Mia suocera 1

Scritto da , il 2017-02-05, genere incesti

Ciao a tutti, mi chiamo Giulia, 27 anni laureanda in lettere antiche, sposata con Marco e con una figlia di 11 mesi. Marco è ingegnere meccanico e lavora su una piattaforma off-shore nel Mare del Nord, 15 giorni di lavoro e 15 di ferie, lavoro duro, ma per lui di soddisfazione sia professionale che di iperstipendio, in dollari su banca svizzera, lui dice : ancora 8 anni e poi mi metto in proprio con mio padre, anche lui ingegnere, per fare consulenze per le piattaforme. Io vado e vengo, con la piccola, dall’aeroporto Malpensa quando parte e quando arriva. Quando arriva mi metto carina carina, di norma io prenoto 8/10 giorni di ferie, ovviamente non al mare, per stare insieme e goderci la nostra intimità con la piccola, l’inverno affittiamo un appartamentino a Canazei per andare a sciare, passione di entrambi.
Verso la fine di agosto dell’anno scorso mia suocera mi fa - potresti venire a trovarmi con la piccola, accompagni Marco a Milano e poi vieni a Finale Ligure ( i miei suoceri hanno una villetta ) così respirate un po’ di aria di mare e di salsedine che vi fa bene, Claudio (mio suocero ) riprende il lavoro e domenica rientra, così ci facciamo compagnia e mi godo la piccola - ne parlo con Marco, ne è entusiasta, la domenica lo accompagno e poi vado direttamente a Finale, non c’è traffico e verso le 11.30 sono lì. Mi accoglie Carla (mia suocera ) in costume da bagno con grande cordialità e gioia, mi abbraccia ed incomincia a vezzeggiare la piccola tutta felice, mi fa - ho preparato un riso freddo con un vino rosato fresco, ci riposiamo e poi al mare verso le tre che il sole ha perso forza - Ci accomodiamo a tavola e poi andiamo a riposare, io nella stanza che era di mio marito con la piccola.
Verso le tre ci avviamo al mare, la villetta è a due passi, se il mio costume è ridotto il suo non è da meno, non lasciamo nulla all’immaginazione, apriamo l’ombrellone accomodiamo la piccola all’ombra bella incremata, apriamo le sdraio e ci accomodiamo al sole ed io incomincio la mia ritualità della creme e Carla, mia suocera, mi fa - vuoi che ti spalmo la crema sulla schiena? - ringrazio e mi metto supina slacciandomi il reggiseno, Carla si avvicina strizza la crema sulla schiena e poi la spalma con la punta delle dita con movimenti circolari molto soft partendo dal collo e piano sulla schiena sfiorandomi la pelle, sento il suoi polpastrelli leggeri toccarmi appena, poi li sento premere delicati e poi ancora lambirmi e accarezzarmi in una deliziosa sensazione di relax, mi accarezza e mi spalma la crema sui fianchi soffermandosi sulla pelle più delicata e sensibile, chiudo gli occhi e sono totalmente rilassata, Carla mi mette ancora un po’ di crema e di nuovo incomincia con le dita leggere il suo sfiorare e lambire lieve, quasi una carezza, sento i suoi polpastrelli disegnare arabeschi sulla mia schiena, sui fianchi ed ancora sento che il disegno lieve scende sui lombi in leggere, voluttuose e sensuali volute alternando le unghie ed i polpastrelli, un erotismo sottile ed insinuante, sono totalmente rilassata ed anche un po’ turbata, sento fremiti nella pancia - come sei brava- le faccio - ti piace? è un massaggio tantra molto rilassante, hai una bella schiena ed un bel culetto ed ora puoi prendere il sole tranquilla - mi fa lei- la ringrazio e la guardo incuriosita mentre si sdraia : è una bella donna, tonica con ancora il ventre quasi piatto, una quarta di seno due belle gambe.
Sdraiate parliamo del più e del meno, i soliti discorsi da spiaggia frivoli e vacui , guardiamo le piccola che gioca, la vezzeggiamo, la accarezziamo, ce la spupazziamo anche, di tanto in tanto mi sorprendo a guardare Carla e la sorprendo più volte con gli occhi sul mio corpo, ho flash di memoria delle carezze molto sensuali ricevute. Strana sensazione. Verso le cinque e mezzo ci alziamo per andare a casa. Facciamo ordine, metto la piccola in carrozzina e ci avviamo a casa. Appena a casa ci facciamo un thè alla menta per rinfrescarci poi io lavo la piccola , la rinfresco le metto la cremina e la cambio ora il mio piccolo ninnolo è bello e profumato, nel frattempo mia suocera si fa la doccia ed io riordino la cucina metto tazze, pentolino ecc. a lavare. Carla esce in accappatoio dalla doccia, entro io e mi butto sotto il getto con beatitudine, sento la pelle rinascere, respiro profondo, lascio che il getto mi innondi i capelli ed il corpo, provo un benessere indicibile, mi rilasso totalmente, sto bene con me stessa. chiudo la doccia, mi asciugo, mi metto l’accappatoio ed esco dal bagno, incrocio sul corridoio mia suocera che mi fa -vuoi che ti metta un po’ di