Schiavo, cornuto e umiliato da mia moglie
Scritto da stefano_slave, il 2015-08-10, genere dominazione
Sono cornuto e schiavo di mia moglie.
Da sempre sono stato attirato dall'idea di essere umiliato,cornificato e sottomesso. Ho sempre desiderato avere una moglie che volesse trattarmi in questo modo, ma non mi è stato possibile trovarla, le ragazze mi disprezzavano e basta.Per questo motivo fino a due anni fa questa è stata solo una fantasia che potevo solo immaginare, e la realizzavo, in piccola parte andando con delle prostitute che pagavo perchè mi umiliassero a voce. Spesso bastava che mentre io leccavo le loro ascelle o le scarpe mi dicessero che si erano soddisfatte con uomini molto più dotati di me che mi sborravo addosso. Fu proprio con una di loro, Fiorella, con cui mi capitava di andare abbastanza spesso, che si instaurò un buon rapporto, e che mi mise in contatto con Valentina, che sarebbe poi divenuta mia moglie. Mi ricordo ancora che eravamo in macchina e che io mi stavo segando mentre annusavo le sue scarpe e lei mi diceva da quanti negri si era fatta sbattere quel giorno. In breve mi portò all'orgasmo e poi scambiammo due chiacchere, nelle quali lei mi disse che aveva una conoscente molto giovane, che era rimasta incinta e che era disperata perchè non voleva abortire ma non sapeva come affrontare i genitori, molto rigidi, che non avrebbero mai accettato una figlia ragazza-madre (anche se oramai la ragazza era più che maggiorenne). D'impulso dissi "la sposo io se vuole". Fiorella si mise a ridere, ma poi assieme ragionammo che poteva essere una soluzione intelligente. Insomma in breve combinammo un incontro a tre. Valentina mi piacque subito. Bruna, abbastanza alta (1,67), capelli alle spalle, occhi verdi, i segni della gravidanza già evidenti (i seni si stavano ingrossando e la pancia era già gonfia). Aveva 21 anni, mentre io allora ne avevo 55. Mi raccontò un poco della sua storia, sapeva bene il mestiere di Fiorella e mi disse che sapeva quello che piaceva a me. Per farla breve: l'attrazione fu reciproca. In pochi giorni stabilimmo un accordo che prevedeva che ci saremmo sposati, e tutte le regole che avrebbero normato la nostra unione.
Il contratto diceva più o meno questo:
1) Stefano e Valentina si sposano entro due mesi,
2) Stefano dovrà provvedere a mantenere Valentina, il figlio che aspetta (e che stefano riconoscerà come proprio) ed eventuali altri figli che arriveranno
3) Stefano ubbidirà in ogni fantasia sessuale di Valentina, sarà a lei completamente sottomesso;
4) Valentina avrà una totale libertà di azione sessuale: potrà incontrare tutti i partner che desidera, dove, come e quanto vuole e dovrà semplicemente informare Stefano ogni volta che lo cornifica;
5)la sessualità di Stefano è completamente controllata da Valentina. Dal giorno del matrimonio sarà lei a decidere se e quando Stefano potrà scopare o masturbarsi.
Accettai di slancio e Valentina anche, e in poco tempo, circa due mesi, le nozze. La sera prima andai -su ordine di Valentina - con Fiorella, la quale mi raccontò come sarei stato schiavizzato, si fece annusare i piedi e dopo che sborrai mi infilò una cinturà di castità, le cui chiavi sarebbero state date a Valentina - Valentina intanto avrebbe passato la sera a scopare con un suo trombamico (ne aveva tanti).
