Io e la mamma incesto infinito 4 - la mamma mi offre la sua amica Giovanna
Scritto da coccoduro, il 2016-08-30, genere incesti
"Bravo Angelo mio, pomeriggio vedremo se...", avvicinandosi al mio orecchio,"ci sarà l'occasione di farci una sana e goduriosa scopata"
Col rientro dei miei fratelli ci sedemmo a tavola per mangiare, mia madre chiese loro se andava tutto bene e se erano contenti di aver dormito dai nonni, loro felici risposerò di esserne felici e che vi avrebbero dormito volentieri anche in futuro' perchè i nonni erano divertenti, mia madre guardandoni sorridendo disse:
"Bellissimo così ci divertiremo tutti" e mi strizzò l'occhio.
Nel pomeriggio con la presenza dei miei fratelli non ci fù possibile realizzare il nostro desiderio, tranne qualche rapida strusciata e un infuocato lingua in bocca, oltretutto nel tardo pomeriggio venne a farci visita l'amica della mamma Giovanna, io come la volta precedente mi offrì di preparare il caffè, mia madre invito la Giovanna ancora una volta a sedersi sui gradini delle scale e, come un replay, si realizzò la stessa scena, loro sulle scale io di fronte, non osavo guardare la Giovanna per paura di offendere la mamma, lei invece guardandomi mi fece cenno con gli occhi di guardare la Giovanna che ignara di tutto stava con le gambe leggermente scostate, non che ci fosse molto da vedere, tranne qualche centimetro di coscia, la mamma scherzando con lei comincio a spingerla e toccarla sulle ginocchia facendo in modo che la sua gonna risalisse e, con abile mossa la costrinse ad alzare le gambe scosciandosi mostrandomi tutta la sua intimità, poi ritornando alla normalità mamma mi fece cenno di allontanarmi, io come la volta precedente andai in cucina lasciandole sole, pochi minuti e sentii la mamma che parlava con la Giovanna.
"Allora come va tutto bene?"
"Si, si tutto bene"
"Allegra tra meno di un mese ritornano i nostri mariti"
"Già, sai che allegria, ritrovarseli tutte le sere ubriachi per casa e, poi a letto col loro alito puzzolente che ti montano sopra, per cosa poi.... niente, vabbè pazienza"
"Anche tu Giovanna con lo stesso problema, mio marito giusto la prima notte quando arriva e in parte l'ultima prima di ripartire riesce a fare qual'cosa, le altre neanche a parlarne, mi viene su e, a volta ci prova a volte si addormenta"
"Siamo state sfortunate, dovevamo sposare degli uomini che non ci lasciassero sempre sole e, sopratutto che non amassero troppo la bottiglia"
"Dimmi un po Giovanna ma tu non hai mai avuto la tentazione di farti un amante"
"La tentazione si, ma come faccio il paese è piccolo e si corre il rischio che si venga a sapere; e tu?"
"Senti Giovanno, io non posso perchè ho 3 figli per casa, anche se la tentazione ci sarebbe, tu invece sei sola non dovrebbe esserti difficile"
"No, no ho troppa paura, e poi un estraneo che venisse a trovarmi lo noterebbero tutti, sai che casino succederebbe se si sapesse in giro che qualc'uno viene in casa mia, mio marito mi ammazzerebbe, no grazie preferisco arrangiarmi da sola"
"Dovresti trovare qualc'uno che non destasse nessuna curiosità se verrebbe a casa tua, insomma qualc'uno che già frequenta la tua casa"
"Ma non c'è nessuno, sai che io in paese non ho conoscenze non essendo originaria di qua, tranne te tuo marito e i tuoi fi..., no ho capito cosa vuoi dire, tuo figlio Angelo, ma è un ragazzo, è tuo figlio e tu sei la mia migliore amica non potrei, magari lui non mi vorrebbe neanche"
"Tranquilla non ti agitare, si è vero mi riferisco ad Angelo, tanto ragazzo non è, poi l'hai detto anche tu che ha un bel fisico, una volta mi è capitato di vederlo sotto la doccia e, ti posso assicurare che SOTTO non è proprio un ragazzo anzi è più che un uomo, poi che sia figlio mio, che sono la tua migliore amica, a me non darebbe fastidio che lui ti scopasse anzi, ne sarei felicissima, perchè so che tu lo ameresti come un figlio, sul fatto poi che lui potrebbe non volerti ho seri dubbi, da come ti ha guardato tra le gambe poco fa sono sicura che ti sarebbe saltato addosso subito se non ci fossi stata io, comunque per questo lascia fare a me, troverò il modo d'informarmi' l'importante è che tu mi confermi che saresti disponibile a farti scopare da lui"
"A questo punto si, sarei disponibile, almeno mi toglierebbe le ragnatele dalla figa"
"Va bene allora ne riparleremo"
"Ciao Clara scappo ho da sbrigare delle faccende"
Cosi la Giovanna lascio la nostra casa e la mamma mi raggiunse in cucina, entrando borbotto:
"Si faccende, so io le sue faccende, va a farsi un ditalino"
"Amore hai sentito"
"Si mamma, ma non capisco"
"Cosa c'è da capire, voglio che tu diventi l'amante di Giovanna, così quando non puoi scopare con me vai da lei e ti svuoti i coglioni e, poi lei è la mia migliore amica voglio che anche lei godi di questo bel cazzone che ti ritrovi" e mi mise la mano sulla patta.
