Consapevole depravazione 8

Scritto da , il 2021-08-08, genere esibizionismo



Anna abbracciata a Milos si faceva strada tra i tavoli bassi e le poltroncine che formavano piccole isole intorno alla pista. Era quello che Ralph aveva voluto una puttana ed io ero restato a guardarla, ancheggiare su quei trampoli mostrando due gambe meravigliose ed un culo quasi perfetto. La scollatura scopriva quasi interamente le tette , ma ormai Anna non sembrava neppure vergognarsi. Tutti la squadravano da cima a piedi.
Milos fu fermato da suoi conoscenti, un gruppo di italiani tra i quali non feci fatica a riconoscere i tre del nostro hotel .
“Sempre con belle donne chi è ?” gli chiese quello che sembrava conoscere meglio Milos. A tutti la presentava come amica di Ralph “E’ italiana, è qua in vacanza …. ed al marito piace vederla girare vestita così,ma è pur sempre una signora per bene”
I commenti erano grossolani indirizzati all’abbigliamento di Anna .
“Anche una signora per bene, sotto sotto, nasconde i suoi segreti” sorrise Milos.
“Già ma poi neanche tanto sotto sotto pensavo di aver visto tutto in hotel – rispose Giacomo il più anziano dei tre che conoscevamo,di aspetto sgradevole, rubizzo, grassoccio – dopo che l’abbiamo vista vestita in modo castigato per qualche giorno è sorprendente vederla così trasformata”
Neppure il tempo di reagire che l’altro ragazzo, amico di Giacomo aggiunse rivolto a me “si è lasciata accarezzare il culo sull’ascensore senza dire nulla ma tu veramente sei disposto ad accettare qualunque le possa chiedere Ralph?”
E concluse “una signora per bene non gira con un abito così lascivo e la borsetta con quel fumetto men che meno con un girocollo con quella scritta”
Questo permise a Ralph di giocare l’ultima carta per spingere Anna verso la sua pubblica depravazione “ma è il suo nome”.
Risero tutti. Gli sguardi erano tutti su di lei “per davvero è il suo nome?”
“digli come ti chiami” quasi le ordinò Ralph seriamente. Anna mi guardò arrossendo, forse non era quello che si aspettava neppure lei, abbassò la testa e sommessamente disse “puttana”.

Non ebbi la forza di reagire ma ormai era tardi per ritornare indietro.
“basta poco per trasformare una seria signora in una zoccola esibizionista - le disse - vedi anche tuo marito quando ti ha spinta a scendere seminuda nella hall dell’hotel ha capito quanto tu sia puttana dentro, pronta ad offrirti a degli ospiti del vostro stesso hotel.”
“Dai puttana siediti tra noi …” e due si spostarono per farle prendere posto.
Anna cercò di declinare l’invito. Milos scosse la testa come se capisse la situazione “hanno ben apprezzato le tue performance di questa sera, con quel minicostume in hotel ed ora seminuda girare in mezzo alla gente. Del resto l’hai detto tu stessa come ti chiami, non vorrai deluderli?”
Le spostò una sedia senza darle alternative .“Ricordati come devi sederti” le disse Ralph tirandole una manata sul culo. Guardò Ralph come se non potesse disubbidirgli, e poi mi rigettò un’occhiata e senza che io potessi obiettare lei si sedette tra i due che l’avevano invitata. A disagio sollevò la gonna scoprendo le cosce ancora di più lasciando tutti stupiti nel vederla appoggiare il culo nudo sulla sedia. Ralph mi indicò il posto che avrei dovuto occupare, beandosi del potere che aveva esercitato su Anna “non mi era mai capitato di avere tra le mani una signora per bene che si lasciasse trascinare così facilmente verso la depravazione” mi disse battendomi una mano sulla spalla.
Quella frase mi fece capire che non era la prima vittima caduta tra le mani di Ralph e capii che si stava aprendo un abisso davanti a mia moglie senza che lei avesse neppure cercato di ribellarsi .
Non pago Ralph le fece un cenno netto allargando le mani che teneva giunte. Restai di sasso nel vedere Anna divaricare le ginocchia offrendo a me e Milos che eravamo seduti di fronte lo spettacolo indecoroso del suo sesso.