Dopo il matrimonio venimmo accompagnati a casa dal trombamico e da Fiorella che erano anche stati testimoni. Li per la prima volta ebbi la possibilità di leccare la figa di Valentina. Era molto pelosa, piena di sborra (si era fatta sbattere nei bagni del ristorante mi disse), e davanti al suo trombamico e a Fiorella la dovetti leccare. Era incredibile quanta sborra ci fosse dentro. Leccavo succhiandola fuori e inghiottendola mentre Valentina mi derideva, perchè il mio cazzo era microscopico (6 cm in piena erezione menre il suo amico superava i 22 cm) fino a quando mi scaccio via per farsi riempire ancora dal suo fusto. Io in ginocchio assistevo, leccando i piedi di Valentina (il loro odore mi faceva impazzire). Fiorella intanto si masturbava con un grosso dildo . Venimmo in 4 insieme. Io poi ho bevuto di nuovo tutti i succhi. Quindi il trombamico e Fiorella se ne andarono e io e Valentina andammo a dormire.
Al mattino per prima cosa Valentina si fece leccare ancora la figa fino ad avere un orgasmo. Il mio cazzetto venne rinchiuso di nuovo nella cintura di castità.
Durante il viaggio di nozze (due settimane al mare delle canarie) non ci fu giorno in cui non venni cornificato e non dovessi bere dalla figa di mia moglie la sborra di almeno due uomini diversi. Io dovevo garantirle con la mia lingua almeno tre orgasmi al giorno.
Da allora le umiliazioni sono andate in crescendo. Ora in casa mi fa vestire da donna, mi scopa con lo strap-on, le bevo la pipì regolarmente e anche le pulisco figa e culo dopo che si è soddisfatta con dei veri maschi. Un paio di volte ho anche pulito il culo dopo che ha fatto la cacca.
Più la pancia si ingrossa (ora è all'ottavo mese) più diventa insaziabile, e adesso gli orgasmi che le devo procurare sono almeno cinque) e le piace che mentre lei cena io sono ai suoi piedi a leccarle piedi e figa.
Mi toglie la cintura di castità una volta alla settimana, e mi permette col cazzino di toccarle le ascelle, che tiene pelose. Appena avviene sborro immediatamente, quindi devo pulire con la bocca e poi vengo rinchiuso di nuovo. A volte la supplico di poterla scopare ma mi dice che col cazzino che mi ritrovo non potrei soddisfarla mai. Forse me lo farà fare dopo che ha partorito.
Tutto questo mi procura una eccitazione continua, e ogni volta che penso a quanto è porca mi chiedo fin dove vorrà portarmi.
Da sempre sono stato attirato dall'idea di essere umiliato,cornificato e sottomesso. Ho sempre desiderato avere una moglie che volesse trattarmi in questo modo, ma non mi è stato possibile trovarla, le ragazze mi disprezzavano e basta.Per questo motivo fino a due anni fa questa è stata solo una fantasia che potevo solo immaginare, e la realizzavo, in piccola parte andando con delle prostitute che pagavo perchè mi umiliassero a voce. Spesso bastava che mentre io leccavo le loro ascelle o le scarpe mi dicessero che si erano soddisfatte con uomini molto più dotati di me che mi sborravo addosso. Fu proprio con una di loro, Fiorella, con cui mi capitava di andare abbastanza spesso, che si instaurò un buon rapporto, e che mi mise in contatto con Valentina, che sarebbe poi divenuta mia moglie. Mi ricordo ancora che eravamo in macchina e che io mi stavo segando mentre annusavo le sue scarpe e lei mi diceva da quanti negri si era fatta sbattere quel giorno. In breve mi portò all'orgasmo e poi scambiammo due chiacchere, nelle quali lei mi disse che aveva una conoscente molto giovane, che era rimasta incinta e che era disperata perchè non voleva abortire ma non sapeva come affrontare i genitori, molto rigidi, che non avrebbero mai accettato una figlia ragazza-madre (anche se oramai la ragazza era più che maggiorenne). D'impulso dissi "la sposo io se vuole". Fiorella si mise a ridere, ma poi assieme ragionammo che poteva essere una soluzione intelligente. Insomma in breve combinammo un incontro a tre. Valentina mi piacque subito. Bruna, abbastanza alta (1,67), capelli alle spalle, occhi verdi, i segni della gravidanza già evidenti (i seni si stavano ingrossando e la pancia era già gonfia). Aveva 21 anni, mentre io allora ne avevo 55. Mi raccontò un poco della sua storia, sapeva bene il mestiere di Fiorella e mi disse che sapeva quello che piaceva a me. Per farla breve: l'attrazione fu reciproca. In pochi giorni stabilimmo un accordo che prevedeva che ci saremmo sposati, e tutte le regole che avrebbero normato la nostra unione.