"Allora amore ti andrebbe di scoparti la Giovanna?"
"Si mamma la scoperei volentieri, ho sempre voglia, solo non vorrei che tu ne soffra"
"Tranquillo amore hai tanta energia che potrai fotterci tutte e due, anche insieme, ti amo bambino mio"
"Anchio mamma ti amo, adesso ancora di più"
"Lasciami cucinare, intanto chiama i tuoi fratelli che stanno giocando fuori che ceniamo,dopo cena vai pure fuori ma non tornare tardi al massimo dopo un po che i tuoi fratelli sono andati a letto e si sono addormentati, dobbiamo parlare"
Dandomi un bacio sulla guancia e una strizzatina al cazzo mi allontano da lei ridendo.
Dopo pranzo uscii con gli amici per un giro nel paese, chiacchierando con loro, l'argomento era, come sempre, il sesso, ogn'uno raccontava le proprio conquiste o tentate conquiste, le quali al massimo portavano come trofeo un sorriso o al più un bacio, io da parte mia inventavo delle avventure dove riuscivo a sbirciare le cosce di qualche ragazzina o signora, mentre il mio pensiero andava alla mamma la mia puttana personale e, adesso anche alla Giovanna, con la quale non vedero l'ora d'intrattenermi,fantasticando su quello che le avrei fatto, intanto arrivate le 22 feci rientro a casa, trovai la mamma in cucina che rammendava ascoltando la radio a basso volume, segno che i miei fratelli fossero a letto e dormivano già, mi avvicinai a lei e dandole un bacio sulla guancia la salutai.
"Ciao mamma; Tutto bene?"
"Ciao tesoro, si tutto bene, cos'è questo saluto da ragazzino, dammi un bel bacio, un bacio da vero amante"
Così l'abbracciai baciandola sulla bocca, le nostre lingue cominciarono a duellare tra di loro, limonammo per alcuni minuti, poi spense la radio.
"Vieni amore andiamo in camera mia"
A quel punto memore di quando il papà era in casa e la notte scopavano e, io me ne accorgevo sentendo il loro letto cigolare e la testata sbattere contro il muro, dissi alla mamma:
"Ma mamma non possiamo, il letto fà rumore, Marco ci sentirebbe"
"Lo so amore, scoperemo sul pavimento come due veri amanti, vieni andiamo"
"Corriamo mamma ho una voglia matta di fotterti"
Così senza far rumore raggiungemmo la camera da letto, mamma stese una coperta sul pavimento e ci stendemmo sopra spogliandoci e cominciando a toccarci"
"Tesoro stasera voglio che tu mi scopi come stamattina, a pecorina, dammelo tutto sfiniscimi a colpi di cazzo"
Così fù, una scopata dura mentre la mamma per non urlare si mordeva le mani, quando stavo per venire mi sfilai da lei che si girò imboccando il mio cazzo e mi fece venire in bocca ingoiando fino all'ultima goccia.
"Grazie amore ho bevuto una camomilla calda, cosi stanotte dormo serena, adesso vai a dormire in camera tua, meglio che tuo fratello domani mattina ti trovi nel tuo letto.