Fui distratto dall’arrivo del cameriere che chiese le ordinazioni. “la signora?” disse rivolto ad Anna .Milos lo interruppe “ la signora si chiama puttana” ed il cameriere senza perdere il controllo richiese “ la puttana cosa prende”.
La frase ricca di sottintesi suscitò l’ilarità di tutti.
Passammo un po’ di tempo dove tutti ormai si rivolgevano a lei chiamandola puttana. Essendo italiani, fu fatta la domanda più ovvia , dove abitassimo. Già quella frase mi stava facendo ulteriormente rabbrividire, ma sobbalzai nel venire a conoscenza che la loro città era anche la mia ed ancor peggio che Ralph passava gran parte dell’anno nella stessa città.
Ovvio che inventai una località la più lontana dalla nostra reale residenza. Anche se la sfortuna era dietro all’angolo, uno solo abitava vicino ma non passava molto tempo in città. Tirai un fiato di sospiro.

Ralph iniziò a giocherellare con una videocamera filmando il locale e i dintorni, commentare che ora appena sarebbe arrivata avrebbe potuto immortalarla in mezzo a loro. Mi sentii sprofondare all’idea che ora avrebbe voluto avere anche una testimonianza filmata di Anna avrebbero mai potuto riconoscerla una volta rientrati nella nostra città.
Pensai a quale iniziativa prendere per fermare quella degradazione di Anna ,ma purtroppo non riuscii a fare nulla.

Uno della compagnia si alzò “puttana vieni a ballare” . Per un attimo Anna non fiatò e sentimmo l’invito di Ralph “ Dai puttana sei qua apposta” . Anna si alzò e seguì il suo cavaliere.
Ralph guardava Anna ballare senza dire nulla. Guardai verso la pista dove lo sconosciuto teneva Anna ben stretta con le mani ben ancorate attorno alla sua vita accarezzandole di tanto in tanto la pelle nuda scoperta da quell’ampia scollatura sulla schiena ma non disdegnando degli sguardi supponenti dentro la scollatura con le sue tette che sembravano dover esplodere fuori dal vestito da un momento all’altro. La musica era continua ed ormai era stretta a quell’uomo da qualche minuto. Giacomo si alzò “ credo che sia giusto cambiare il cavaliere” e si diresse nel centro della pista obbligando l’altro a cedergli il posto.
L’altro ritornò al tavolo e guardando la scritta sulla borsettina di Anna la commentò “cresciuta è cresciuta,ma è anche davvero una prostituta?”
Ralph enigmatico gli chiese cosa ne pensasse. “se gira sempre nuda sotto i vestiti e con quello che si porta addosso direi proprio di si”
“provate allora chiederlo al marito” e mi indicò.
“gli piace esibire la sua donna e mi ha concesso di poterla trasformarla ancor più laidamente”
Cadde il gelo e la sorpresa .Giacomo che aveva finito di ballare con Anna per niente sconvolto riprese dicendo che ero fortunato ad avere una moglie così. Poi facendosi serio e arrogante aggiunse “scusa ma ha sentito il mio cazzo teso e non ha fatto una piega”.
Ero sul punto di sbottare, ma la situazione precipitò.

