prima davanti... e poi dietro, mi ha raccontato del mistero divino della transun... transun e qualcosa che non ricordo...-

-Della transun... stazione? Ti sbagli... sorella, uhmm... ora inizio a sentirti, tra poco ti riempirò... sai? Quel mistero è ben tutt'altra cosa.-

-No... Vostra Grazia, il mio confessore è veramente santo, mentre mi aiutava a cercare la mia strada verso il paradiso mi diceva che questo mistero dispone che tutto quello che può entrare davanti può entrare anche dietro e sapete bene cosa intendeva con questo, è davvero un sapiente... sa tutti i misteri.-

Santo? Sapiente? Mah... pensa il Principe.
Il Principe si sforza di godere... vuole riempire del suo seme quel buco. E' meravigliato di trovare fra quelle giovani, seriche e quasi innocenti natiche uno sproposito di buco simile.
Mentre fa andare dentro e fuori la sua verga e le mani congiunte, la suorina racconta di un incontro avvenuto, lei con il suo confessore e poi ancora il Vescovo e un rappresentante del clero romano di passaggio.
Le hanno esaminato tutto... provato tutto. E le hanno usato tutto. Ricorda che aveva completamente le loro mani dentro, sia davanti che dietro!
Il principe riesce a godere sentendo questo racconto e si stacca.
Non si è accorto che nel frattempo sono osservati, si è radunato intorno a loro un piccolo gruppo di religiose. Reclamano di essere aperte anche loro.
Dicono... perché loro... no?
Anche loro hanno il diritto di diventare sante e di assurgere alla soglia del paradiso!
Il Principe, uomo dalle mille e mille scopate, si spaventa.
Queste lo ridurranno ad uno straccio, sono senza limiti nella loro legittima speranza di santità!
Prende tempo, dice loro che torna subito, si avvicina a Dago che sta aiutando la Badessa a superare la settima stazione, quella della "seconda caduta della croce" e gli dice sottovoce...

-Dago... vai ad aiutare delle suore in difficoltà, ti stanno aspettando appena fuori, io vado e preparo per la nostra partenza, dobbiamo scappare o queste ci distruggono! Ti do un'ora, se non arrivi entro quel termine ti lascio qua.-

-Altre suore da scopare? Da allargare? Vado subito...-

Dago abbandona la Badessa e corre. il Principe si reca nella foresteria dove soggiorna il suo seguito, fa loro fretta e appena pronti partono.
Dago?
Ha lasciato scadere il termine di tempo concessogli.
Dite che si è fermato? E che già vi manca il suo grosso arnese?
Ah... non temete... lettrici, vi dico che appena la sera del giorno successivo un Dago stravolto e stanchissimo si riunisce al suo Principe e credetemi... ha lo sguardo pieno di paura, è terrorizzato, allucinato!
Chissà cosa quelle sante donne avranno preteso da lui.
Se volete ve lo faccio raccontare, ma per il momento è talmente sfinito da non poter neanche parlare!

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