Il contratto diceva più o meno questo:
1) Stefano e Valentina si sposano entro due mesi,
2) Stefano dovrà provvedere a mantenere Valentina, il figlio che aspetta (e che stefano riconoscerà come proprio) ed eventuali altri figli che arriveranno
3) Stefano ubbidirà in ogni fantasia sessuale di Valentina, sarà a lei completamente sottomesso;
4) Valentina avrà una totale libertà di azione sessuale: potrà incontrare tutti i partner che desidera, dove, come e quanto vuole e dovrà semplicemente informare Stefano ogni volta che lo cornifica;
5)la sessualità di Stefano è completamente controllata da Valentina. Dal giorno del matrimonio sarà lei a decidere se e quando Stefano potrà scopare o masturbarsi.
Accettai di slancio e Valentina anche, e in poco tempo, circa due mesi, le nozze. La sera prima andai -su ordine di Valentina - con Fiorella, la quale mi raccontò come sarei stato schiavizzato, si fece annusare i piedi e dopo che sborrai mi infilò una cinturà di castità, le cui chiavi sarebbero state date a Valentina - Valentina intanto avrebbe passato la sera a scopare con un suo trombamico (ne aveva tanti).
Dopo il matrimonio venimmo accompagnati a casa dal trombamico e da Fiorella che erano anche stati testimoni. Li per la prima volta ebbi la possibilità di leccare la figa di Valentina. Era molto pelosa, piena di sborra (si era fatta sbattere nei bagni del ristorante mi disse), e davanti al suo trombamico e a Fiorella la dovetti leccare. Era incredibile quanta sborra ci fosse dentro. Leccavo succhiandola fuori e inghiottendola mentre Valentina mi derideva, perchè il mio cazzo era microscopico (6 cm in piena erezione menre il suo amico superava i 22 cm) fino a quando mi scaccio via per farsi riempire ancora dal suo fusto. Io in ginocchio assistevo, leccando i piedi di Valentina (il loro odore mi faceva impazzire). Fiorella intanto si masturbava con un grosso dildo . Venimmo in 4 insieme. Io poi ho bevuto di nuovo tutti i succhi. Quindi il trombamico e Fiorella se ne andarono e io e Valentina andammo a dormire.
Al mattino per prima cosa Valentina si fece leccare ancora la figa fino ad avere un orgasmo. Il mio cazzetto venne rinchiuso di nuovo nella cintura di castità.
Durante il viaggio di nozze (due settimane al mare delle canarie) non ci fu giorno in cui non venni cornificato e non dovessi bere dalla figa di mia moglie la sborra di almeno due uomini diversi. Io dovevo garantirle con la mia lingua almeno tre orgasmi al giorno.
Da allora le umiliazioni sono andate in crescendo. Ora in casa mi fa vestire da donna, mi scopa con lo strap-on, le bevo la pipì regolarmente e anche le pulisco figa e culo dopo che si è soddisfatta con dei veri maschi. Un paio di volte ho anche pulito il culo dopo che ha fatto la cacca.
Più la pancia si ingrossa (ora è all'ottavo mese) più diventa insaziabile, e adesso gli orgasmi che le devo procurare sono almeno cinque) e le piace che mentre lei cena io sono ai suoi piedi a leccarle piedi e figa.
Mi toglie la cintura di castità una volta alla settimana, e mi permette col cazzino di toccarle le ascelle, che tiene pelose. Appena avviene sborro immediatamente, quindi devo pulire con la bocca e poi vengo rinchiuso di nuovo. A volte la supplico di poterla scopare ma mi dice che col cazzino che mi ritrovo non potrei soddisfarla mai. Forse me lo farà fare dopo che ha partorito.
Tutto questo mi procura una eccitazione continua, e ogni volta che penso a quanto è porca mi chiedo fin dove vorrà portarmi.
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