doposole? - grazie - le dico e mi fa entrare in stanza sua e mi fa sdraiare bocconi sul suo lettone, mi solleva l’ accappatoio ed, ad un momento di mia ritrosia mi, dice - su, su non far ritrosie, siamo fra donne stai tranquilla e rilassata se vuoi che ti metta il dopo sole -un po’ perplessa mi lascio fare, lei prende il flacone della crema e me la schizza sulla schiena, ho un fremito nel sentire il getto freddo, ma lei subito inizia a spalmarlo , incomincia dalle spalle con mano aperta per distribuirlo e poi inizia il gioco sottile dei polpastrelli , la sinfonia dello sfioramente con le dita incomincia, un lieve tocco seguito da una leggera pressione poi ancora uno sfioramento leggero sulle spalle, sul collo, sento le sue dita che mi toccano e poi si alzano come pizzicassero leggere le corde di un’arpa in un armonico accordo, mi distendo al suo tocco e lei continua leggera sulla schiena, sui fianchi, i miei seni schiacciati sentono le sue dita che indugiano in una carezza lieve, senza tempo, le sue dita cantano sulla mia pelle in mille toccatine, suonano una sinfonia di sensazioni bellissime e finora a me sconosciute, deglutisco ho perso le forze, emozioni nuove mai pensate, sbalordimento e sorpresa, mia suocera, la mamma di mio marito, mi sta conducendo con delicatezza in una nuvola di dolce voluttà e maliziosa sensualità, sento che pulsa la mia femminilità più intima, sono bagnata. Mi accarezza le natiche seguendo la loro sensuale curva, sono abbandonata in queste sensazioni, le mie gambe non più controllate si dischiudono, la sua mano sulla coscia mi dischiude ancor più, sono aperta agli occhi di mia suocera che ad un tratto mi fa - girati, che ti spalmo davanti- non reagisco, ho la mente liquefatta, mi giro, l’accappatoio si apre, sono nuda davanti a mia suocera, mi guarda mi dice in un sussurro - sei molto bella Giulia, hai un corpo desiderabile, è armonia pura, è da baci - io sento appena le parole sussurrate, ho il cervello in corto circuito, mi abbandono a queste sensazioni mai provate prima, tanta delicatezza, tanta grazie e tenerezza, le sue mani a coppa sui seni, carezza lenta, profonda il mio corpo sussulta, i capezzoli fra le sue dita, li titilla, li rotola, li strizza con tanta dolcezza, la mia testa reclinata guarda il corpo di Carla, l’accappatoio aperto mi mostra la sua nudità di donna matura, piena, rigogliosa, il seno generoso ed ancora tonico, i capezzoli scuri su un’areola seducente ed allettante, il pube ben curato nel suo boschetto attraente, è la prima volta che guardo una donna nuda, mi sorprende la sua desiderabilità. La sua mano sul ventre ..ondeggia piano .. Una carezza lunga, lenta, calda, un brivido.. il mio.. il respiro rallenta, sono quasi in apnea, guardo la mia amante con occhi socchiusi, scende sul monte di venere, alzo il bacino le vengo incontro, la cerco, un dito mi cerca, si insinua nelle mie pieghe più intime e segrete, scorre nella mia intimità lentamente, mi tocca il clitoride teso, gonfio, lo titilla piano, gira in torno a piccoli e lenti cerchi poi su ancora al glande in un ritmo che solo una donna può imprimere, una mano di donna sa cosa vuole una donna e poi mi penetra, un dito ...due...ad uncino si muove dentro, sento che mi liquefo, sono in vortice che mi trascina inesorabile nel suo gorgo mi vorrei arrampicare, uscire, ma il mio sforzo è inutile o forse io non voglio uscire da questo caleidoscopio di sensualità, il mio respiro greve, un sorriso di maliziosa e deliziosa complicità sulle sue labbra, il bacino segue il ritmo delle sue dita, la vedo portarsi una mano sul pube si cerca, si allarga, la guardo eccitata sento che le mie papille recettive della pelle si cortocircuitano con le sinapsi del cervello ed io esplodo in un orgasmo che mi scuote, mi fa sussultare, il respiro manca, ondate di calore dal ventre al cervello ,godo sono in apnea, farfalle frullano nella pancia, godo ancora il mio ventre sussulta, gemiti di piacere, mi spalanco a Carla, a mia suocera , godo ancora più e più volte.
Le dita dentro di me continuano il loro rimico moto finché il mio respiro si regolarizza ed incomincio a scendere dal plateax del piacere, le ondate dell’orgasmo si attenuano come il mare dopo la tempesta, siamo nude, vicine sento il suo profumo di donna misto al mio, mi porta le sue dita intrise del mio miele alle labbra ed io lecco e succhio quelle dita complici che mi hanno dato un piacere nuovo che neanche da sola conoscevo. Ci stendiamo sul letto in silenzio mano nella mano, ho il cervello vuoto quando sentiamo la piccola piangere, ci alziamo di scatto ed infilato l’accappatoio andiamo da lei.

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