"Notte mamma"
"Notte Angelo mio"....
continua......
Col rientro dei miei fratelli ci sedemmo a tavola per mangiare, mia madre chiese loro se andava tutto bene e se erano contenti di aver dormito dai nonni, loro felici risposerò di esserne felici e che vi avrebbero dormito volentieri anche in futuro' perchè i nonni erano divertenti, mia madre guardandoni sorridendo disse:
"Bellissimo così ci divertiremo tutti" e mi strizzò l'occhio.
Nel pomeriggio con la presenza dei miei fratelli non ci fù possibile realizzare il nostro desiderio, tranne qualche rapida strusciata e un infuocato lingua in bocca, oltretutto nel tardo pomeriggio venne a farci visita l'amica della mamma Giovanna, io come la volta precedente mi offrì di preparare il caffè, mia madre invito la Giovanna ancora una volta a sedersi sui gradini delle scale e, come un replay, si realizzò la stessa scena, loro sulle scale io di fronte, non osavo guardare la Giovanna per paura di offendere la mamma, lei invece guardandomi mi fece cenno con gli occhi di guardare la Giovanna che ignara di tutto stava con le gambe leggermente scostate, non che ci fosse molto da vedere, tranne qualche centimetro di coscia, la mamma scherzando con lei comincio a spingerla e toccarla sulle ginocchia facendo in modo che la sua gonna risalisse e, con abile mossa la costrinse ad alzare le gambe scosciandosi mostrandomi tutta la sua intimità, poi ritornando alla normalità mamma mi fece cenno di allontanarmi, io come la volta precedente andai in cucina lasciandole sole, pochi minuti e sentii la mamma che parlava con la Giovanna.
"Allora come va tutto bene?"
"Si, si tutto bene"
"Allegra tra meno di un mese ritornano i nostri mariti"
"Già, sai che allegria, ritrovarseli tutte le sere ubriachi per casa e, poi a letto col loro alito puzzolente che ti montano sopra, per cosa poi.... niente, vabbè pazienza"
"Anche tu Giovanna con lo stesso problema, mio marito giusto la prima notte quando arriva e in parte l'ultima prima di ripartire riesce a fare qual'cosa, le altre neanche a parlarne, mi viene su e, a volta ci prova a volte si addormenta"
"Siamo state sfortunate, dovevamo sposare degli uomini che non ci lasciassero sempre sole e, sopratutto che non amassero troppo la bottiglia"
"Dimmi un po Giovanna ma tu non hai mai avuto la tentazione di farti un amante"
"La tentazione si, ma come faccio il paese è piccolo e si corre il rischio che si venga a sapere; e tu?"
"Senti Giovanno, io non posso perchè ho 3 figli per casa, anche se la tentazione ci sarebbe, tu invece sei sola non dovrebbe esserti difficile"
"No, no ho troppa paura, e poi un estraneo che venisse a trovarmi lo noterebbero tutti, sai che casino succederebbe se si sapesse in giro che qualc'uno viene in casa mia, mio marito mi ammazzerebbe, no grazie preferisco arrangiarmi da sola"
"Dovresti trovare qualc'uno che non destasse nessuna curiosità se verrebbe a casa tua, insomma qualc'uno che già frequenta la tua casa"
"Ma non c'è nessuno, sai che io in paese non ho conoscenze non essendo originaria di qua, tranne te tuo marito e i tuoi fi..., no ho capito cosa vuoi dire, tuo figlio Angelo, ma è un ragazzo, è tuo figlio e tu sei la mia migliore amica non potrei, magari lui non mi vorrebbe neanche"
"Tranquilla non ti agitare, si è vero mi riferisco ad Angelo, tanto ragazzo non è, poi l'hai detto anche tu che ha un bel fisico, una volta mi è capitato di vederlo sotto la doccia e, ti posso assicurare che SOTTO non è proprio un ragazzo anzi è più che un uomo, poi che sia figlio mio, che sono la tua migliore amica, a me non darebbe fastidio che lui ti scopasse anzi, ne sarei felicissima, perchè so che tu lo ameresti come un figlio, sul fatto poi che lui potrebbe non volerti ho seri dubbi, da come ti ha guardato tra le gambe poco fa sono sicura che ti sarebbe saltato addosso subito se non ci fossi stata io, comunque per questo lascia fare a me, troverò il modo d'informarmi' l'importante è che tu mi confermi che saresti disponibile a farti scopare da lui"
"A questo punto si, sarei disponibile, almeno mi toglierebbe le ragnatele dalla figa"
"Va bene allora ne riparleremo"
"Ciao Clara scappo ho da sbrigare delle faccende"
Cosi la Giovanna lascio la nostra casa e la mamma mi raggiunse in cucina, entrando borbotto:
"Si faccende, so io le sue faccende, va a farsi un ditalino"
"Amore hai sentito"
"Si mamma, ma non capisco"
"Cosa c'è da capire, voglio che tu diventi l'amante di Giovanna, così quando non puoi scopare con me vai da lei e ti svuoti i coglioni e, poi lei è la mia migliore amica voglio che anche lei godi di questo bel cazzone che ti ritrovi" e mi mise la mano sulla patta.
