Nuovo eden 6 - Una troia, un cornuto e la loro bambina nera

Scritto da , il 2021-06-29, genere incesti

-Vuoi che chiamiamo mio marito?-

Aveva chiesto Genny a Giovanna la quale non riusciva a nascondere la sua brama di conoscere tutti i segreti di quell'incredibile posto.

-Vieni su con me!-

Aveva detto Genny prendendola e per mano e scusandosi coi presenti per la momentanea assenza, rivolgendosi al padre gli aveva detto:

-Papà, io porto Giovanna a conoscere meglio "Nuovo Eden" e tu aiuta suo figlio e suo marito a fare conoscenza con qualche altro socio della casa.

Magari fai scendere Ester col marito e la loro bambina nera così bella e vispa anche se non assomiglia al padre.-

(Ester era una prosperosa e vivace ragazza col marito impotente.

Al contrario lei aveva una incredibile vitalità, una carica erotica incredibile ed una incontenibile voglia di vivere la vita in tutte le sue sfumature compreso una innata voglia di trasgredire ogni regola imposta dal conformismo ottuso e bigotto che ammorba la nostra società.

Da giovinetta aveva anche frequentato i figli dei fiori sposandone gli stili di vita gioiosi e libertini.

Quando aveva conosciuto il marito Danilo di buona famiglia benestante, aveva subito capito che era impotente e, con un certo cinico opportunismo, proprio per quel motivo aveva deciso di sposarlo.

Col tempo, lo aveva plasmato alle sue esigenze sino a renderlo totalmente dipendente dalla sua volontà e dai suoi desideri e dalla sua smania di godere in ogni modo del sesso.

Il suo istinto trasgressivo era talmente forte da farle rifiutare ogni cosa che pareva appartenere alla sfera del conformismo e per questo motivo, aveva subito abbandonato l'idea di adottare un bambino o di farsi ingravidare come una troia qualunque da uno dei suoi amanti abituali anche se la cosa, non sarebbe dispiaciuta al marito.

Lei voleva di più, voleva andare oltre, voleva avere un bambino nero!

Anche lei per sua fortuna, aveva incontrato sulla sua strada il Ginecologo Franco al quale si era rivolta per una fastidiosa cistite una estate in cui il suo medico di fiducia era assente per ferie.

Mai incontro avrebbe potuto avere esito più felice.

Dopo la guarigione erano finiti a scopare nello studio in presenza del marito.

Da quel momento la loro frequentazione era diventata piuttosto assidua non solo sessualmente ma entrando anche nel profondo della loro intimità esistenziale e dei loro desideri proibiti.

D'altra parte, quelle erano le pazienti preferite dal medico.

Naturalmente, se non si teneva conto delle implicazioni legali, familiari e sociali, avere un bambino nero, sarebbe stato facile con tutti i migranti di colore a disposizione.

Ovviamente, ci sarebbe anche stato un problema di sicurezza igienica e di salute.

Stabilito che si poteva fare, il dottore aveva organizzato ogni cosa.

Con l'aiuto della parrocchia aveva progettato uno screening sullo stato di salute di alcuni soggetti poi, dopo averne verificato l'assenza di patologie e la capacità riproduttiva, aveva affidato al marito il compito, che già svolgeva abitualmente, di farli incontrare con sua moglie senza che vi fosse alcun collegamento col suo studio.

Per la moglie, era stata una specie di terno al lotto.

Nei pochi giorni di ovulazione,era riuscita a farsi chiavare da quasi venti neri con un godimento mai provato prima e rimanendone infine impregnata.

Una volta gravida, il ginecologo che si era occupato del parto, con un altro sotterfugio era riuscito a far attribuire la maternità ad una ragazza di colore per poi far adottare a loro la bambina.

Per un lungo periodo, avevano continuato a vivere la vita di sempre coi parenti e gli amici sino al giorno in cui, "tardando la sua gravidanza naturale" avevano deciso per l'adozione rendendone partecipi parenti e amici.

Da quel momento,erano diventati i più assidui frequentatori di "Nuovo Eden" e, manco a dirlo lei ne era la più vivace, aperta e disponibile troia.)

La presenza di Ester con in braccio la sua bellissima creatura e l'insignificante cornuto, aveva impressionato il figlio e il marito di Giovanna la quale, accompagnata da Genny era giunta in un ambiente in cui un grande schermo era collegato ad un computer.

La prima immagine che vi era apparsa era quella del marito di Genny che stava inculando sua madre.

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