Mentre lei ormai sulla pista era stretta dal ragazzo che le aveva palpato il culo in ascensore, uno sconosciuto si avvicinò al nostro tavolo. Era evidente che conoscesse Milos a cui indicò Anna e senza mezzi termini parlarono di lei come di una puttana, poi se ne andò con la promessa di poter ballare pure lui con Anna.
“tua moglie inizia a riscuotere successo” fu i commento sarcastico di Ralph.
Così passò ancora una buona mezz’ora dove ora Milos ora Ralph la costrinsero a ballare con altri sconosciuti che poterono godere abbondantemente delle sue grazie. Mia moglie aveva ballato con degli sconosciuti ed era stata esibita, palpata senza che né lei né io ci fossimo ribellati e quel che era peggio era il fatto che fosse stata presa veramente per una puttana. Cercai di indignarmi con Ralph che calmo mi fece osservare che vestita in quel modo era naturale passare per una puttana. Gli ribattei che aveva capito male che non era quel genere di donna che lui si immaginava. Sarcastico mi rispose “può essere vero, ma sta o no andando in giro seminuda a farsi palpare da tutti gli sconosciuti del locale? - e, facendosi volgare, aggiunse- sentendo tutti i loro cazzi in tiro mentre si strusciavano a lei.” Ero senza parole. Mi sfidò a provare se non fosse vero quello che mi stava dicendo. Quando Anna ritornò tra noi non le diedi tempo di sedere e la portai a ballare. Abbracciai mia moglie e finalmente potei ballare con lei. Le mani sulla sua vita permettevano sicuramente di capire che sotto l’abito era completamente nuda. Stringendola sentii il mio sesso scoppiare contro di lei. In un momento capii che tutti quelli che avevano ballato con lei avevano potuto provare la mia stessa sensazione appoggiandole contro l’uccello. Non fu difficile immaginare anche il contrario, quindi anche lei non avrebbe potuto fare a meno di sentire tutti quei sessi contro il suo corpo coperto da pochi millimetri di stoffa. Ralph aveva ragione. Anna ci stava provando gusto a farsi trattare da puttana.
Riuscii solo a sussurrarle all’orecchio che doveva smettere di lasciarsi trattare in quel modo. Non riuscivo più ad accettare che Ralph e Milos continuassero a trattarla come una prostituta senza riguardo
“mi hai spinta tu nelle loro mani” La presi per mano accompagnandola verso l’uscita ma fui bloccato da Milos.
“tua moglie è la mia puttana era quello che mi hai chiesto, quindi ritorna al tavolo e guarda come balla una puttana”.
Prese di nuovo Anna per un braccio e la trascinò in mezzo alla pista.
Raggiunsi il nostro tavolo e mi sedetti. Milos la stringeva,le mani scivolavano sui fianchi e restai senza parole quando con lenti movimenti prese a sollevarle la gonna. Il cuore mi stava per uscire dalla gola, ,Milos sollevava lentamente la gonna fino a lasciarla col culo completamente nudo ,tenendola sempre stretta a se.
Forse Anna rinsavì in un attimo e ritornò al nsotro tavolo accomodandosi la gonna. Pensai ad una sua ribellione, invece si sedette , come le aveva insegnato Ralph, sollevando la gonna ed appoggiando il sedere nudo sulla sedia. Giacomo si rivolse a Ralph senza mezzi termini “ visto che decidi tu e non suo marito a cui l’avevo già proposto, se vuoi la paghiamo anche e bene, se passa la notte con noi”
Mi stavo per alzare ma la voce di Ralph mi paralizzò “ora mia cara mi sembra che tu ci abbia dimostrato come ti sia calata nel ruolo quindi non vedo perché tu non possa finire la serata nei loro letti.- Ralph le si rivolse con fare ambiguo - e visto che tuo marito ti ha interamente abbandonata come una puttana nelle mani di Milos , è a lui che dovresti chiedere se puoi concludere la serata con questi signori che tu conosci benissimo .”
Lei lo guardò esitante “cosa vuol dire? – balbettò – Non potete trattarmi come una …… ” guardò Giacomo ed i suoi amici quasi vergognandosi nel completare la frase.
“Volevi dire come una puttana; visto come ti sei lasciata preparare non ho dubbi” fu la secca risposta di Ralph”

“Ma prima Giacomo ed i suoi amici aspetteranno di vedere come Milos vuole prepararti per la serata”
Cosa volesse dire con quella frase l’avrei purtroppo capito più tardi,anche se fosse ormai evidente come Ralph stesse offrendo Anna a quei tre come se realmente si trattasse di una prostituta.
Giacomo sottolineò che avrebbero anche evitato di vedere cosa Milos volesse ancora da lei, tanto erano infoiati all’idea di farsi una signora che sino al giorno prima sembrava una santa e che ora si era abbassata a quelle richieste indecorose.
“Aspettate e sarete ancor più sorpesi, vi aspetto di sopra” concluse Ralph e fece cenno ad Anna di seguire Milos.




Così Anna potrà offrire di nuovo le sue grazie prima del prossimo capitolo mentre il marito continuerà a spingerla ad esibirsi sempre più indecentemente
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