"Allora amore ti andrebbe di scoparti la Giovanna?"
"Si mamma la scoperei volentieri, ho sempre voglia, solo non vorrei che tu ne soffra"
"Tranquillo amore hai tanta energia che potrai fotterci tutte e due, anche insieme, ti amo bambino mio"
"Anchio mamma ti amo, adesso ancora di più"
"Lasciami cucinare, intanto chiama i tuoi fratelli che stanno giocando fuori che ceniamo,dopo cena vai pure fuori ma non tornare tardi al massimo dopo un po che i tuoi fratelli sono andati a letto e si sono addormentati, dobbiamo parlare"
Dandomi un bacio sulla guancia e una strizzatina al cazzo mi allontano da lei ridendo.
Dopo pranzo uscii con gli amici per un giro nel paese, chiacchierando con loro, l'argomento era, come sempre, il sesso, ogn'uno raccontava le proprio conquiste o tentate conquiste, le quali al massimo portavano come trofeo un sorriso o al più un bacio, io da parte mia inventavo delle avventure dove riuscivo a sbirciare le cosce di qualche ragazzina o signora, mentre il mio pensiero andava alla mamma la mia puttana personale e, adesso anche alla Giovanna, con la quale non vedero l'ora d'intrattenermi,fantasticando su quello che le avrei fatto, intanto arrivate le 22 feci rientro a casa, trovai la mamma in cucina che rammendava ascoltando la radio a basso volume, segno che i miei fratelli fossero a letto e dormivano già, mi avvicinai a lei e dandole un bacio sulla guancia la salutai.
"Ciao mamma; Tutto bene?"
"Ciao tesoro, si tutto bene, cos'è questo saluto da ragazzino, dammi un bel bacio, un bacio da vero amante"
Così l'abbracciai baciandola sulla bocca, le nostre lingue cominciarono a duellare tra di loro, limonammo per alcuni minuti, poi spense la radio.
"Vieni amore andiamo in camera mia"
A quel punto memore di quando il papà era in casa e la notte scopavano e, io me ne accorgevo sentendo il loro letto cigolare e la testata sbattere contro il muro, dissi alla mamma:
"Ma mamma non possiamo, il letto fà rumore, Marco ci sentirebbe"
"Lo so amore, scoperemo sul pavimento come due veri amanti, vieni andiamo"
"Corriamo mamma ho una voglia matta di fotterti"
Così senza far rumore raggiungemmo la camera da letto, mamma stese una coperta sul pavimento e ci stendemmo sopra spogliandoci e cominciando a toccarci"
"Tesoro stasera voglio che tu mi scopi come stamattina, a pecorina, dammelo tutto sfiniscimi a colpi di cazzo"
Così fù, una scopata dura mentre la mamma per non urlare si mordeva le mani, quando stavo per venire mi sfilai da lei che si girò imboccando il mio cazzo e mi fece venire in bocca ingoiando fino all'ultima goccia.
"Grazie amore ho bevuto una camomilla calda, cosi stanotte dormo serena, adesso vai a dormire in camera tua, meglio che tuo fratello domani mattina ti trovi nel tuo letto.
"Notte mamma"
"Notte Angelo mio"....
continua......
Questo racconto di coccoduro è stato letto 3 1 1 7 6 volte
commenti dei lettori al racconto erotico